I dirigenti di Alba, Alessandria, Cuneo, Juventus e Luserna in coro: "È una vergogna".
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Il presidente Lnd rassicura le squadre piemontesi e liguri sulla distribuzione tra i vari gironi delle compagini sarde, ma poi fa marcia indietro. I dirigenti di Alba, Alessandria, Cuneo, Juventus e Luserna in coro: "È una vergogna".
La polemica è servita. L'effetto causante è stata la suddivisione nei vari gironi delle squadre aderenti al Dipartimento Calcio femminile della LND che si sono Carlo Tavecchio, presidente Lnd iscritte al campionato di serie B. Le squadre sarde sono state inserite come ormai avviene da anni nello stesso girone delle squadre piemontesi, ma quest'anno le squadre della Sardegna che parteciperanno alla serie B sono ben tre (Atletico Oristano, Caprera, Villacidro Villgomme), rispetto alle due degli anni precedenti (Atletico Oristano e Villacidro Villgomme) con conseguente aumento dei costi delle trasferte. Riavvolgiamo il nastro: il 20 maggio c'era stato un incontro a Milano con il presidente Tavecchio, nel quale i presidenti delle squadre piemontesi avevano espresso la necessità di suddividere le squadre sarde in più gironi, in modo da riequilibrare la situazione relativa ai costi delle trasferte ed avevano avuto assicurazioni che nulla sarebbe stato deciso se non dopo una riunione in cui sarebbero stati eletti il presidente ed i sei consiglieri del Dipartimento Calcio Femminile. La LND aveva poi stanziato un contributo straordinario alle società nella misura di 3.000 € cadauna per alleggerire i costi di iscrizione al campionato. A sorpresa infine era uscito il comunicato, arrivato a conoscenza delle società venerdì 23 agosto, in cui venivano formati i gironi senza tener conto delle desiderata dei presidenti. Partiva a quel punto il tam tam tra i presidenti piemontesi-liguri e toscani ed il loro disappunto veniva esternato in una lettera, inviata lunedì 26, in cui si chiedeva un incontro per ridiscutere della situazione in considerazione anche del fatto che le società non avevano ancora espresso i loro rappresentanti, presidente e consiglieri come Dipartimento Calcio Femminile. La risposta del presidente Tavecchio è stata invece durissima, anche perché il tono della lettera è stato considerato dalla Federazione intimidatorio: nessuna apertura quindi i gironi non si cambiano.
I presidenti delle squadre piemontesi non ci stanno: " Siamo delusi – ribatte il vice-presidente della Juventus Giordano Tobia – dalla composizione dei gironi, ci sentiamo presi in giro perché il Piemonte non ha molti collegamenti con la Sardegna soprattutto d'inverno, mentre la Lombardia ha voli diretti sia da Milano che da Bergamo, ed il Lazio ha collegamenti da Fiumicino e da Civitavecchia. Mentre le squadre lombarde avranno trasferte quasi esclusivamente nell'ambito regionale, noi dovremo sostenere almeno 20.000 euro di spesa per queste trasferte, chiediamo soltanto più equilibrio e buonsenso. Da parte nostra non c'è stata nessuna lettera intimidatoria nei confronti della Federazione e la risposta del presidente Tavecchio ci ha francamente stupito". Gli fa eco il ds del Luserna Elena Piano: " In tanti anni di calcio giocato non ho mai visto una cosa simile. Purtroppo penso che ora non si possa far più nulla per cambiare la situazione, occorreva muoversi prima. Vedo difficile anche l'erogazione di contributi speciali da parte della Federazione, come promesso da Tavecchio. Mettendola sullo scherzo, possiamo sperare solo che ce le mettano tutte e tre di fila così passiamo venti giorni in Sardegna e magari ci scappa anche qualche bagno" Più pacato il commento del dirigente dell'Alessandria Piermarco Scrocco: "Si sono scontrate due ideologia, quella del risparmio a tutti i costi che è giusta e quella che dice che se ti iscrivi ad un campionato di Lega devi adeguarti ed essendo una società seria devi avere le possibilità economiche per affrontare la stagione sportiva. Certo che per noi piemontesi non è agevole raggiungere la Sardegna d'inverno, a me è già capitato di dover partire da Bergamo e ritornare facendo scalo a Pisa. Stride poi il fatto che la Lombardia abbia un girone con trasferte a carattere regionale. Possibile che tocchi sempre alle squadre piemontesi essere abbinate alle squadre sarde?". Ironico il commento del vicepresidente dell'Alessandria Alessandro Violino: "No comment sarebbe la risposta più giusta da dare alla lettera che abbiamo ricevuto dalla LND, anche se ci aspettavamo una risposta diversa. Siamo rimasti sorpresi dalla durezza dei toni. Contributi? Noi stiamo ancora aspettando quelli vecchi, ma non facciamo polemiche, siamo dei "Signori" e andiamo avanti. Noi dobbiamo riorganizzarci, risolvendo i nostri problemi interni e di squadra, per affrontare al meglio il campionato e questa è la nostra priorità". Chiude Eva Callipo, presidente del Cuneo: "Sono stupefatta della composizione dei gironi, anche perché in base alla riunione del 20 maggio ci aspettavamo delle soluzioni diverse. Possibile che non si possa andare a un tavolo di discussione? Tutte queste decisioni sono state prese da persone che non conoscono la realtà della situazione e per di più non c'era nessuno a rappresentarci come Dipartimento Calcio Femminile. La situazione è difficile, siamo arrivati al paradosso che conviene prendere la multa per mancata partecipazione alla gara piuttosto che organizzare la trasferta, l'esborso è nettamente più basso. Noi presidenti siamo per tenere aperta la linea del dialogo e la nostra lettera non era assolutamente scritta con "toni minacciosi, aggressivi o duri " come invece ha fatto notare il presidente Tavecchio, ma chiedeva solamente un incontro per dirimere questa incresciosa situazione". Tempo per sanare questa "querelle" ce ne sarebbe, bisognerà vedere se le due parti in causa vorranno sedersi ad un tavolo per fumare il calumet della pace.