Champions, Brescia lascia con più di un rammarico!
- Federico Scarso
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Deve vincere il Brescia, sconfitto di misura al Rigamonti per 0-1, per poter sperare di riconquistare per il secondo anno di fila i quarti di finale di Champions League: uno 0-1 spedirebbe la gara ai supplementari, una vittoria con un qualunque altro risultato significherebbe passaggio del turno. Al contrario, il Fortuna Hjørring passerebbe con un pareggio o con una vittoria raggiungendo i quarti di finale per la prima volta nella storia e compiendo la vendetta per l'eliminazione subita l'anno scorso proprio ad opera delle bresciane.
Le padrone di casa si schierano per l'occasione con il classico 4-4-2 con Christensen tra i pali; Hyyrynen, Gewitz, Damjanović e Tamires a formare il quartetto difensivo; Thøgersen, Heroum, Cordia e Capitan Olar a centrocampo e la coppia Hansen-Kur Larsen in attacco. Risponde Milena Bertolini con il consueto 3-4-1-2 con Marchitelli in porta; Gama, D'Adda e Salvai in difesa; Bonansea, Mele, Capitan Cernoia e Fuselli in mezzo al campo e Girelli ad agire tra le linee in supporto a Tarenzi e Sabatino.
I primi minuti gara sono equilibrati: al 7' Thøgersen è pescata in fuorigioco, due minuti più tardi Cernoia ruba palla a Kur Larsen che per impedire il contropiede la atterra da dietro commettendo un palese fallo tattico che però l'arbitro punisce solo con un richiamo verbale. All'11' Gama lancia Tarenzi ma Christensen è attenta ed esce dall'area spazzando il pallone prima che possa arrivare all'attaccante. Al 14' cross Cordia che Gama mette in rimessa laterale di testa; tre minuti più tardi Cernoia perde una palla suicida, ma Gama anticipa in angolo un cross basso indirizzato verso Kur Larsen. Il corner viene battuto da Olar e allontanato da Tarenzi. Al 19' Christensen allontana di pugno un angolo calciato da Cernoia. Due minuti dopo Sabatino non riesce a involarsi verso la porta, scarica su una compagna che serve Cernoia il cui tiro da lontano termina altissimo. Il Brescia cresce e Bonansea ruba palla a Tamires involata sulla fascia garentendo un'ottima copertura in fase difensiva. Al 27' bell'azione corale del Brescia che libera Girelli al tiro dal limite, gran risposta in angolo con la mano di richiamo del portiere. Due minuti più tardi su un bel pallonetto di Bonansea dal limite è ancora bravissima Christensen a deviare in angolo con la mano di richiamo. Due nitide palle gol per il Brescia ma ad andare vicino alla rete è il Fortuna grazie a Kur Larsen che su azione d'angolo colpisce la traversa da pochi passi. Ora le danesi escono e al 33' un lancio di Heroum libera Tamires che a tu per tu con Marchitelli si fa ipnotizzare in angolo da un bell'intervento. Il portiere italiano deve però capitolare tre minuti più tardi: Hansen, servita da Heroum, filtra bene il pallone di prima per Olar che a tu per tu con Marchitelli non sbaglia. Al 40' le locali sventano una potenziale azione delle bresciane murando un tiro su calcio d'angolo. Il primo tempo se ne va con le danesi avanti 1-0, risultato a cui va sommato lo 0-1 subito al Rigamonti.
