Intervista a Jayne Ludlow, ambasciatrice UEFA.. e non solo
- Lucia Pirola
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Riportiamo l’intervista di Elodie Masson a Jayne Ludlow, ambasciatrice della UEFA Champions League femminile, nonché manager della nazionale femminile del Galles. Di seguito i suoi pensieri sulla finale 2017 a Cardiff, i suoi ricordi e le sue speranze .
Come mai hai iniziato a giocare a calcio?
“Il calcio è stato il mio primo amore. Sono cresciuta in una famiglia di fanatici del calcio. Mio padre era un giocatore: da giovane gareggiava da professionista, era un buon giocatore. Così, come giovane ragazza adolescente, i pomeriggi del sabato li trascorrevo al Blaenrhondda Park, nelle valli del sud del Galles, e mi piacevano moltissimo. Volevo essere in campo con i ragazzi. Quella era la mia motivazione, e ne ho adorato ogni singolo momento”.
Qual è il tuo ricordo preferito della vittoria della Coppa UEFA con l’Arsenal, nel 2007?
“Credo proprio aver alzato il trofeo. Riesco a rivivere ogni secondo di quel giorno: è impresso nella mia memoria. A partire dal bagno freddo la mattina fino a ciò che abbiamo mangiato quel giorno. Ma dico alzare il trofeo perché ti assale un senso di sollievo in quel momento, una sorta di “ce l’abbiamo fatta!”.
Oggi, come manager del Galles femminile, come ispiri le giovani ragazze?
“Ciò che stiamo cercando di fare, noi come staff insieme a tutti coloro che militano nell’associazione, è assicurarci di creare un ambiente stimolante per le giovani ragazze. Iniziano a dare i primi calci al pallone perché si divertono, quindi dobbiamo assicurarci che il contesto rimanga di quel tipo, all’insegna del divertimento.”
Sei eccitata per la finale di Champions League femminile?
“Spero che riusciremo a portare molta gente del posto all’evento del 1 giugno a Cardiff, perché possano vedere quello che sarà un evento competitivo e meraviglioso. Quindi per i miei ragazzi la finale è più importante del giorno di Natale, quest’anno!”
Lucia Pirola