Giovedì, 21 Novembre 2024
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POLEMICA PROMOZIONI E RETROCESSIONI, FACCIAMO CHIAREZZA!

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facciamo-chiarezza1114Incalza la polemica sulle modalità di retrocessioni e promozioni per la stagione sportiva 2015/2016. A istigare la reazione di alcune società ci ha pensato il Dipartimento attraverso il comunicato ufficiale 24 del 3 Ottobre, in netto contrasto con le disposizioni federali. L'annullamento dello stesso comunicato e la pubblicazione del nuovo format, questa volta in ottemperanza della delibera federale, ha scatenato la polemica di società e atlete sul web e social, arrivando, sembra, a minacciare uno sciopero della serie A. A infondere maggiore confusione ci ha pensato la lettera delle calciatrici della società Pink Sport Time Bari, che si lamentano (giustamente) per la "confusione dei comunicati pubblicati" e contestano " le modalità di svolgimento del campionato per ciò che concerne le retrocessioni in Serie B". Le ragazze baresi, inoltre, scrivono: "contestiamo, inoltre, il modus operandi con il quale è stata introdotta questa novità, al chiuso della stanza dei bottoni, senza ascoltare preventivamente la voce delle giocatrici" e, nella loro lettera, continuano: "Ci rivolgiamo in particolare a Katia Serra, attualmente Responsabile Aic Calcio Femminile ed ex centrocampista [...] " e dubitano sulle capacità dell'AIC nel gestire gli interessi della categoria.

Senza voler disquisire i punti di vista altrui, credo che la questione vada chiarita, facendo una giusta e doverosa informazione, a sostegno della verità e a discapito degli interessi personali di chi sta creando inutili polemiche. Non me ne vogliano le ragazze del Bari se devo confutare e precisare le loro dichiarazioni, approvate della loro società con la pubblicazione della loro lettera sul sito ufficiale e dalla loro vice presidente Alessandra Signorile, componente del consiglio del Dipartimento, perchè riportano affermazioni, in gran parte, inesatte.
I componenti del Consiglio del Dipartimento, dovrebbero sapere (altrimenti che ci stanno a fare) che la decisione di ridurre le squadre nel massimo campionato fu affrontata nel 2013 dalla "Commissione federale per la promozione e sviluppo del calcio femminile" e successivamente approvata. Commissione che comprendeva: Giancarlo ABETE (Presidente F.I.G.C.), Antonello VALENTINI (Direttore Generale F.I.G.C.), Antonio DI SEBASTIANO (Segretario F.I.G.C.), Andrea ABODI (Presidente L.N.P. Serie B), Guido AMICO DI MEANA (Lega PRO), Carlo TAVECCHIO (Vice Presidente Vicario F.I.G.C. – Presidente L.N.D.), Antonio COSENTINO (Vice Presidente L.N.D. delegato al Dipartimento C.F.), Elisabetta CORTANI (Rappresentante delle Società Dipartimento C.F.), Fabrizio TONELLI (Presidente Divisione Calcio a 5), Damiano TOMMASI (Presidente A.I.C.), Katia SERRA (A.I.C.), Ilaria PASQUI (A.I.C.), Renzo ULIVIERI (Presidente A.I.A.C.), Luca PERDOMI (Consigliere Federale A.I.A.C.), Milena BERTOLINI (A.I.A.C.), Paolo PIANI (Segretario Settore Tecnico), Scilla GENNARO (A.I.A.), Patrizia RECANDIO (Coordinamento e raccordo Commissione). Mi risulta che fosse invitata anche Sara Gama, quale supplente AIC.
Ricordo ai lettori che le delegate AIC per il calcio femminile sono: Panico Patrizia, Gabbiadini Melania, Tona Elisabetta, Camporese Elisa. Mentre le supplenti sono: Gama Sara, Schiavi Viviana, Tuttino Alessia.  Delegati e supplenti Aic eletti

Le proposte avanzate dai componenti della commissione prevedevano la riduzione squadre nel campionato di serie A, già dalla stagione 2014-2015. Quindi, come potete vedere, il calcio femminile è stato ben rappresentato nella commissione federale per la promozione e sviluppo del calcio femminile e la decisione unanime di percorrere la strada della riduzione delle squadre per migliorare il livello qualitativo e accrescere lo spettacolo e la competitività è stata ben valutata da un pool di esperti e non appartiene ad una persona o singola istituzione, come si vuol, inesattamente, far credere. Successivamente il "Consiglio federale" ha deliberato che dalla Stagione Sportiva 2015/2016 il numero delle squadre partecipanti al Campionato di Serie A Femminile fosse ridotto a 12 (dodici).
La comunicazione alle società è avvenuta con il Comunicato Ufficiale N° 5 del 18 Luglio 2014 emesso dal Dipartimento calcio femminile, che riporta:
"1.3 DELIBERA SU NUMERO SQUADRE SERIE A STAGIONE SPORTIVA 2015/2016.
Il Consiglio Federale, nella riunione odierna, ha inoltre deliberato che dalla Stagione Sportiva 2015/2016 il numero delle squadre partecipanti al Campionato di Serie A Femminile sia ridotto a 12 (dodici)." Documento firmato dal Sig. Antonio Cosentino!!!.
Come è possibile allora che il Dipartimento e il suo consiglio, pur conoscendo la delibera sopra citata, abbia emesso un comunicato in trasgressione con la stessa delibera creando un'illusione e tante polemiche tra le società? Pensavano forse che la loro decisione, in contrasto con le normative, passasse inosservata?
La signora Alessandra Signorile sapendo che le retrocessioni sarebbero state sei, perchè ha approvato la lettera delle sue ignare calciatrici invece di proporre e trovare, insieme ai componenti del consiglio del Dipartimento, la giusta soluzione per le modalità delle retrocessioni e dei play out?
PRENDIAMO ATTO DELLA REALTA'?: Il regolamento non è stato cambiato in corso di campionato perchè la delibera è stata ufficializzata il 18 luglio, anche se sono state pubblicate in ritardo le modalità delle retrocessioni e promozioni, ma questa non è una novità. L'errore ridicolo e inaccettabile è stato fatto dal Dipartimento e dal suo consiglio con l'emissione del comunicato nr. 24 del 3 ottobre, dopo circa 2 mesi è mezzo dall'uscita della delibera del Consiglio Federale, senza chiedere, nei tempi previsti, deroga delle NOIF. A questo punto minacciare uno sciopero (dopo che la decisione è stata presa anche da tutte le società di A) mi sembrerebbe un ulteriore autogol...

Direi piuttosto che il consiglio del Dipartimento necessita di un coordinatore e consiglieri di esperienza per entrambe le categorie in modo da lavorare per lo sviluppo di tutto il calcio nazionale e giovanile. Ma questa è solo una mia opinione. Sta di fatto che se gli esperti del nostro calcio, compreso TUTTE le massime istituzioni del calcio femminile, hanno deciso di diminuire le squadre nel campionato maggiore per migliorare il livello, perchè si cerca di creare delle polemiche assurde e non si lavora uniti in favore del movimento?

Detto questo, concordo che retrocedere 6 squadre su 14 con 8 squadre coinvolte nei play out sia una decisione insolita quanto complicata da affrontare per le società impegnate nella zona del centro-bassa classifica, ma bisogna ammettere che questa formula renderà la competizione più avvincente e solo i risultati conquistati sul campo decreteranno quali saranno le squadre più meritevoli di rimanere a far parte del massimo campionato.

 

Walter Pettinati

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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