Incredibile! Sconfitta a tavolino per una invasione di campo mai avvenuta! Immediato ricorso della società.
- Walter Pettinati
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Incredibile decisione del Giudice Sportivo regionale che in merito alla sospensione della gara del Campionato Juniores/Primavera Vicenza - Verona avvenuta dopo il grave infortunio occorso alla giovane atleta gialloblù Sara Cutarelli ha decretato la sconfitta a tavolino della società veronese basandosi su un referto arbitrale palesemente falso e parziale in molte sue parti.
Nel ringraziare il Vicenza Calcio Femminile per la fattiva collaborazione prestata in occasione dell'infortunio e per le leali e veritiere dichiarazioni espresse, la società gialloblù comunica che proporrà immediato reclamo alla Commissione Disciplinare territoriale per ottenere la ripetizione della partita ed il ristabilimento della verità, riservandosi di chiedere autorizzazione alla F.I.G.C. per procedere nelle opportune sedi a difesa dell'onorabilità della società stessa e dei propri tesserati.
Questo quanto pubblicato sul Comunicato Ufficiale odierno dal Comitato Regionale Veneto della FIGC:
Gara del 26/11/2011 VICENZA C.F. - B. VERONA
Sciogliendo la riserva di cui al C.U. n. 20 del 01.12.2011, emerge dal R.A. che al 43' del primo tempo una giocatrice della società B.VERONA, a seguito di uno scontro di gioco, rimaneva a terra senza rialzarsi.
L'Arbitro non se ne avvedeva immediatamente, pertanto l'allenatrice COMIN FABIANA e il Dirigente Acc. RICCI LIBERO entravano sul terreno di gioco per prestare i primi soccorsi e richiamare l'attenzione dell'Arbitro, seppur con frasi irriguardose.
L'Arbitro a questo punto sospendeva la gara al fine di permettere i soccorsi, anche in attesa dei sanitari.
Prima dell'apertura dei cancelli per permettere l'ingresso dell'ambulanza, un tifoso della società B.Verona entrava in campo dirigendosi verso la giocatrice infortunata rivolgendo frasi offensive all'Arbitro.
Dopo l'apertura dei cancelli, una decina di tifosi ospiti, nonostante l'invito dei dirigenti locali di non entrare, entravano in campo per insultare l'Arbitro.
L'Arbitro pertanto rientrava negli spogliatoi e visto che i tifosi lo aspettavano chiamava i capitani e decretava la sospensione definitiva della gara ritenendo che fossero venute a mancare le condizioni per permettergli di proseguire il normale e regolare svolgimento della gara.
Premesso che codesto G.S. deve decidere solo sulla base delle risultanze dei documenti ufficiali (art. 29 e 35 cgs); il G.S. delibera di sanzionare la società Bardolino Verona con la punizione sportiva della perdita della gara con il risultato VICENZA C.F. - B. VERONA 3 - 0; di infliggere all'Allenatrice COMIN FABIANA e al Dir. Acc. RICCI LIBERO l'inibizione fino al 29.12.2011.
Questo invece è quanto argomentato congiuntamente dalle due società interessate:
< ARGOMENTO: Memoria congiunta tra le società ASD VICENZA C.F. e ASD B.VERONA sulla gara di campionato Juniores: VICENZA C.F. - B.VERONA del 26.11.2011
La presente viene presentata in maniera congiunta dalle società ASD VICENZA C.F. e ASD B.VERONA quale memoria sull'effettivo svolgimento dei fatti della gara di campionato Juniores disputatasi sabato 26.11.2011 sul campo sportivo di Vicenza via Zanecchin.
In premessa, va indubbiamente significato come le due società confirmatarie di tale memoria abbiano da anni un ottimo rapporto tra i propri dirigenti, e mai si sono verificati fatti imputabili agli addetti e tesserati delle due società, tali da dover rilevare ai fini disciplinari, per cui gli incontri tra le formazioni delle due società non sono mai trascesi dal sano agonismo sportivo.
