Il calcio femminile ha un problema: le molestie sessuali
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Fresco di stampa è il comunicato diffuso dal club brasiliano di calcio del Santos che annuncia le dimissioni dell’allenatore della squadra femminile Kleiton Lima, in seguito alle accuse per molestie sessuali e morali mosse da alcune calciatrici. Ma non è l’unico.
Sport: tante molestie nel calcio femminile
Nei giorni scorsi è arrivata la notizia che probabilmente in molte aspettavano. L’allenatore della squadra femminile di San Paolo del Brasile, Kleiton Lima, 49 anni, ha presentato le sue dimissioni “per preservare la sua famiglia, la sua integrità e lo stesso club del Santos”, come si legge nel comunicato stampa.
A portare il commissario tecnico a questa decisione sono state le accuse di molestie sessuali e morali che lo scorso anno alcune giocatrici avevano presentato nei suoi confronti. Le accuse non sono ancora state provate e l’allenatore ha provato a difendere la sua innocenza, ma ultimamente aveva ricevuto delle minacce di morte collegate a quelle accuse, giunte con 19 lettere anonime fatte recapitare dalle giocatrici alla dirigenza del club.
Già dallo scorso settembre, comunque, Lima aveva sospeso il suo incarico nel Santos ed era ritornato ad allenare i primi giorni di aprile.
Un’altra accusa di molestie arriva dalla Spagna e risale allo scorso agosto. Il presidente della RFEF Luis Rubiales, la Federcalcio spagnola, è stato indagato di molestie sessuali, per cui è stata avviata una protesta senza precedenti, definita la più grande protesta di massa a livello globale di professionisti e professioniste del mondo del calcio. Anche perché la molestia è avvenuta in mondovisione alla finale dei Mondiali.
Per la prima volta, infatti, una marea di giocatori e giocatrici, di club, allenatori e dirigenti si sono schierati per una causa comune: esprimere la loro solidarietà nei confronti dell’attaccante della Spagna Jenni Hermoso, che ha subìto una molestia sessuale da parte di Rubiales, che l’aveva baciata senza il suo consenso.
Subito il premier Pedro Sánchez aveva definito “inaccettabile” questo bacio non consensuale. E perfino il Partido Popular, che raramente si schiera sul tema dei diritti delle donne, aveva chiesto le dimissioni di Rubiales.
Proprio ad agosto 2023, infatti, la squadra di calcio femminile della Spagna era positivamente sotto i riflettori perché era fresca di vittoria del suo primo titolo mondiale ed era impossibile rimanere in silenzio. Anche se meno seguito rispetto al calcio maschile, il calcio femminile attira un grande pubblico che piazza scommesse al link in Italiano di Fezbet.
Molestie e discriminazioni calcio femminile: tante inchieste, pochi colpevoli
In Brasile è stata condotta un’inchiesta che ha portato alla luce una piaga davvero sconvolgente e fino ad allora sconosciuta: nel calcio femminile brasiliano, più della metà delle calciatrici ha subito molestie sessuali e morali e discriminazioni varie ad opera di allenatori, dirigenti e presidenti sportivi. All’inchiesta, svolta in modalità anonima, hanno partecipato 209 giocatrici provenienti dai maggiori club di tutto il Paese e il 52,1% di loro ha testimoniato di essere stata vittima di trattamenti inappropriati e richieste indecenti da parte di membri dei propri club di qualsiasi grado.
In particolare, una delle giocatrici che hanno partecipato al sondaggio ha raccontato che un allenatore le aveva chiesto di inviargli delle foto intime in cambio di promesse che riguardavano la conclusione di trattative migliori con il club. Un’altra testimonianza vede protagonista il presidente di un club che ha invitato una calciatrice in un motel, macchiandosi anche di abuso di potere e di mancanza di rispetto per l’integrità delle atlete.
In seguito a questa inchiesta, sono state presentate 113 denunce, ma soltanto 17 accusati di molestie sono stati perseguiti. Lo scandalo ha, dunque, evidenziato anche i gravi fallimenti nel sistema giudiziario brasiliano e l’assenza di un’adeguata protezione delle vittime, che mina la serietà del mondo dello sport.
Anche negli Stati Uniti, nel 2022, dopo un anno di indagini, è stato pubblicato un rapporto investigativo che ha messo in luce l’assenza di tutela nei confronti delle giocatrici di calcio femminile. Molte calciatrici della National Women’s Soccer League, sia delle squadre professionistiche che delle giovanili, avevano accusato di abusi sessuali, verbali ed emotivi diversi allenatori, accuse ignorate dalla dirigenza di molte squadre, ma anche dai funzionari della Lega e della Federazione, al punto da ritenere plausibile il fatto che nel calcio femminile statunitense venissero tutelati gli autori di abusi piuttosto che le vittime.
L'australiana Lisa De Vanna, ha dichiarato: "donne che proteggono le donne che abusano delle donne"
Quello delle molestie nel mondo del calcio femminile è un tema sempre e purtroppo molto caldo perché, come è stato scritto nel rapporto statunitense, gli abusi fanno ormai parte di un sistema culturale che “normalizza uno stile di allenamento verbalmente offensivo e confonde le linee di confine tra allenatori e giocatrici”. La speranza è che tutto questo un giorno non molto lontano possa essere definitivamente condannato.