ITALIA - MACEDONIA 6 - 0, INTERVISTA AL CT ENRICO SBARDELLA
- Mario Merati
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Ciao Enrico, chi ben incomincia.... 6-0!! Ci racconti come è andata la partita contro la Macedonia?
Sbardella: Partita contro un avversario indubbiamente debole ma per molte delle nostre atlete era la prima uscita in gare ufficiali e perlopiù all'estero, quindi un inizio soft è quello che ci voleva!
Questo torneo per la qualificazione europea è molto importante, quali sono gli obiettivi della tua squadra nazionale e quali priorità (a parte vincere..) sono da mettere in primo piano per una formazione giovane come la tua?
Sbardella: Essendo l'Under 17 la prima Nazionale utile per vestire la maglia Azzurra, abbiamo la necessità di far fare a queste ragazze il maggior numero di esperienze prima proiettarle in Under 19. Il tempo a nostra disposizione è sempre poco rispetto alle altre compagini europee ma l'impegno non manca mai.
Il gruppo è forte e ben assortito, molte ragazze hanno collaudato in questi ultimi due anni le tue direttive e i risultati cominciano a darti ragione, però secondo te, quali sono o saranno le cose da migliorare con il tempo?
Sbardella: Purtroppo i cicli sono annuali, le 96 hanno terminato ad aprile dopo la seconda fase di qualificazione il cammino in Under 17 e sono tutte approdate in Under 19 con Corradini. Noi abbiamo iniziato in due mesi un nuovo ciclo con le 97.... pochino per preparare una squadra ed è per questo che ogni anno inseriamo 5/6 elementi sotto età, gli facciamo fare l'esperienza che poi si ritroveranno successivamente.
Il calcio femminile in Italia, stenta a decollare e soffre di problemi che si trascinano da anni .. e di riflesso anche le Nazionali a tutti i livelli fanno fatica a limitare il GAP con le altre Nazioni che da anni hanno fatto politiche diverse ottenendo positivi e concreti risultati. Cosa occorre fare, ad iniziare dalle Società di appartenenza, per migliorare e per stare quindi all'altezza delle altre Nazionali e di Club Europee e mondiali?
Sbardella: La vittoria della Polonia nell'ultimo europeo U17 è la dimostrazione che bisogna percorrere due strade: La prima è quella del professionismo per i club, con la creazione di una superlega PRO composta da non più di 10 squadre (anche in Belgio ed Olanda hanno iniziato dallo scorso anno!) dove l'alto livello comporta maggior spettacolo e conseguente interesse da parte dei media e del pubblico. L'altro è il sistema collegiale delle Nazionali (modello percorso da Francia, Svizzera, Spagna ed ora da Rep.Ceka e Polonia stessa), dove i campionati sono regionali e le migliori atlete sono gestite quotidianamente dalle nazionali nei centri federali. In entrambi i casi il risultato è assicurato.
Come giudichi i prossimi impegni della tua Nazionale in questo torneo?
Sbardella: la partita vs la Bulgaria vale la qualificazione matematica. Infatti passano alla seconda fase 2 squadre su 4. E' certamente alla nostra portata ma in campo europeo meglio non sottovalutare nessuno e poi vorremmo arrivare alla sfida di domenica contro la Svizzera con la qualificazione in tasca per toglierci un "sassolino" dalla scarpa... la bruciante sconfitta nella seconda fase del precedente europeo
Mario Merati