Tavecchio rilancia
- Walter Pettinati
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Alle società della Divisione presenta un progetto dettagliato di rilancio del movimento ed i club rinnovano la loro fiducia nella trasformazione in Dipartimento.
"Dobbiamo fare qualcosa d'importante per le ragazze". Con queste parole il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, ha aperto ufficialmente i lavori dell'assemblea elettiva della Divisione Calcio Femminile, dopo aver partecipato nella mattinata a quella del Dipartimento Interregionale con i club di Serie D. Una giornata campale per la LND, una tappa programmata del percorso di avvicinamento all'assise del prossimo 17 dicembre, nella quale si completerà il rinnovo di tutte le cariche a livello nazionale. Insieme a Tavecchio tutto il gotha della LND: il vice presidente vicario della LND Alberto Mambelli, i vice presidenti Antonio Cosentino e Benedetto Piras, il segretario generale Massimo Ciaccolini, e quello amministrativo Gabriella Lombi, oltre segretario della DCF Patrizia Recandio. Il numero uno dei Dilettanti e vicario della FIGC, ad oggi anche commissario del football in rosa, ha realizzato un intervento appassionato al cospetto dei rappresentanti delle società, riuniti all'Hilton Airport di Fiumicino. "Abbiamo perso tante occasioni per lanciare questo movimento nell'Olimpo dello sport come meriterebbe", il capo dei Dilettanti non ci va leggero, e tocca tutte le note dolenti della questione: dalla gestione finanziaria a quella tecnico-agonistica, fino ai numeri sui praticanti, al momento poco lusinghieri. "Il mio è un j'accuse di sistema - prosegue Tavecchio - le opportunità per spiccare il volo ci sono state eccome, ma i diversi attori che si sono avvicendati nel calcio femminile non ne hanno colto nessuna, neanche quando i risultati del campo avrebbero garantito il massimo della visibilità. E' venuto il momento di cambiare passo, mettendo da parte le animosità e ripartendo con unità d'intenti". Tavecchio ha voluto tracciare con linee nette un cambiamento del calcio femminile, ponendo l'accento su un rinnovamento culturale e gestionale, a cominciare dalla presentazione del nuovo logo della Divisione: la "farfalla" lascia il posto ad un solido pallone rosa, sospinto dal claim "l'altra metà del calcio". Uno slogan coniato per rivendicare la dignità del calcio femminile. Fondamentale in tal senso sarà la trasformazione da Divisione della LND a Dipartimento della Lega stessa. Una mutazione, come già avvenuto per l'ex Comitato Interregionale, strategica per le sorti del movimento, con 600mila euro pronti per progetti di sviluppo del calcio femminile e per il suo definitivo rilancio. Una mutazione che, dopo un vibrante ed appassionato confronto, ha visto la stragrande maggioranza delle società indicare la strada del Dipartimento come l'unica soluzione possibile per risolvere i problemi. L'indicazione ora arriverà al presidente federale Giancarlo Abete, con la richiesta di mettere all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Federale la trasformazione in Dipartimento. Le società del calcio femminile hanno confermato ancora una volta la loro fiducia al progetto di rilancio presentato in forma scritta dal numero uno della LND che si basa sul primario risanamento del passivo maturato negli ultimi anni dalla Divisione. A questo intervento, Tavecchio ha garantito l'ulteriore investimento quantificabile intorno a 200 mila euro l'anno da parte della Lega Dilettanti per la promozione e lo sviluppo del calcio in rosa. Oltre all'assorbimento dei costi gestionali dei dipendenti, con conseguenti risparmi per altri 200 mila euro a stagione, e la promessa di farsi promotore presso la Federazione dello stanziamento di altrettante risorse da investire sul futuro. Non ultima la disponibilità della LND a finanziare, attraverso i fondi rivenienti dalla mutualità dei diritti tv del calcio di Serie A, progetti ad hoc da realizzare in maniera capillare sul territorio. "Con la presentazione di questo programma - ha continuato Tavecchio - ho dimostrato in tutti i modi, con i fatti, che la LND crede fermamente nel calcio femminile, quella che ci aspetta è una battaglia culturale prima ancora che federale". "Con questa ulteriore espressione di volontà - ha concluso il Commissario della Divisione Calcio Femminile - le società hanno indicato chiaramente la direzione che spero in tempi brevi si possa concretizzare in una delibera del Consiglio Federale". A conclusione dell'assemblea, archiviate l'animosità e la risolutezza, dovute all'importanza della discussione, si è svolta la cerimonia di premiazione da parte di Tavecchio e della Recandio delle squadre vincenti nella Coppa Disciplina 2011/2012. Una graduatoria che esalta i comportamenti virtuosi ed i valori di correttezza che sono alla base del calcio dilettantistico italiano. Il presidente LND ha consegnato i riconoscimenti a Firenze per la Serie A, Fiammamonza 70, Brixen Obi, Olimpia Vignola e Napoli, una per ciascun girone della Serie A2.