Romagnano campione
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È qui la festa? Siii... Così cantava qualche tempo fa Jovanotti ed è il modo migliore per inquadrare tutta la felicità di una squadra, il Romagnano femminile che con la vittoria di Asti per 3-1 ha matematicamente conquistato il campionato di serie C regionale con una giornata d'anticipo.
L'immagine più bella è quella del pianto di gioia di una giocatrice come Claudia Giannetti, il gladiatore, colei che da più anni veste la maglia granata e che ha festeggiato come se fosse la prima vittoria della sua carriera. Invece, per lei, per la capitana Lomazzi e per Graziotto si tratta del quarto campionato vinto nelle ultime otto stagioni.
L'affermazione di Asti non ha fatto altro che consegnare agli archivi questo fenomenale campionato dominato fin da agosto e concluso con 26 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta, prima dell'ultima gara con la Biellese che si disputerà domenica 1 maggio. Ma intanto è giusto che le ragazze si godano fino in fondo questo prestigioso successo, straordinario sia per i punti totalizzati, sia per l'età media della squadra e sia per uno spogliatoio quanto mai unito.
Sarebbe ingeneroso incensare qualcuna in particolare, pertanto si può solo dire grazie indistintamente a tutti coloro che in questa stagione hanno collaborato alla riuscita di questo risultato, a partire dalle intoccabili fino alle ragazze della seconda squadra che non hanno fatto mai mancare il loro apporto. Passando infine per lo staff tecnico capeggiato da mister Morganti e dai vari dirigenti che hanno dato una mano fin dalla preparazione estiva.
La gara di Asti, come si poteva prevedere, era stata preceduta da una settimana positiva nella qualità degli allenamenti, ma quando si ha a che fare con un gruppo così giovane, il rischio di sentire la tensione in certi momenti c'è sempre: infatti la trasferta astigiana non è stata priva di difficoltà, ma nel momento delicato la squadra ha risposto ancora una volta presente.
Lasciati da parte i sette gol rifilati alla Rivese, Morganti ha apportato delle modifiche sorprendenti, ma solo fino a un certo punto: tra le undici titolari c'è anche Elisa Tuberga, la grande esclusa dalla Rappresentativa (apriamo e chiudiamo rapidamente una parentesi: era il caso di far iniziare in fretta e furia il campionato ad agosto, senza possibilità di effettuare una preparazione, e poi di fare convocazioni a raffica fino ad arrivare a chiudere la stagione proprio in concomitanza del Torneo delle Regioni?), mentre Soncin, Buccella e De Nicolò si accomodano in panchina, al pari di Zignone e Pella. Davanti a Marabelli, Morganti si affida a Giannetti e Tedesco sulle fasce, Lomazzi e Zaquini centrali, con Zaretti e Bevilacqua interni in mediana, Tuberga, Piana e Graziotto alle spalle di Medina.
Troppo importante la posta in palio e la squadra ne risente: Asti decide di partire subito a marcia alta e gli incubi della scorsa stagione riaffiorano ben presto in casa sesiana; trascorrono solo pochi minuti e le locali si portano in vantaggio in seguito a una mischia. Pur barcollando, il Romagnano non demorde, anche se si denota un certo nervosismo: a scacciare i fantasmi ci pensa il "Genio", Alessia Bevilacqua, che al 22' realizza l'1-1 con un tiro sotto la traversa. Scrollatasi di dosso la paura, il Romagnano prende a macinare gioco con l'Asti che cerca di reggere finchè può il confronto fisico e tecnico: Tuberga e Graziotto iniziano a bucare la difesa astigiana, mentre Piana alterna giocate di qualità a ripiegamenti preziosi. Si arriva così al 43': Tedesco calcia un corner da manuale, la sfera assume una traiettoria a girare beffarda che termina la sua corsa in rete sotto l'incrocio dei pali opposto.
Completata la rimonta, Lomazzi e compagne attaccano imperterrite anche nella ripresa, mentre Asti sparisce lentamente dal campo. L'esplosione di gioia arriva al 62', quando, immancabile, arriva il sigillo di Daniela Graziotto che mette in cassaforte partita e campionato: la "decatleta" segna alla sua maniera su inserimento in profondità, sfruttando l'invito di Piana. A parte una traversa nel finale delle padrone di casa, non c'è altro da segnalare e l'ennesimo 3-1 stagionale vale il definitivo coronamento di un'annata eccezionale.
Sintetico, ma emblematico il commento in merito di mister Morganti: "Il simbolo del Romagnano è per metà aquile e per l'altra metà leoni e questi aspetti siamo riusciti a portarli in campo, il merito va alla protagoniste, da parte mia c'è il grande orgoglio di averle guidate. Nello sport vince chi sbaglia meno e con questo score non si poteva che arrivare a questo; un'esperienza che porterò nel mio cuore per sempre".
Romagnano: Marabelli, Lomazzi, Giannetti, Tedesco, Zaquini, Piana (86' De Nicolò), Tuberga (67' Buccella), Zaretti (49' Zignone), Medina (82' Pella), Bevilacqua (88' Soncin), Graziotto. All.: Morganti.
Marco Curti