Nessun cambio da parte dei due tecnici all'intervallo e la gara può riprendere. Al 49' arriva la doccia fredda con un gol fotocopia di quello subito ad opera di Tamires all'andata: traversone di Thøgersen, Gama allontana al limite, Heorum, lasciata colpevolmente sola, ha tutto il tempo di stoppare il pallone, sistemarlo sul sinistro e calciare in direzione della porta di Marchitelli. Il tiro termina sul palo alla destra del portiere ma per Kur Larsen segnare di tap-in è un gioco da ragazzi. Bertolini richiama in panchina una spenta Girelli e inserisce Manieri passando al 4-4-2 (tentando in fase offensiva il 4-2-4). Al 53' un cross di una giocatrice locale è respinto con un braccio da Fuselli, ma la punizione non ha esisto fortunato per le padrone di casa. Al 59' Bonansea pesca Sabatino che però si trova in posizione di fuorigioco. Un minuto dopo Tamires, ammonita in precedenza per un fallo di gioco, crossa rasoterra per Thøgersen il cui tiro termina di poco a lato alla sinistra di Marchitelli. Al 62' Cross ancora Sara Gama allontana un traversone di Olar. Il Brescia in questi minuti è solo Gama e il Fortuna può prendere campo per ammazzare definitivamente il risultato: al 65' un tiro di Heroum termina di poco fuori, poi una bella girata di Kur Larsen viene deviata in angolo con una prodezza istintiva da Marchitelli, ma il gioco era fermo a causa di una posizione di fuorigioco della numero 9 che però riesce a siglare la doppietta personale subito dopo con un bel tiro dal limite che si infila sul palo lontano alle spalle di Marchitelli. Ora il punteggio recita 3-0 per il Fortuna Hjørring, passivo pesantissimo per le ragazze di Milena Bertolini che provano a scuotersi con una bella azione corale dal quale riescono a conquistare un calcio d'angolo che non riescono a sfruttare. Tra le fila del Fortuna esce Hansen ed entra Møller Harsen. Al 71' Gama viene ammonita per un fallo tattico su Thøgersen: ammonizione giusta in quanto il fallo è compiuto intenzionalmente da dietro per evitare una ripartenza danese. Al 76' fallo di mano di Gewitz che evita a Bonansera di essere a tu per tu con il portiere. Il centrale difensivo viene giustamente ammonito ma la punizione di Cernoia è deviata in angolo dalla barriera. Per il Fortuna fuori Kur Larsen e dentro Bruun, nelle biancoblù Lenzini rileva Salvai. Il cambio dà nuova brillantezza al Brescia che all'80' va vicino al gol della bandiera con Gama che gira di poco fuori con la testa un angolo ben battuto da Cernoia. La rete arriva comunque un minuto più tardi dalla panchina: Bonansea allarga per Lenzini il cui cross rasoterra è appoggiato in rete da Manieri. All'84' un cross di Tarenzi esce dopo aver colpito direttamente l'incrocio dei pali, con Christensen a controllarne la traiettoria. Quattro minuti più tardi ci prova Bonansea dalla distanza ma il suo tiro termina altissimo sopra la porta danese. Al primo minuto di recupero passerella per Heroum che lascia il campo a Čonč. La gara termina con una rete annullata al Fortuna Hjørring: Bruun segna su una ribattuta di Marchitelli ma si trova nettamente oltre l'ultimo difensore ospite.
Se all'andata abbiamo visto un bel Brescia a cui è mancato solo il gol e che sicuramente avrebbe meritato quantomeno un pareggio (con tutto il rispetto per Mister Brian Sørensen, che evidentemente però nell'occasione aveva visto una partita completamente diversa dagli oltre 1100 spettatori presenti al Rigamonti), al ritorno abbiamo visto un Brescia padrone del campo solo nei primi 30 e negli ultimi 10 minuti, con un intervallo di 50' nel quale ha lasciato completamente campo al Fortuna Hjørring che ha meritato il passaggio del turno. Il primo gol nasce da una palla persa malamente a centrocampo in fase di impostazione, il secondo è praticamente una fotocopia del gol dell'andata, con Gama brava ad anticipare l'attaccante ma nessun centrocampista a coprire la ribattuta. In ambito europeo queste disattenzioni non sono perdonate. Peccato davvero perché resto dell'idea che il Brescia sia una squadra superiore sia tecnicamente che a livello tattico al Fortuna Hjørring, che però è stato più cinico e spietato sottoporta, vendicando la sconfitta dell'anno scorso e conquistando per la prima volta nella storia i quarti di finale di Champions League.
FORTUNA HJØRRING (4-4-2): Christensen; Hyyrynen, Gewitz, Damjanović, Tamires; Thøgersen, Heroum (90'+1' Čonč), Cordia, Olar (cap.); Hansen (70' Møller Harsen), Kur Larsen (77' Bruun). A disposizione: Harrison, Ringsing, Rask, Frank. Allenatore: Brian Sørensen.
BRESCIA (3-4-1-2): Marchitelli; Gama, D'Adda, Salvai (79' Lenzini); Bonansea, Mele, Cernoia (cap.), Fuselli; Girelli (52' Manieri); Tarenzi, Sabatino. A disposizione: Caesar, Bolchini, Ghisi, Eusebio, Serturini. Allenatrice: Milena Bertolini.
Reti: 36' Olar (Fortuna Hjørring), 49', 67' Kur Larsen (Fortuna Hjørring), 81' Manieri (Brescia).
Cartellini: ammonite Tamires (Fortuna Hjørring), Gama (Brescia) e Gewitz (Fortuna Hjørring) per falli di gioco.
Arbitro: Kateryna Monzul (Ucraina).
Assistenti: Natalia Rachynska (Ucraina) e Oleksandra Ardasheva (Ucraina).
Quarto ufficiale: Anastasia Romanyuk (Ucraina).
Recupero: 0' e 3'.
Articolo di Federico Scarso.
Nella foto di Fabio Fazzari e Mara Ramella, nella gara d'andata Sara Gama, migliore in campo tra le italiane nella gara di ritorno, contrasta un'avversaria in maniera irregolare, ma dimostrando tutta la sua foga e la voglia di conquistare il pallone.