SPORTING LOCRI: CHIUSO PER DIGNITÀ
- Lucia Pirola
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Sporting Locri è una società di calcio a 5 femminile, gioca in serie A e concorre per i primi posti in classifica. La squadra originaria di Reggio Calabria gioca, segna, vince, diverte e fa divertire da sei anni “di attività bella ed entusiasmante”, come riporta il presidente Ferdinando Armeni, personaggio al centro dei fatti che hanno colpito proprio la squadra calabrese.
È il presidente stesso ad annunciare, sabato 26 dicembre, che la squadra dello Sporting Locri cesserà di esistere e si ritirerà dal campionato. La decisione è frutto di un’incessante crescendo di minacce ricevute da Armeni e rinvenute a pochi giorni di distanza, tutte con la medesima modalità: un biglietto lasciato sul parabrezza dell’auto del presidente della società, con scritte che partono da “è ora di chiudere questo Sporting Locri” e arrivano, a distanza di meno di una settimana , a chiare minacce ai familiari di Armeni –in particolare riferite alla figlia in tenera età-, con tanto di pneumatici forati.
È stata infatti quest’ultima indimidazione a cambiare le cose: la società nulla ha potuto davanti a questo genere di provocazione e ha deciso di ritirare la squadra, dichiarando comunque di non capire il motivo né l’origine di tali minacce, in quanto “non riusciamo a capire quali interessi ci possano essere da parte di chi vuole ostacolare un’attività sportiva, unica attività del genere in Calabria”, aggiungendo poi che “Certo, può darsi che si tratti di una bravata, ma davvero non ce la sentiamo di andare avanti come se nulla fosse accaduto”.
I messaggi di solidarietà sono giunti da fan, tifosi e associazioni di tutta Italia, che hanno condiviso il messaggio di “Game Over” comparso sulla pagina facebook della squadra Sporting Locri e la volontà della società di chiudere anche il sito -www.sportinglocri.com-, nel quale attualmente compare solo un’immagine che recita “Chiuso per dignità”.
La redazione di calciodonne.it, come sito che da 20 anni si occupa di calcio femminile, esprime tutta la solidarietà alla società Locri, alla squadra e a tutte le sue tesserate/i e sostenitori e ci schieriamo, nel nostro piccolo, per combattere anche questa incresciosa situazione che dovrebbe essere risolta con immediatezza dai nostri governanti e dalle forze dell'ordine. Lo sport non dovrebbe mai essere teatro o campo di battaglia di vicende di questo tipo, meno che mai uno sport che non smuove fiume di soldi e grandi interessi.
Il nuovo anno che sta per arrivare sarà improntato dalla nostra redazione su alcune importanti battaglie nazionali in favore delle donne e dello sport.
Lucia Pirola
calciodonne.it