Bizzarro episodio sul campo del Pievecella: si scava nelle porte di gioco
- Lucia Pirola
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Le ragazze del Pievecella, pur di giocare, hanno inforcato la pala e si sono messe a scavare per abbassare il terreno sulla linea di porta...
Cadè di Reggio Emilia, domenica 21 gennaio 2018. Va in scena la partita Sporting Pievecella-New Team Ferrara, match di serie C parte del triangolare delle semifinali di Coppa Emilia di serie C.
L’insolito accaduto ha inizio quando i dirigenti della società ferrarese, muniti di metro da sarta -secondo quanto riportato dalla squadra di casa-, iniziano a misurare le due porte di gioco, arrivando a stabilirne l’irregolarità a causa di una mancanza di altezza di pochi centimetri. Le pressioni e continue richieste mosse nei confronti dell’arbitro di non disputare la partita lasciano attoniti i dirigenti della squadra di casa, nonché lo stesso direttore di gara.
Nell’indignazione generale della squadra di casa, sono dure le parole di Cristiano Francia, dirigente dello Sporting Pievecella Femminile, secondo cui l’insolito ed oltraggioso comportamento della squadra ospite sarebbe da imputare ad una forte volontà di sospendere la partita a causa della rosa limitata con cui sarebbero dovuti scendere in campo per la sfida di Coppa. Da rilevare in ogni caso è stata la volontà espressa dalle ragazze ospiti di disputare regolarmente la partita nonostante le minime irregolarità rilevate dai loro stessi dirigenti.
La decisione presa in quel momento è da definirsi altrettanto bizzarra: si è cercato di scavare nei pressi delle porte, per livellare l’altezza fino a raggiungere la misura consona. Questa soluzione tuttavia si è risolta in un nulla di fatto, a causa del troppo tempo destinato ai lavori: dopo 45 minuti di duro lavoro per le ragazze locali è scattata la sospensione automatica della partita.
Propositive, nel finale, sono le parole dello stesso dirigente dello Sporting Pievecella: “Risponderemo sul campo a tutto questo odio verso i nostri confronti, e la rabbia accumulata in questi giorni verrà usata da catalizzatore per crescere in carattere e in determinazione e per cercare di raggiungere i nostri obiettivi, che non sono soltanto l'assillo del risultato e della classifica, ma soprattutto quello di insegnamento di quei valori umani e sociali che vanno oltre le linee bianche che confinano un terreno di gioco. […] Non c'è sconfitta (a tavolino) nel cuore di chi lotta (giocando onestamente e su un rettangolo verde).”
Lucia Pirola