Non si gioca con le parole. E' invece quanto emerge, a mio avviso, dai comunicati emessi dal consiglio del Dipartimento e dalla sua coordinatrice Signorile sulla vicenda delle dirette su Odeon Tv, unica emittente a dare spazio al calcio femminile in diretta. A suscitare polemiche, indignazione e repliche il mio articolo "Dirette tv oscurate: Belloli svela l'arcano" con il quale ho reso noto, agli ignari presidenti delle società di calcio femminile e agli sportivi tutti, la dichiarazione fatta a Coverciano dal presidente Belloli, in occasione dell'incontro voluto dal CT Antonio Cabrini con i mister delle squadre di serie A, al quale era presente un consigliere del dipartimento, che fa chiarezza sul caso Odeon TV: "lo stop alle dirette - dice Belloli - è il frutto della volontà della maggioranza del Consiglio del Dipartimento."

Fulmine a ciel sereno! E visto che anche il sottoscritto aveva attaccato il neo presidente quale unico responsabile di tale decisione, ho ritenuto giusto fare chiarezza. Articolo che sembra sia stato disconosciuto da alcuni presidenti del Consiglio di Dipartimento i quali PERO' hanno pensato bene di rilasciare la loro versione ai colleghi presidenti con una email che contraddice quanto espresso dal Belloli e che non è passata inosservata.

Vi riporto i punti che riguardano la vicenda:
" c) il Consiglio del Dipartimento Calcio Femminile non ha mai chiesto al Presidente Belloli il blocco della trasmissione delle partite del campionato di serie A;
d) alla richiesta del Presidente della Lnd, Felice Belloli, circa la diffusione sul territorio nazionale del segnale dell’emittente Odeon Tv alcuni componenti del Consiglio hanno segnalato la mancata copertura in alcune province, altri invece hanno posto in evidenza una scarsa qualità delle immagini."

Successivamente, alle parole dei consiglieri ecco che arriva la dichiarazione della coordinatrice Signorile, che sempre a mio avviso, fa chiarezza su tutta la storia:
"Per quanto riguardava le riprese in diretta televisiva effettuate da Odeon TV, alcuni Consiglieri esposero la problematica che questa emittente non è visibile in tutte le province italiane per cui nonostante la spesa economica sostenuta, vi sono zone che risultano scoperte.
Al termine del Consiglio ebbe luogo l’Assemblea delle società ed anche in quella sede alcuni colleghi Presidenti rimarcarono l’impossibilità di vedere le partite per l’assenza del segnale televisivo nelle loro province.
Durante il Consiglio del 5 marzo fu nuovamente portato all’ordine del giorno l’argomento televisione ed ancora una volta alcuni Consiglieri hanno fatto notare la mancanza di copertura del canale Odeon TV in ogni zona di Italia, inoltre alcuni segnalarono anche una qualità delle immagini non particolarmente professionale.
Ciò detto durante il Consiglio il Presidente Belloli, considerando quanto detto da noi Consiglieri e quanto egli stesso aveva udito in Assemblea ha ritenuto di sospendere tali trasmissioni proponendo di utilizzare la restante somma disponibile per le trasmissioni televisive per disporre un contributo nei confronti delle società, con criteri di premialità ancora da definire."

Come si evince dalle parole della Signorile, il presidente Belloli è stato indotto a fermare le dirette tv su indicazione della maggioranza dei consiglieri del DCF (4 su 6).
Una serie di ridicoli autogol per l'inesperto consiglio di Dipartimento che sommati ad altre vicende, come la richiesta illegittima di raccogliere consensi per modificare le retrocessioni, avranno, sicuramente, ripercussioni sul proseguo della loro attività. Al di là della qualità e della copertura di Odeon tv o se sia giusto oppure no interrompere un servizio in corso di stagione con tutte le conseguenze del caso, mi sorprende che il consiglio non abbia pensato di interpellare e confrontarsi con tutti i presidenti prima di relazionarsi con il presidente Belloli.
Dipartimento (tutti inclusi) che troppo spesso ignora le richieste delle società e/o si defila senza dare risposte esaudienti. Credo che, alla luce di quanto accaduto, sarebbe necessario reintegrare il "consiglio dei presidenti" al fine di evitare che certi comportamenti (in primis l'inosservanza delle norme), dettati dalla superficialità, inesperienza o interessi personali siano di nuovo ripetuti.
Mi allieta, come collaboratore di alcune società, il deposito delle richieste presentate in FIGC per passare dalla LND alla FIGC e l'inizio di una nuova era di sviluppo con, all'orizzonte, la costituzione della Lega Nazionale di Calcio Femminile.

Walter Pettinati