Saviglianese - Paradiso Collegno 2-1

Inizio del girone di recupero a rilento per la Saviglianese a causa di una risicata preparazione invernale (causa maltempo).

Sul piano fisico le avversarie del Collegno risultano infatti un poco superiori e la partita rimane abbastanza equilibrata nonostante la differenza di classifica. Le rossoblu iniziano a carburare dopo una decina di minuti, quando al 12' trovano il goal di capitan Giacosa su calcio d'angolo battuto da Mandrile. Occasioni da entrambe le parti, un paio sprecate dalle padroni di casa e un paio di buoni interventi dell'estremo difensore Zini. La squadra ospite però a forza di fare riesce a trovare il pareggio, tiro respinto da Zini sul cui rimpallo le avversarie arrivavano prima e insaccano al 28'. La risposta delle Maghe non tarda troppo ad arrivare, al 36' infatti Caula le porta nuovamente in vantaggio superando il portiere avversario in un uno contro uno tecnico. Poche emozioni prima della fine del primo tempo sul risultato di 2-1.

Secondo tempo ancora combattuto, le Maghe di mister Isoardi continuano ad attaccare per cercare di chiudere la partita, ma le avversarie non ci stanno e non mollano. Diverse occasioni per la Saviglianese, due tiri di poco fuori di Giacosa, un tiro di Tuninetti che sfiora il palo e un paio di occasioni sprecate da Caula, nessuna delle quali viene sfruttata. La stanchezza per le maghe inizia a farsi sentire ma l'allenatore decide di non fare cambi per il delicato momento. La partita termina sul risultato di 2-1, vittoria faticata ma meritata per le padrone di casa. Domenica turno di risposo imposto dal ritiro prematuro della squadra Ardor Torino dal campionato, rivedremo le ragazze sul campo amico del Morino, domenica 28 Gennaio, per la sfida da vertice contro le astigiane del San Domenico Savio.

Saviglianese: Zini, Donadio, Beccaria, Drago, Mondino, Mandrile, Parola, Giacosa, Elia, Tuninetti, Caula. A disposizione: Vassallo, Tolosano, Maganza, Fechino, Casavecchia, Gazzera, Carrino.

Ufficio stampa Saviglianese femminile

Nella fotografia: Federica Caula