Primavera: divise da un muro di egoismo
- Walter Pettinati
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Sarà sicuramente un paragone inappropriato ma dopo aver letto i comunicati ufficiali emanati dalla DCF-FIGC e DCF-LND, per quanto concerne la categoria Primavera, lo scenario che si sta evolvendo nel calcio femminile, tra LND e FIGC, mi ha riportato la mente alla Germania divisa tra Est ed Ovest. Dove la FIGC rispecchia l'Ovest e la LND l'Est con in mezzo un brutto muro di egoismo.
Per fortuna, sempre la stessa storia ci ha insegnato che alla fine tutti i muri vengono abbattuti in nome della libertà e dello sviluppo ed è anche per questo incoraggiante fatto storico, sono sicuro, che anche questo "muro" di insensibilità sarà presto abbattuto e tutto splenderà sotto lo stesso sole: una lega di calcio femminile sotto la FIGC che gestisca tutte le ragazze.
Fatto questa riflessione con tanto di buon auspicio che ritorniamo a parlare di quello che sta vivendo il nostro movimento
Come ormai tutti sappiamo, il campionato di serie A e B sono passati (finalmente) sotto la FIGC mentre la LND si sta tenendo stretto (sconosciuti i motivi) il campionato interregionale, divenuto serie C. Invariata l'organizzazione dei campionati Regionali.
Questo cambiamento, con un girone di serie B con tanto di play off-out per salire dall'Interregionale, che io approvo con tutto me stesso (basta togliere il calcio femminile alla LND), porterà una maggiore competitività e la rivalità organizzativa tra i club, per tenersi le loro migliori calciatrici, porterà ad un sicuro miglioramento di tutto il movimento. In tutto questo cambiamento, sembra che a farne le spese saranno solo le squadre Primavera che, con la nuova stagione, non si potranno più affrontare, come avveniva in passato.
Infatti, la FIGC riserva il campionato Primavera alle loro 24 squadre iscritte con una nuova formula molto interessante che si sviluppa con 3 gironi eliminatori di 8 squadre con gare di andate e ritorno. Le prime due squadre classificate di ogni girone e le due migliori terze passeranno ai quarti di finale e poi alle finali. Tre mini campionati interessanti, divisi per vicinanza geografica.
Da questa formula sono escluse, ovviamente, le squadre primavera delle società iscritte (dubbio: quante iscrizioni?) al Dipartimento della LND che dal prossimo campionato prenderanno il nome di Juniores con facoltà ai Comitati Regionali di organizzare il campionato femminile di categoria.
E' probabile che le migliori disputeranno una fase nazionale Juniores ed è certo però che non potranno confrontarsi con le squadre primavera nazionali.
E tutto questo sarà un grosso limite alla crescita di tutte queste ragazze.
Chi segue il calcio femminile sa benissimo che molte squadre retrocesse in serie C dispongono di vivai primavera importanti, cresciuti con meticolosità e professionalità. Vivai che sono la base delle loro prime squadre e del futuro del nostro movimento. Il confronto con le più forti è un fattore indispensabile per crescere e migliorarsi. Una divisione di questo tipo è senza dubbio un male per il calcio femminile. Ma purtroppo così è!
Un motivo in più perchè il commissario Fabbricini si prenda carico anche del campionato di serie C già da questa stagione, visto che la sua carica di commissario è stato prolungata al 10 dicembre e visto che dagli uffici del Dipartimento non esce niente di confortante.
E' ancora presto per valutare il resto dei campionati, visto che non conosciamo ancora la loro organizzazione. Risalta il campionato cadetto in girone unico nazionale composto da 12 squadre equilibrate e forti: sarà sicuramente un bel torneo mentre non arriva niente di positivo dall'organizzazione del campionato di serie C.
Grande malinconia per le tante squadre retocesse e ben organizzate e rimaste intrappolate nell'"EST", speriamo solo di abbattere questo muro quanto prima.
Walter Pettinati