Milan femminile, quali effetti dal cambio di proprietà? Le possibili ripercussioni sulla squadra di coach Morace
- Lucia Pirola
- Stagione 2018-2019
- Serie A news
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Come annunciato all’inizio di giugno, precisamente nella giornata di lunedì 11, l’AC Milan ha acquisito il titolo sportivo del Brescia, determinando di fatto il passaggio del testimone dalle leonesse a una nuova realtà tutta da riformare, dato che il passaggio automatico delle giocatrici dal Brescia al Milan non è mai stata una reale possibilità.
Nelle ultime settimane sono arrivati i primi annunci ufficiali - più o meno direttamente dal club - riguardo la composizione del team: Carolina Morace in panchina; Sabatino, Giacinti, Manieri, Carissimi, Giugliano e Alborghetti in rosa. Sui nomi delle altre giocatrici, per il momento solo rumors e probabili interessamenti.
Nel frattempo, per l’universo rossonero questi mesi estivi -e gli ultimi giorni in particolare- sono stati ricchi di cambiamenti e colpi di scena soprattutto a livello societario, non senza una quota rilevante di incertezze e situazioni al limite del paradossale. Debiti, sentenze, ricorsi, rifinanziamenti mancati, cambi di proprietà e stravolgimenti amministrativi, ben conditi da una latente incomunicabilità con la precedente proprietà cinese, sparita dai radar da quando è stata ufficiale l’entrata in scena direttamente del fondo Elliott americano.
Questa situazione investe la società del Milan in toto, da proprietari del club e vertici dirigenziali fino ad allenatori e giocatori, e come è inevitabile il destino di tutti coloro che militano e lavorano per il club milanese è direttamente legato a quanto sta accadendo in questi giorni tra le mura di Casa Milan.
Fino a questo momento il fronte femminile è sembrato godere di una sorta di vita propria all’interno del temporale rossonero, come se l’inevitabile gap multidimensionale tra prima squadra femminile e maschile abbia funzionato da “tettoia” a protezione della prima, mentre la seconda risulta molto più esposta e direttamente influenzata dagli eventi societari.
Molte questioni rilevanti, tuttavia, ancora non sono state sollevate: quali ripercussioni potrebbero avere queste incertezze a livello di vertice societario sulla squadra e sulle ragazze di coach Morace?
I rigidi vincoli di mercato per il maschile in questa sessione estiva potrebbero valere anche per il settore femminile?
Oppure potrebbe non risentirne, date le diverse risorse richieste per una squadra non professionista?
E se finora il settore femminile è stato molto legato alle figure di Fassone e Mirabelli, cosa potrebbe accadere se questi ultimi non venissero riconfermati nel CdA rossonero?
Attualmente sappiamo che il Milan è in una situazione di stallo in tutti i suoi settori, e si aspetta la nomina del prossimo presidente e del prossimo consiglio di amministrazione per poter dare il via a tutte le attività, comprendendo meglio vincoli e margini di intervento in tutti i settori.
Fonti certe confermano che la squadra femminile avrà la sua struttura e organizzazione, ma anche le attività legate a questa parte del club rossonero dipenderanno dalle nuove figure dirigenziali che entreranno in scena: per tutte queste risposte bisogna aspettare la settimana dopo il 21 luglio, quando il Milan annuncerà le suddette nuove figure e presumibilmente potrà riprendere e concludere le trattative di mercato già avviate ma ancora vincolate per quanto riguarda chiusura e ufficialità. Dettagli non secondari che tengono i tifosi con il fiato sospeso. Ancora solo per qualche giorno.
Lucia Pirola