Giovedì, 21 Novembre 2024
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A UN PASSO DAL SOGNO: LE AZZURRINE IN SEMIFINALE

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Sono gli ingredienti essenziali del Mondiale: una gara al cardiopalmo, risultati ribaltati tre volte in novanta minuti, la semifinale ad un passo, poi l'ultimo colpo di scena. I rigore, il batticuore e infine la festa.
Le azzurrine la spuntano sul Ghana dopo la lotteria dei penalty per 4-3, proprio come accadde in quell'Italia-Germania del 1970 che ha fatto la Storia del calcio e non solo. Allora si era in Messico e non in Costa Rica, e davanti c'era la Germania di Mayer e Schnellinger, ma le emozioni che regala quella bandiera tricolore che sventola sopra le altre non cambiano e non cambieranno mai.
Dopo il turnover andato di scena nella gara di chiusura del girone, Sbardella schiera la formazione titolare che ha già infranto i sogni di Costa Rica e Zambia. Torna anche Martina Piemonte, vittima di un brutto scontro di gioca nel match di esordio ma sempre ottimamente rimpiazzata dall'eroina Serturini.

L'inizio dell'incontro non è dei migliori: un'Italia impacciata incassa il primo gol dopo appena cinque minuti di gioco, quando l'incornata di Ayieyam supera Durante.
Ma le azzurre hanno carattere e grinta da vendere, non si lasciano intimorire dal vantaggio avversario. Prendono le adeguate contromisure e tre minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio da fermo, trovano il pareggio con un bel colpo di testa di Gloria Marinelli. Ora si gioca dalle parti di Adams, le africane si schiacciano dopo l'uno a uno azzurro e soffrono le incursioni di Bergamaschi e compagne. Ai diciotto giri di orologio il direttore di gara concede un generoso calcio di rigore alle azzurre. Il contatto fra Piemonte e la centrale della retroguardia avversaria sembra fortuito, e soprattutto a palla lontana, ma tant'è: un pizzico di fortuna non guasta, specie nelle rassegne ad eliminazione diretta. Giugliano si presenta sul dischetto e centra l'angolo alto della rete, siglando il vantaggio tutto italiano. La mezz'ora che segue non vede spunti particolarmente pericolosi, da una parte e dall'altra. L'Italia sembra avere in mano la situazione, gestisce con tranquillità le ripartenze ghanesi, cerca il gol della sicurezza quando può. L'occasione si presenta in apertura di ripresa, quando l'arbitro fischia un ulteriore penalty (che definire “dubbio” è un eufemismo) per le azzurre. E' una chance ghiotta, ma Giugliano, forse intimorita all'ultimo dal movimento di Adams verso il palo destro, alza la traiettoria quanto basta per sorvolare la traversa.
Il Ghana ricarica le batterie, cerca il possesso palla e si rende sempre più pericoloso. Durante scampa un primo pericolo quando la traversa salva l'Italia sulla conclusione ravvicinata di Anane; sulla mischia che segue è il guardalinee a riscattare la prestazione sotto le righe della terna arbitrale con una chiamata difficile ma ineccepibile, annullando il gol del pareggio alle africane (c'è Cavicchia sulla linea di porta, ma Durante è più avanzata rispetto all'attaccante ghanese).
La semifinale sembra in tasca, ma Abambilia gela le ambizioni azzurre allo scadere, con un calcio da fermo dai 20 metri che si infila alle spalle di Durante. Triplice fischio, è tempo di rigori.
Al Nacional di San Josè in questa Fifa World Cup l'Italia ha sempre vinto; gli ultimi calci di rigore affrontati dalle ragazze di Sbardella schiantarono l'Inghilterra regalando il biglietto per la Costa Rica all'Italia. Tutto sembra girare in favore delle azzurre. Se non fosse che il primo rigore calciato da capitan Boattin, con il Ghana già sopra di uno, non trova il fondo della rete. Adams ci arriva, ma lo stesso farà Durante sui due penalty successivi. Simonetti e Giugliano non tradiscono le aspettative, e danno a Vergani il pallone che vale la semifinale. E' gol. Poi la corsa, gli abbracci, le lacrime di gioia. Uno spettacolo per chiunque, uno spettacolo limpido, vero.
Sono ventidue ragazze: le più “grandi” hanno diciassette anni, la più piccola quindici ancora da compiere. Non hanno la patente, il diploma è ancora lontano. Ma ieri, nel tardo pomeriggio costaricano, hanno compiuto un'impresa. Se vi siete mai chiesti cosa si prova a fare la Storia, chiedetelo a una delle nostre calciatrici. Le azzurrine dell'Italia under 17 si giocheranno con la Spagna un posto nella finale del mondiali di categoria. A un passo dal tetto del mondo, a un passo dal sogno.

ITALIA – GHANA 4-3 dcr (2-2)

ITALIA: Durante, Vergani, Boattin, Cavicchia, Bergamaschi (43' Merlo), Simonetti, Giugliano, Marinelli (67' Serturini), Peressotti, Rizza, Piemonte (90' Abati)
All. Sbardella

GHANA: Adams, Anima, Ayieman, Rahman, Fuseini, Abambila, Owusu (88' Kuzagbe), Amfobea, Lawrnece (66' Opuku), Anane, Issaka
All. Adotey

Marcatori: 4' Ayieman, 8' Marinelli, 18' Giugliano, 90' Abambila

Alessandra Esperide

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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