Nazionale femminile deludente, serve una profonda riflessione e una nuova progettualità?
- Walter Pettinati
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A Belfast la Nazionale di Milena Bertolini ci ha regalato una deludente prestazione tecnico atletica e di gioco. La sconfitta di misura è l'unica nota positiva della serata. La peggiore, a mio avviso, è la mancanza di alternative alle "azzurre mondiali". Alcune calciatrici schierate in campo sono state imbarazzanti anche contro un'avversaria modesta.
Per delicatezza e rispetto evito di fare nomi, (ognuno faccia le proprie considerazioni), anche perchè, in questo scorcio di campionato, non ho visto niente di meglio. Quando guardo una partita di serie A (la serie B non si vede), il mio sguardo è coinvolto soprattutto dalle prestazioni atletiche, che a mio avviso sono fondamentali, oltre che alle capacità tecniche. Tanto per fare un nome: Cafferata, secondo me, ha la predisposizione fisico-atletica per diventare una calciatrice, se allenata nella giusta maniera. Altre, no. Inutile portarle in Nazionale. Oltretutto, durante gli stage, tecnici e preparatori hanno la possibilità di valutare l'atleta, prima della calciatrice.
Le FIGC è chiamata a individuare le giuste soluzioni
Una scelta che io disapprovo sono le fin troppe calciatrici straniere di medio livello importate nei nostri campionati che non aiutano a far crescere le nostre che in tanti casi, anche nelle categorie giovanili, credono di essere delle calciatrici affermate solo perchè giocano nelle squadre professionistiche e soffrono quando si misurano con le nazionali di pari età. L'umiltà è una delle maggiori qualità che illumina una sportiva, serve a migliorarsi, a mettersi in discussione e cercare di raggiungere una condizioni psico-fisica sempre migliore. Adesso, non siamo più le dilettanti allo sbaraglio di una volta, senza nulla togliere ai Club dilettantistici che hanno aperto la strada al professionismo, che si allenavano dopo cena o nei garage quando c'era il mal tempo e la neve. Adesso c'è un movimento professionistico che sostiene le calciatrici che devono essere responsabili di ciò che hanno raggiunto dopo anni e anni di grandi sacrifici da chi le ha precedute. Il calcio femminile professionistico (FIGC) è anche finanziato con i soldi pubblici. Non si può andare in giro per il Mondo a fare le prestazioni di ieri sera, cosi come quelle delle ultime gare.
Per concludere, la gara di ieri sera è stata una grande delusione anche se il risultato finale fosse stato per noi positivo. Dalla nazionale femminile, ci aspettiamo sempre prove superlative al di là del risultato, di carattere e con atlete in campo.
Il Club Italia dovrebbe individuare le giuste soluzione per rilanciare questo calcio femminile che sembra rimanere statico mentre tutto il Mondo migliora e forma ottime giovani calciatrici.
Walter Pettinati