SPAZIO ALLE DONNE
- Walter Pettinati
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"Sportive e professioniste, senza discriminazioni": questo il titolo dell'iniziativa di ieri sera, organizzata dalla Conferenza Donne PD Provinciale di Bologna alla Festa de L'Unità, che si svolge al Parco Nord dal 26 agosto al 21 settembre.
Ha introdotto il tema Federica Mazzoni, Presidente della Conferenza, ospiti l'assessore allo sport del Comune Luca Rizzo Nervo, la consigliera comunale Marzia Benassi e Simonetta Bortolotti, membro del direttivo della Consulta dello Sport del Comune. Moderatrice l'Avvocato Roberta Li Calzi, responsabile regionale AIC e giocatrice Imolese Calcio Femminile.
Spunto della serata il Disegno di Legge presentato dalle senatrici PD Fedeli e Idem il 30 giugno scorso, sul quale inizierà prossimamente la discussione in Parlamento, "Modifiche alla legge 23 marzo 1981 n. 91, per la promozione dell'equilibrio di genere nei rapporti tra società e sportivi professionisti", che introduce il divieto di discriminazione da parte delle federazioni sportive nazionali per quanto riguarda la classificazione del professiamo sportivo.
In Italia, al progressivo accrescimento della partecipazione femminile alle attività sportive, che ha determinato importanti effetti sociali ed economici, oltreché un numero sempre maggiore di successi da parte delle nostre atlete nello sport di alto livello, non è corrisposta un’eguale evoluzione migliorativa in termini di diritti e di riconoscimenti economici, sociali e mediatici: a tutt’oggi, infatti, nel nostro paese nessuna disciplina sportiva femminile è qualificata come professionistica ai sensi della legge 23 marzo 1981, n. 91 "Norme in materia di rapporti tra società e sportivi professionisti". La mancata qualificazione delle discipline sportive femminili come "professionismo" determina pesanti ricadute in termini di assenza di tutele sanitarie, assicurative, previdenziali, nonché di trattamenti salariali adeguati all’effettiva attività svolta.
Partendo da questa analisi, si è discusso delle politiche messe in piedi a livello locale per far sì che le istituzioni possano agevolare la pratica sportiva femminile, nonché degli eventi organizzati da enti di promozione sportiva ed associazioni sul territorio bolognese per promuovere la lotta a tutte le discriminazioni, iniziative nelle quali lo sport può e deve essere veicolo e portatore dei valori di uguaglianza.
Avv. Roberta Li Calzi