Giovedì, 21 Novembre 2024
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FIAMMAMONZA: due “VERITA’ “a confronto….!

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merati mario-2007Sono passate circa tre settimane dall'esonero da parte della Società Fiammamonza dell'allenatore Antonio Cincotta (leggere intervista rilasciata sul nostro sito il 25 settembre). In questi giorni la situazione è andata sempre più degradandosi sino ad arrivare alla notizia di oggi che preannuncia le dimissioni del Presidente della Società Davide Erba.
Una conclusione clamorosa di una vicenda che deve essere valutata con grande attenzione ed anche con la massima preoccupazione.
Se il Presidente Erba dovesse confermare la sua decisione ci potremmo trovare di fronte alla possibilità di assistere alla conclusione di un "percorso sportivo" durato oltre 40 anni: Il crollo di una fra le Società storiche del Calcio Femminile Italiano che ha visto transitare fra le sue fila centinaia e centinaia di ragazze che con tanta passione hanno lottato ed onorato i colori bianco rossi.
In questi giorni si sono scritte, dette e sentite tante versioni dei fatti, si sono usati tutti i mezzi più moderni (social network), inviate lettere e proclami ai giornali per "spiegare" una situazione che ha avuto contorni poco trasparenti sin dall'inizio.
La Dirigenza della Società è arrivata al punto di "mettere fuori rosa" sei giocatrici dando poi origine ad un "martellamento mediatico" che raramente si è potuto riscontrare nel calcio femminile negli ultimi anni.
La Società ha motivato questa sua decisione come una "scelta tecnica" dovuta al fatto che due di queste giocatrici avevano espresso il desiderio di essere svincolate nel prossimo mese di dicembre e le altre sono state giudicate non idonee ad affrontare un campionato di serie A. Decisione legittima da un punto di vista prettamente societario, ma contestata dalle ragazze escluse che hanno preso"carta e penna" e scritto le loro ragioni e la loro versione dei fatti per poi inviarla ai giornali e ai siti internet.
Noi su questo sito abbiamo dato spazio a questa loro "lettera aperta" come alcune settimane fa abbiamo raccolto, tramite un'intervista, le considerazioni di Antonio Cincotta.
La Società sul suo sito ha motivato la decisione di esonerare il mister a causa non del cattivo andamento dei risultati negativi di inizio stagione, ma per motivi "disciplinari": mancanza di rispetto dell'organigramma societario" ecc.. Ne prendiamo atto riconoscendo che la Società ha tutto il diritto di prendere, a torto o a ragione, tutte le decisioni in merito, come pure quelle che si riferiscono alla messa fuori rosa delle ragazze.
Se posso permettermi un'opinione personale, come Società avrei optato non per una "messa fuori rosa" delle ragazze, ma avrei permesso alle giocatrici di allenarsi con la squadra per poi escluderle dalle convocazioni del sabato per scelta tecnica, la cosa sarebbe stata meno traumatica per tutti e più facilmente giustificabile nei confronti della pubblica opinione.
Sono costretto a fare un discorso a parte sul comportamento di Antonio Cincotta che, dopo l'esonero, ha VOLUTO continuare a frequentare l'ambiente Fiammamonza, assistendo anche agli allenamenti serali.., le partite in casa e in trasferta. Certo era suo diritto ad andare alle partite, ma non è stato un atteggiamento saggio e neppure professionale.
Sollecitato e consigliato ad allontanarsi per un po' di tempo per "far calmare le acque" ha disatteso questi consigli contraddicendo quello che aveva affermato nell'intervista che mi harilasciato dopo l'esonero: "Ho sempre voluto il MEGLIO per le mie giocatrici..Voglio SPINGERE pubblicamente le mie ragazze a continuare a giocare con voglia e dedizione, perché giocare a calcio è la vostra passione e non vorrei mai che per QUALUNQUE ragione possiate PERDERE ciò che VI FA STAR BENE!"
Questo suo comportamento ha generato imbarazzo e sconcerto nelle ragazze, molte di queste molto giovani e impreparate a queste tensioni, mettendole in seria difficoltà nei confronti della Società, dirigenti e del nuovo Mister. Sono convinto che se AntonioCincotta avesse agito diversamente NULLA sarebbe successo! Vorrei anche stigmatizzare nella circostanza il comportamento di alcuni genitori che avrebbero dovuto "far comprendere" alle ragazze che questa contestazione era "fuori luogo" essendo esse delle tesserate e vincolate a delle regole societarie e federali.
Termino con la speranza che tutto si possa risolverein modo positivo: 120 ragazze DESIDERANO continuare a "sgambettare" dietro ad un pallone...e sarebbe un gravissimo colpo se tutto dovesse avere un risvolto negativo. Perderemmo tutti...la Società, le giocatrici e tutto il movimento calcistico femminile nazionale!
Mario Merati

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calciodonne252

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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