Società del Dipartimento LND ingannate e obbligate a "buttare" soldi inutilmente: DCF chiamata ad una riflessione
- Walter Pettinati
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Il C.U. n° 1 non parla di obblighi e protocolli anti Covid-19, a iscrizioni e pagamenti effettuati escono fuori normative pesanti e inefficienti che penalizzano le casse della società.
Con l'ultimo comunicato si obbliga l'uso dei Test sierologici, inaccettabili dalle società della DCF- LND, soprattutto perchè vengono chiesti due volte , utili solo a fare spendere i soldi alle società. Società che, nonostante abbiano già pagato le iscrizioni puntualmente, si ritrovano questo pacco senza preavviso con la sola "promessa" di un ridicolo ‘Contributo Straordinario Covid’ pari ad € 700,00 (vedi CU n.1).
Visto che la LND ha sospeso la Coppa Italia di serie D maschile, perchè non ha sospeso anche quella femminile?
Se una società non fa i test seriologici che cosa succede?
Perchè gli uffici del Dipartimento della LND non rispondono (come sempre) alle società e non sostengono (come sempre) le società?
Nei campionati regionali maschili (fino all'eccellenza) basta l'autocertificazione di responsabilità del singolo atleta / famiglia nel caso di un minore, perchè in un insignificante campionato di Serie C femminile le società vengono chiamate a rispettare le norme della FIGC che organizza i campionati nazionali di serie B ?
Le società di serie C, in molti casi, stanno facendo un lavoro eccelso e si sono organizzate per accogliere le ragazze di tutte le categorie, a differenza delle società di serie A come il Milan che ha rinunciato al Campionato Primavera.
Le società dilettantistiche femminili sono il cuore del calcio femminile e come tali vanno aiutate e sostenute, non sfruttate.
Questo approfondimento mi riporta indietro negli anni, quando facevano le battaglie contro il Dipartimento della LND insensibile e incompetente. Mi accorgo che siamo alle solite: stessa incompetenza, stessi comunicati ufficiali in conflitto tra di loro e, guarda caso, solita segretaria.
Di seguito riporto i due comunicati, il primo, emesso prima dell'iscrizione al campionato, che "consiglia" di fare gli esami ematici; il secondo, a iscrizione e pagamenti fatti, che obbliga il prelievo sierologico, oltretutto una tantum.
Walter Pettinati
10 agosto 2020
Indicazioni generali per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile (ivi compresi il calcio femminile, il futsal, il beach-soccer e il calcio paralimpico e sperimentale) in previsione della ripartenza delle competizioni sportive (Tornei e Campionati), finalizzate al contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 [.....]
A ciò si aggiungeranno procedure integrative (test sierologici/molecolari prima della ripresa) per i calciatori che svolgono attività dilettantistica/giovanile a carattere nazionale o nell’ambito delle rappresentative e selezioni territoriali nelle fasi a carattere nazionale e/o su base volontaria in relazione anche alle necessità ed evidenze rappresentate dalla evoluzione della situazione epidemiologica nelle singole regioni. Tali procedure aggiuntive appaiono possibili in relazione al numero nettamente inferiore (nell’ordine delle migliaia) rispetto al totale dei tesserati FIGC dei soggetti potenzialmente interessati.
Ad ulteriore garanzia, per l’accesso agli allenamenti e, in previsione futura di ripresa dei campionati e delle partite, per le squadre che svolgono campionati riconosciuti di rilevanza nazionale dalla Federazione e per atleti tecnici e dirigenti che partecipano a campionati nazionali e/o a raduni e selezioni di squadre nazionali e rappresentative, è fortemente raccomandata, prima dell’inizio di tale attività, l’effettuazione dei Test sierologici per la ricerca di anticorpi anti SARS-CoV-2, e in caso di positività, dei Test molecolari. Tali test hanno un significato epidemiologico e non rappresentano una “certificazione di immunità” nello svolgimento di tale attività. Test sierologici potranno essere comunque consigliati, anche in maniera longitudinale, per migliorare la stratificazione del rischio all’interno del gruppo squadra anche a scopo di monitoraggio.
CHIARIMENTI FIGC A SEGUITO DI RICHIESTE PERVENUTE DALLE COMPONENTI
Versione documento 1.0
- 17 settembre 2020 -
Ulteriori certificazioni sanitarie richieste per gli Operatori Sportivi che partecipano a competizioni riconosciute di rilevanza nazionale e internazionale dalla Federazione
Atleti/e, allenatori, istruttori, dirigenti e altri operatori (il cosiddetto “gruppo squadra”) facenti parte di squadre o rappresentative partecipanti a competizioni riconosciute di interesse nazionale e internazionale dalla FIGC (segnatamente: Serie B femminile; campionati Primavera maschili e femminili; Campionati Nazionali LND; raduni e tornei delle Squadre Nazionali giovanili e delle rappresentative e squadre nazionali LND; Campionati e Tornei Giovanili Nazionali FIGC incluse loro fasi interregionali; Tornei Nazionali e Internazionali opportunamente autorizzati organizzati da società), così come gli arbitri impegnati nelle stesse, devono effettuare, prima dell’inizio dell’attività della stagione 2020/2021 (una prima volta prima del raduno precampionato e una seconda volta prima della prima gara ufficiale della stagione), i Test sierologici per la ricerca di anticorpi anti SARS-CoV-2 utilizzando esclusivamente metodi analitici di tipo quantitativo o comunque certificati e, in caso di positività, tamponi nasofaringei (per Test molecolari - PCR - o test rapidi di tipo antigenico).