Fatta tale doverosa premessa, anche la gara di sabato 26.11.2011, relativa al campionato Juniores Femminile (girone A) era indirizzata su questi binari. Al 40' del primo tempo (si era ancora sullo 0-0), in uno scontro fortuito di gioco, il portiere della società ospitante (Vicenza) veniva a contatto con l'attaccante della società ospitata (Verona), ma l'azione prosegue sino a che non viene fatto uscire il pallone; ha la peggio l'attaccante ospite, che rimane disteso a terra con una forte contusione al petto, della cui gravità il Direttore di Gara non si avvede immediatamente; l'atleta perde i sensi e fa fatica a respirare, per cui l'allenatore e un dirigente della formazione ospite cercano invano di attirare l'attenzione dell'arbitro e poi entrano sul terreno di gioco (senza apparente autorizzazione del Direttore di Gara), al solo scopo di prestare soccorso all'atleta infortunata; si avvicina anche un dirigente della società del Vicenza per verificare i fatti. Il Direttore di gara, forse non rendendosi conto della gravità della situazione, intima ai presenti di uscire dal campo portando fuori l'atleta. Poiché la situazione non migliora, un dirigente della società ospitante chiama il 118 (ambulanza) per prestare i dovuti soccorsi all'atleta infortunata ( che si lamenta per ogni movimento che fa, quindi non si sapeva se potesse avere anche delle fratture); poiché i sanitari hanno la necessità di sapere i sintomi per assegnare un codice di gravità all'intervento, il Dirigente si reca all'interno del campo per comunicare che sta chiamando l'ambulanza e per verificare i sintomi dell'atleta infortunata. E' a questo punto che il Direttore di Gara, a nostro avviso in maniera abbastanza insensata, lascia il terreno di gioco ( in queste casistiche mai dovrebbe essere lasciata l'area di gioco sino alla soluzione dei problemi...), sbottando: "...a questo punto arbitratevi voi la partita...".
Preme a questo punto sottolineare che si trattava di atlete minorenni e che l'omesso soccorso è reato perseguibile penalmente e quindi, nella fattispecie, nessuna regola Federale o interpretazione arbitrale può considerarsi preminente in rapporto al rispetto della legge e alla necessità di soccorso di una giocatrice che in quel momento si ritiene in pericolo, anche di vita!! In assenza del Direttore di Gara le due squadre e i dirigenti sono rimasti in campo preoccupati delle condizioni dell'atleta infortunata senza che si verificasse alcun problema di ordine pubblico!
Il Direttore di gara viene accompagnato poi verso gli spogliatoi dal Dirigente Addetto, e in quel frangente incontra il genitore della ragazza infortunata ( che nella concitazione era riuscito a penetrare all'interno dell'area riservata agli atleti e Dirigenti) che, ovviamente agitato per lo stato di salute della figlia, si pone di fronte all'arbitro per redarguirlo sul fatto che avesse sottovalutato l'infortunio dell'atleta, ma senza toccarlo, né avendo minimamente alzato le mani.
Il Direttore di Gara, visibilmente scosso e, a nostro avviso, non in grado di gestire la situazione, come già detto entra negli spogliatoi assistito dal nostro Dirigente Addetto, riceve le "cure" della madre che tenta di calmarlo; poi chiama il designatore provinciale riferendo che intende sospendere la gara; poco dopo arriva al campo un commissario arbitrale e, successivamente, il presidente provinciale degli Arbitri. Nel frattempo la ragazza viene portata via in ambulanza (per fortuna viene dimessa in tarda sera con diagnosi di una forte contusione allo sterno). L'Arbitro convoca poi i capitani delle squadre comunicando loro che sospende la partita per invasione di campo (!!). Successivamente, l'Arbitro viene accompagnato fuori dal recinto di gioco da due dirigenti della società ospitante, e "preso in custodia" dai suoi genitori; riferisce ai responsabili degli Arbitri che la mattina seguente avrebbe dovuto arbitrare una gara di Giovanissimi, ma i Designatori ritengono che sia troppo scosso e gli cambiano la designazione, lasciandolo a riposo. Vola qualche parola all'indirizzo della "giacchetta nera", prprio perché a detta di tutti ha sottovalutato la gravità dell'infortunio, ma in nessun modo viene messa in pericolo la sua incolumità.
La conclusione è semplice: ad avviso degli scriventi non si è perpetrata alcuna invasione di campo ( se tale può essere considerata l'ingresso di quelli della società ospitata per verificare le condizioni dell'infortunata e quelli della società ospitante per prestare i soccorsi e chiamare l'ambulanza!!), ma la sospensione poteva e doveva essere determinata solo ed esclusivamente in funzione del grave infortunio che si è verificato in campo, che non avrebbe certo consentito alle squadre ( e alle relative società) di proseguire la gara con la necessaria tranquillità; se non si è trasceso oltre, come già detto, è stato proprio per la fattiva collaborazione dei dirigenti di ambo le società che si sono prodigati in tal senso.
Sperando di aver contribuito, con tale memoria, a ripristinare l'esatto svolgimento dei fatti occorsi, attendiamo dalla Federazione di conoscere la data di recupero della gara, magari con la partecipazione dell'atleta infortunatasi nella partita citata: sarebbe bello che anche lei potesse partecipare all'evento sportivo!!
A disposizione, porgiamo con l'occasione distinti saluti.
Firmato dai Presidenti delle due società >
L'Ufficio Stampa
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