Tre gare importanti aspettano la rinnovata Under 17 di Rita Guarino con lo scopo di qualificarsi ai prossimi Campionati Europei di categoria. Il folto gruppo di giocatrici si è radunato in questi giorni al centro Tecnico di Coverciano per prepararsi al meglio a questo impegno internazionale che per molte di loro rappresenterà un punto di partenza significativo verso più ambiziosi futuri traguardi dipinti d’ azzurro!
Ho pensato in questa circostanza di contattare la nuova Mister di questa giovane Nazionale per porle alcune domande di presentazione della squadra, sull’ imminente impegno a Skopje e di esprimere un giudizio complessivo sul movimento calcistico femminile in Italia alla luce dei nuovi progetti delle FIGIC.

Dopo tanti anni da allenatrice in seconda con Enrico Sbardella nell’under17, ora sei tu al timone di questo nuovo gruppo di giovani giocatrici, qual è il tuo stato d’animo all’esordio ufficiale?
Sicuramente carica e motivata, perché sono ragazze che si mettono completamente a disposizione, c’è tanta voglia di imparare e di crescere insieme.

Molte di queste ragazze sono alla prima vera e importante esperienza internazionale, come le giudichi da un punto di vista tecnico?
Abbiamo un gruppo abbastanza omogeneo e tecnicamente valido, ma naturalmente ancora acerbe da un punto di vista tattico, mentre fisicamente dovremo lavorare maggiormente sull’intensità per colmare il gap che separa lo stato attuale dal livello internazionale.

A Skopje affronterete Lunedì 28 la Bosnia Erzegovina, Mercoledì 30 la FYR Macedonia e Sabato 3 Ottobre l’Irlanda del Nord (tutte alle ore 11), cosa ne pensi di questo girone di qualificazione?
Sulla carta potrebbe essere un girone abbordabile, ma nelle partite internazionali non c’è mai nulla di scontato, quindi valuteremo partita dopo partita come affrontare al meglio le nostre avversarie.

Secondo te, dalla tua esperienza di ex giocatrice, quali sono le maggiori difficoltà che potrebbero incontrare le ragazze sul campo dal punto di vista mentale in una competizione così importante?
Stiamo lavorando molto sul gruppo, perché credo che, ancor più in questa fascia di età, sia importante sentirsi parte di un progetto e di un obiettivo comune, uno stare insieme che può diventare squadra quando c’è sostegno reciproco nel percorrere un cammino nella stessa direzione.

Tu sei stata una fra le più importanti giocatrici italiane, hai fatto una bella esperienza come allenatrice, citami tre-quattro cose (a livello tecnico o psicologico) che ritieni più essenziali da INCULCARE nella testa delle tue ragazze prima di entrare sul campo!
CONCENTRAZIONE, DETERMINAZIONE, CORAGGIO, UMILTA’

Si sta avviando un importante progetto per il calcio femminile Italiano, il percorso è ancora lungo e tortuoso, ma già si notano dei cambiamenti a livello di squadre di Club; anche le Nazionali si stanno organizzando per cercare di arrivare ai livelli ottimali di molte squadre europee, cosa pensi di questo rinnovamento e cosa si dovrebbe ancora fare per una crescita del movimento?
Siamo ottimisti, la Federazione si sta impegnando con investimenti e idee. Molti Club professionistici iniziano a nutrire un serio interesse che, aldilà dell’obbligatorietà, si sta diffondendo e allargando, destando curiosità e desiderio di approfondire e conoscere meglio un settore fino a ieri per molti poco noto. Ci vorranno forse alcuni anni, ma sono sicura che questo potrà essere l’inizio, il famoso ANNO ZERO, da cui partire per iniziare a costruire il futuro di molte bambine e ragazze che amano questo sport, in maniera seria e programmata.

Grazie Rita… un abbraccio e un GRANDE *IN BOCCA AL LUPO* a te e alle tue ragazze… Salutami Daniela Sensini…e anche la Signora Di Centa che non conosco personalmente, ma che ho stimato moltissimo come atleta e oggi come donna impegnata nel seguire le giovani leve nella loro attività sportiva!

Mario Merati
Calciodonne.it