Riflessioni su questo calcio femminile !
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<font size="4"> "ogni popolo si merita il governo che ha!"</font>
Con questa frase famosa detta da Einaudi voglio iniziare questa seconda pubblicazione.
In passato abbiamo toccato temi che hanno riguardato il CT Morace, le Societ? sono state piu volte messe davanti alle loro responsabilit?, i Mister e i dirigenti sono stati messi in discussione.
Non potevano mancare gli attori pi? importanti: le ATLETE
Naturalmente la nostra voce ? una piccola goccia in un mare di realt? diverse, con problemi diversi da superare con molte difficolt?. Troppo spesso parlare e criticare ? fin troppo facile perch? poi le problematiche sono molte.
Io ho provato sulla mia pelle a fare l'atleta..
nella foto: il nostro direttore Walter Pettinati .. per 14 anni ho fatto il ciclista, un buon dilettante con buoni risultati. Carriere conclusa dopo due anni di professionismo (Moser e Saronni e c. erano troppo forti per me).
Che cosa centra con il calcio femminile? credo che ci siano molte similitudini ma ognuno di voi pu? farsi la sua idea se decide di leggere fino in fondo questi miei pensieri.
Ho iniziato a fare il ciclista quando andavo a scuola, tornavo alle 14 e dovevo andare a fare l'allenamento ogni giorno. Tornato una bella doccia un po di riposo e di corsa dal massaggiatore. Senza tralasciare lo tudio.Troppo poco ho studiato e di questo mi sono sempre pentito ma ho rimediato negli anni. Dovevo anche dare una mano in azienda dei miei genitori.
Non ? una vita simile a quella che fanno le atlete di calcio femminile che studiano e lavorano ?
ma continuiamo, i rimborsi erano sufficenti appena per
pagarmi le mie spese personali. Eppure, mi allenavo e mi allenavo ogni giorno facendo grossi sacrifici, anche privandomi dei divertimenti di un normale ragazzo di 16/20 anni. Alimentazione controllata, a letto presto, niente discoteca perch? a quel tempo il fumo faceva male (oggi invece fumate tutte per digerire) etc etc.
In inverso grande pre-preparazione per poi presentarsi al 1 giorno d'allenamento in ottima forma fisica per iniziare la preparazione specifica. Ero un dilettante, facevo ciclismo per passione, vincevo tanto perch? mi sacrificavo tanto. Posso dire di aver quasi vinto tutto ( 3? ad un campionato del mondo, due volte vice campione d'italia, 2 volte campione toscano. Ho vinto in pista, a cronometro e su strada. Ho vinto con la maglia della Nazionale in Francia battendo fiori di futuri campioni. Ero uno dei tanti!
Bastava qualche stravizio (che ogni tanto mi prendevo) per soffrire e capire che lo sport guarda le persone negli occhi. Non si vince senza sacrificio.
La settimana che anticipa la gara ? importante quanto il periodo preparatorio, quanto il periodo di fine stagione quanto ? importante la gara per capire come allenarsi durante la settimana che segue.
Entrando in Nazionale acquisii metodi di allenamento personalizzati e le mie performance migliorano. Non si lasciava niente al caso, si lavorava sui particolari e non facevo uso di doping. Ho partecipato a manifestazioni internazionali e europee e nessuno mi ha mai sottovalutato ne considerato il fanalino di coda. Come me tutti quei miei avversari che in ogni gara ci davamo battaglia fino all'ultimo millimetro che decretava il vincitore e i vinti.
Dovevo compilare un tabulato da inviare in federazione ogni mese in cui si scrivevano, giornalmente, peso, pulsazioni e pressione arteriosa, percorso e tipo di allenamento. Se non si stava in certi parametri addio alla Nazionale. Naturalmente quando sono passato nei dilettanti di 1? serie mi allenavo al mattino perch? ogni giorno si facevano le 4-6 ore di allenamento e a volte si arrivava anche a stare in sella per 7-8 ore. Alla sera pero dopo un buon massaggio c'era da lavorare o studiare (io no).
Credo che siano un po le problematiche che ci sono adesso nel calcio femminile e in altri sport dilettantistici.
La morale? care atlete, cambiare il calcio femminile sta a voi. Se non vi mettete in questo ordine di idee, i tecnici e i preparatori qualificati non verranno mai a collaborare con voi e quei pochi che ci sono emigreranno ad altre discipline. Ho visto preparatori atletici professionisti avvicinarsi al calcio femminile e lasciar perdere per una mancanza di professionalit?, di rispetto per le regole e di rispetto verso di loro ( parlo di rispetto sportivo e non personale). Niente ? dovuto e va saputo conquistare e la cosa pi? difficile mantenere.
Se prendiamo le poche pubblicazioni relative ai test del calcio femminile, vediamo che i risultati sono scadenti in confronto ad altri paesi, che sono confrontabili con noi. I risultati poi si vedono sul campo e inibiscono anche la tecnica di qualit? delle nostre atlete.
Lavorare per migliorare la potenza aerobica si pu? fare anche fuori dal campo sportivo e nei momenti liberi durante il giorno o alla sera, cos? come un bel programma per la forza, magari utilizzando macchinari specifici che oggi hanno tutte le palestre (RealPower) che ci permette di lavorare sullo specifico su range personalizzati senza rischiare l'effetto contrario etc etc..
Per migliorarsi ci vuole la volont? e la giusta mentalit? che si acquisiscono attraverso persone competenti e qualificate. Migliorare le performance atletiche significa migliorare i risultati e questo porta alla visibilit? e promozione di tutto il movimento. Ciao alla prossima puntata..