Qui casa Domina:“Si gioca per vincere!”
- Walter Pettinati
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Si avvicina oramai, per la Domina Neapolis Acerrana l'inizio del campionato regionale di serie C. Grande attesa per le "leonesse" di Acerra che sperano, quest'anno di poter disputare un buon campionato, perché no, magari con uno sguardo rivolto verso la serie B. In vista del debutto, abbiamo intervistato il "numero uno" della Domina, il Presidente Alessandro Pennestri, chiedendogli di parlarci un po' della Domina di questa stagione ma anche di spiegarci la sua passione per il calcio femminile.
Presidente Pennestri, da cosa nasce la sua passione per il calcio femminile e la scelta di dedicarsi ad esso da Dirigente?
Devo dire che il calcio femminile non era tra le mie prime passioni e aspirazioni sportive, anche perché non ero neppure a conoscenza dell'esistenza del movimento calcistico femminile in Campania. C'è da aggiungere, poi, che ero influenzato anche da quel retaggio di preconcetti maschilisti che imperversa, purtroppo, nel mondo del calcio. Poi, come spesso accade, si verifica un evento che cambia improvvisamente il tuo modo di vedere le cose; per anni non ho prestato attenzione alle richieste di una persona a me cara; poi, quando questa persona è venuta a mancare, le sue richieste continuavano a ritornarmi alla mente, non riuscivo a pensare ad altro. Decisi così di dedicarmi a questo mondo e di cercare di dare il mio apporto alle ragazze che, con passione, si avvicinavano al calcio, affinché riuscissero a sviluppare le loro potenzialità e a realizzare i loro sogni.
Quanto è difficile adattarsi alla realtà del calcio femminile, purtroppo molto trascurata e poco considerata nel mondo dello sport?
La cosa difficile è riconoscere la passione che muove queste ragazze verso il calcio; molti, chiusi in preconcetti e stereotipi, sottovalutano questa passione e, di conseguenza, le potenzialità di alcuni elementi. Io mi sento di dire una cosa: provengo dal maschile, ma la passione,la volontà e la tenacia che riscontro in queste ragazze sono ormai pressoché scomparse negli uomini.
Da dove nasce il nome Domina Neapolis Acerrana?
Il nome è stata una scelta dell'intero gruppo; Domina, ha in sé l'antico significato latino di padrona, signora (alludendo quindi alla speranza che un giorno la Domina potesse diventare la signora del calcio femminile campano), Neapolis è stato scelto perché ricorda l'antico nome di Napoli e significa "nuova città", Acerrana, perché la nostra città è, appunto, Acerra.
In questi anni la società è cresciuta tantissimo fino ad arrivare, nel campionato 2008/2009 a disputare la serie B e a lottare, fino all'ultima giornata per la promozione in A2. Poi, purtroppo, vicissitudini societarie vi hanno costretti, nel campionato successivo, a rinunciare anche alla B e a partecipare al campionato regionale di serie C. Ma come è stato ripartire lo scorso anno dalla serie C, dopo che nel precedente campionato avete lottato fino all'ultima giornata per l'A2?
Fare calcio femminile, e per giunta in Campania è sempre una scommessa, e noi, anche questa volta, non ci siamo tirati indietro. Certo il palcoscenico è ben diverso, e ritrovarci dalla lotta per la serie A2 ad una "lotta per la sopravvivenza" non è cosa da poco, non è da tutti. Rimboccandoci le maniche, però, siamo ripartiti, e considerati i risultati, non possiamo che essere soddisfatti.
In cosa è cambiata la Domina rispetto a quando disputavate la serie B?
Molto e poco allo stesso tempo; molto perché molte delle ragazze che hanno disputato con noi la serie B, sono ora partite per altre realtà sportive; poco perché lo spirito è sempre lo stesso, anche perché il fulcro, il nocciolo duro della serie B non ci ha lasciati, anzi, è sempre in prima fila in allenamento ed in partita, quasi a voler trascinare dietro di sé il gruppo più giovane, ma comunque pieno di talento. Devo inoltre aggiungere che, fra i nuovi arrivi ci sono molti elementi interessanti, molte sorprese e novità, ma non voglio parlare di qualcuno in particolare, sarebbe ingiusto verso le altre. Vi consiglio, però, di venire la domenica al Comunale, quando inizierà il campionato (magari anche quando non gioca il Napoli), sono sicuro che non ve ne pentirete!
Quali sono i vostri obiettivi per questa nuova stagione?
Sportivamente parlando noi abbiamo sempre giocato per vincere, anche perché credo che, perdendo, nessuno si diverta, e cercheremo di farlo anche quest'anno; tuttavia, pubblicamente, posso dire che il nostro obiettivo, per questa stagione, sarà avvicinare la gente alla nostra squadra, per questo saranno organizzate molteplici attività ad Acerra per renderci visibili, con premi per gli spettatori e grandi iniziative promozionali per i commercianti del paese.
Quest'anno forse tornerete a giocare sul campo casalingo dopo anni di assenza e questo potrebbe essere un buon richiamo anche per accrescere il numero degli spettatori. A tal proposito volete lanciare un appello al pubblico, ai cittadini e alle autorità?
All'Amministrazione non posso che dire grazie, per la disponibilità che in questi anni ci ha mostrato, che di questi tempi è già un grande traguardo. Ai politici chiedo la vicinanza, affinché l'unica squadra di calcio femminile della provincia nord di Napoli non muoia, non scompaia; alla gente del "mio" paese, riconosco l'amore per il calcio e il grande cuore granata, e non posso che chiedere loro di mostrarlo allo stadio, tifando per una squadra di giovani ragazze con tanta passione nel cuore.