Il cuore non basta. Gabbiadini segna ma l’1-1 condanna il Verona. Agli ottavi di Champions va il Kazygurt
- Marco Bedin
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Serata di Champions al Bentegodi, che ospita il ritorno dei sedicesimi di finale tra Verona e Kazygurt.
La formazione di Longega è costretta a inseguire per cercare di ribaltare il risultato dell’andata che ha visto trionfare le kazake per 3-1.
Partono subito bene le gialloblu. Al 7’ c’è la prima occasione per portarsi in vantaggio ma la punizione di Gabbiadini finisce fuori di pochissimo.
Il Kazygurt si limita a far passare il tempo perché si può permettere anche un pareggio; il Verona attacca spesso ma riesce a essere davvero pericoloso in poche situazioni.
Dopo 30’ di gioco arriva la prima vera occasione della squadra kazaka con una punizione di Gabelia dal vertice dell’area; Thalmann vola e devia.
La reazione delle venete però non si fa aspettare: Rodella apre sulla destra per Bruinenberg che appoggia fuori area per Giugliano; la n.10 cerca di piazzare con il destro ma la palla finisce a lato.
Inaspettatamente a 5’ dal termine del primo tempo il Kazygurt trova il gol del vantaggio. Calcio d’angolo a rientrare di Gabelia dalla sinistra che tra lo stupore di tutti si insacca in rete nel primo palo. Thalmann tocca ma non riesce a respingere. 0-1
Al 44’ ci prova Piemonte a raddrizzare il risultato ma è brava Zheleznyak a deviare il rasoterra della n.18.
Il secondo tempo riparte come il primo, con il Verona in attacco e dopo 10’ il gol del pareggio passa sui piedi di Williams, appena entrata, che non arriva per pochissimo sul traversone dalla sinistra di Giugliano.
Ma basta aspettare 2 minuti e arriva il pareggio: Gabbiadini va via a Ngandi che la atterra, calcio di rigore per il Verona. Dal dischetto si presenta lo stesso capitano che insacca sulla destra a mezz’altezza; Zheleznyak intuisce ma non ci arriva. Al 58’ è 1-1.
Il gol carica ancora di più le gialloblu che continuano a spingere. È ancora Gabbiadini la più pericolosa, che si vede negare la gioia della doppietta dalla traversa dopo un gran calcio di punizione.
Dopo 20’ si rivede anche il Kazygurt con Asher che, dopo un’uscita a vuoto di Thalmann, da posizione defilata ma a porta vuota calcia fuori, sprecando la possibilità di blindare il risultato.
Il Verona nel frattempo continua ad attaccare ma la retroguardia kazaka si chiude bene concedendo poco. Le ultime due occasioni arrivano nei minuti finali: al 41’ una punizione velenosissima di Williams diretta sotto l’incrocio del secondo palo viene deviata da una spettacolare Zheleznyak e 5’ dopo lo stesso portiere riesce a ipnotizzare Gabbiadini lanciata a tu per tu verso la rete.
Finisce così 1-1 il ritorno dei sedicesimi di Champions League. Passa agli ottavi il Kazygurt nonostante la non brillantissima prestazione contro un Verona che ha lottato dall’inizio alla fine e sfortunato per la sola occasione da rete concretizzata. Esce comunque tra gli applausi dei presenti la squadra di Longega, che per quanto mostrato, meritava qualcosa in più.
Unica nota negativa della serata è stato il nervosismo in campo sfociato in un accenno di rissa tra alcune giocatrici, subito divise da compagne e squadra arbitrale.
TABELLINO
Verona (4-3-2-1): Thalmann; Rodella, Carro, Di Criscio, Dolstra (64’ Boattin); Galli, Nichele, Bruinenberg (54’ Pasini); Gabbiadini (C), Giugliano; Piemonte (54’ Williams)
All. Longega Renato
BIIK-Kazygurt (4-2-3-1): Zheleznyak (C); Myasnikova, Ngandi, Mashkova, Kravets; Messomo (92’ Babshuk); Roseboro; Ihezuo, Asher, Adule; Gabelia
All. Petkov Kaloyan
Arbitro: Zuzana Valentová (SVK)
Assistenti: Maria Lisická e Katarina Smolikova (SVK)
Quarto ufficiale: Cinzia Carovigno (ITA)
Gol: 40‘ Gabelia (K), 58’ (R) Gabbiadini (V)
Ammoniti: Dolstra (V), Messomo (K), Gabelia (K), Di Criscio (V)
Recupero: 2’; 2’
Note: spettatori 1500 circa