Una Nazionale bella… a metà!
- Mario Merati
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Sabato in Germania, contro una formazione tra le più forti del panorama calcistico internazionale, la nostra Nazionale femminile, dopo un inizio incerto e timoroso, dove ha subito anche per questo due reti, ha poi disputato una prima frazione di gioco con quella grinta e quella forza che spesso abbiamo riscontrato in altre partite precedenti e che hanno caratterizzato l’ottimo percorso che ci ha portato, dopo 20 anni di assenza, a disputare i prossimi mondiali in Francia!
Una partita che presentava logicamente molte difficoltà, che però era uno dei test più utili e soprattutto necessari da affrontare per conoscere i limiti delle nostre ragazze nei confronti delle più blasonate ragazze tedesche. Io credo che Milena Bertolini, alla vigilia di questo incontro, non abbia considerato molto importante il risultato finale, ma che si aspettasse dalle sue giocatrici, a livello non solo collettivo ma anche individuale, tre cose: il carattere, la capacità di soffrire e la forza di reazione nel caso di un iniziale risultato negativo. Penso che sia stata accontentata in tutte e tre questi aspetti e che per questo sia stata alla fine soddisfatta della prestazione generale.
E’ chiaro che leggere solo il risultato finale, un 5 a 2, non si può certamente discutere… e di conseguenza, sia del tutto normale ammettere che il gap tra le due squadre è ancora molto alto, ma, “leggendo” le varie fasi della partita e considerando la forza dell’avversaria in ogni settore del campo, qualche buon passo in avanti credo si sia fatto.
Ho letto in alcuni siti delle votazioni individuali troppo basse, non sono del tutto d’accordo, certo è che quando si prendono cinque goal significa che sono stati fatti degli errori da parte di alcune giocatrici e questi non bisogna certo disconoscerli , ma nel contempo occorre valutare anche un aspetto che spesso condiziona alcune prestazioni sia della Nazionale, sia delle nostre squadre di club: un calo fisico-atletico che spesso le nostre giocatrici patiscono contro delle avversarie con una naturale struttura fisica superiore. La seconda parte della gara contro la Germania ha ancora una volta evidenziato questa sostanziale differenza, un aspetto che dovrà essere migliorato il più possibile in vista del campionato mondiale francese.
Noi abbiamo dei tecnici preparati e saranno senz’altro in grado di affrontare il problema positivamente, mentre per quanto riguarda “l’altra faccia della medaglia”, ovvero la tattica e il gioco, ci penserà la nostra brava Mister che, in questi due splendidi anni azzurri, ha dimostrato, risultati alla mano…di aver saputo imporre le proprie idee calcistiche alle sue giocatrici.
Insomma, per controbattere efficacemente queste squadre, specialmente quelle nordiche, la nostra squadra Nazionale e ripeto, anche le nostre squadre di club impegnate nelle coppe internazionali, devono essere sempre al TOP della forma, il che è evidentemente non sempre realistico!
A Dicembre ci saranno i sorteggi per i gironi dei mondiali, speriamo siano benevoli…, comunque vadano, dobbiamo essere fiduciosi che le nostre ragazze “non molleranno di un centimetro” contro qualsiasi avversaria, esserci è stata una grande impresa, ma non dovrà essere un punto di arrivo, ma una rinnovata voglia di CRESCITA per altri futuri traguardi da raggiungere.
Mario Merati