Domenica, 24 Novembre 2024
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Semifinali

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UEFA WOMEN’S CUP: LE SEMIFINALI di Mario Villa Con l’arrivo della primavera ritorna la competizione europea per le squadre di club che purtroppo quest’anno non vede nessun team italiano tra i primi quattro del continente. Sabato e Domenica in una doppia semifinale di andata e ritorno saranno protagoniste Olympique Lione (Francia), Umea (Svezia), Zvezda (Russia) e Duisburg (Germania). La UWC con queste semifinali si avvicina sempre più al pensionamento; per la prossima stagione infatti, la UEFA ha rielaborato il format rendendo al competizione più interessante e soprattutto modificando il programma delle partite, che vedrà (diversamente da quest’anno) una finale unica che verrà giocata a Madrid il 20 Maggio 2010. Clicca qui per ulteriori informazioni sulla nuova competizione Doppia gara di semifinale che si giocheranno tra Sabato 28 e Domenica 29 (andata) e Domenica 5 Aprile(ritorno), giornata in cui sapremo quali saranno le formazioni finaliste. Gare di semifinale inedite visto che Zvezda e Duisburg sono alla prima partecipazione nel torneo e proveranno a fare la voce grossa contro francesi e svedesi, formazioni che sulla carta paiono più quotate. Queste le gare in programma per questa settimana: 28 Marzo: OLYMPIQUE LIONE – DUISBURG (h 17.00) Stadio Gerland – Lione (FRA) 29 Marzo: ZVEZDA – UMEA (h 18.00) Stadio Tsentralnyi - Kazan (RUS) Qui una breve scheda delle quattro squadre semifinaliste con qualche dato per gli amanti delle statistiche: [u]OLYMPIQUE LIONE[/u] Le campionesse di Francia noi italiani le conosciamo molto bene purtroppo; le mattatrici del Bardolino Verona (9 a 1 il totale nei due confronti) sono certamente la principale indiziata alla vittoria finale visto l’organico a disposizione composto da giocatrici di caratura internazionale (Katia Teixeira da Silva e Lotta Schelin) e da un gruppo omogeneo e ben collaudato. Le francesi nella scorsa edizione sono state eliminate dall’Umea in semifinale senza però perdere (1-1 all’andata e 0-0 nel ritorno in Svezia) ma era ancora un gruppo poco maturo e forse non ancora pronto per il salto di qualità che ha fatto quest’anno anche con l’innesto della svedese Schelin che oltre a portare tanti gol, ha certamente aumentato il valore tecnico di una squadra già più che competitiva. In questa edizione della UWC, è proprio la svedese la capocannoniere con i suoi 7 centri in una squadra che ha mandato a segno ben 10 giocatrici diverse. Le partite giocate sinora sono soltanto 5 (in quanto il Lione ha saltato il primo girone di qualificazione) e le vittorie sono altrettante, incorniciate da 27 gol fatti e 2 subiti. Oltre al Bardolino, l’altra avversaria di spessore incontrata in questa edizione è l’Arsenal che è stato liquidato con un secco 3 a 0. Nella storia della competizione il Lione ha disputato 15 incontri di cui 11 vittorie e 4 pareggi con 63 gol fatti e 6 subiti. Il Lione non ha mai partecipato ad una finale di UWC e ci riproverà quest’anno, Duisburg permettendo. [u]DUISBURG[/u] La formazione tedesca è al suo esordio nella competizione europea e ha oltre che sorpreso, convinto per il suo gioco. Il Duisburg è riuscito a ritagliarsi un ottimo spazio soprattutto nel panorama tedesco in cui era il Francoforte il top-team. Proprio le campionesse uscenti della UWC sono state il bersaglio delle conterranee nel derby avvenuto nei quarti di finale, dove come si dice “Davide ha battuto Golia”; infatti con un punteggio di 5 a 1, il Duisburg ha eliminato il Francoforte regalandosi oltre che la semifinale anche una maggior visibilità sia in patria che in ambito europeo. Da tenere d’occhio è certamente Grings che con 7 reti è il bomber di squadra, ma oltre all’attaccante tedesco desta particolare interesse Maes, capitano della nazionale belga, acquistata durante il mercato invernale. La 28enne ha giocato in Svezia nel 2008, con il Djurgårdens IF, dopo aver aiutato l'FCL Rapide Wezemaal a vincere quattro titoli consecutivi; ha anche giocato per le olandesi del Willem II. Anche per le tedesche sono 5 gli incontri disputati quest’anno con altrettante vittorie impreziosite da 19 gol fatti e 3 subiti. Oltre al Francoforte, pescato nei quarti, il Duisburg ha schiacciato il Brondby (4-1) e il Levante (5-0). Una prima partecipazione alla UWC che si sta rivelando sempre più interessante per le germaniche, le quali dopo la vittoria nel derby si preparano al difficile ostacolo chiamato Lione. [u]ZVEZDA[/u] Anche la squadra russa è al suo esordio nella competizione europea. Lo Zvezda, campione di Russia ha entusiasmato nel primo girone di qualificazione (unica squadra semifinalista ad averlo affrontato) per poi vivere un secondo turno al cardiopalma fatto si di vittorie ma con un minimo scarto di reti. Nel doppio confronto nei quarti di finale, le russe sono tornate a giocare eliminando le danesi del Brondby che vengono ancora una volta eliminate ai quarti. Lo Zvezda, se consideriamo la sua “storia” dal secondo turno di qualificazione, ha come capocannoniere Barbashina con 5 reti. Prendendo in esame anche il primo turno troviamo sempre la Barbashina insieme a Kurochkina con 7 centri. Per le russe sono 8 gli incontri giocati sin’ora, di cui 3 del primo girone di qualificazione. Le vittorie ottenute sono 8 con 29 gol fatti e 4 subiti; se osserviamo i risultati dal secondo turno, abbiamo per lo Zvezda 12 gol fatti e 4 subiti. Oltre al Brondby, le russe hanno incontrato nel secondo turno il Francoforte, sulle quali si sono imposte per 1 a 0. Prima partecipazione alla UWC che sta regalando soddisfazioni al calcio russo; ora sfida “artica” con le svedesi dell’Umea per sognare la finale. [u]UMEA[/u] Le campionesse di Svezia sono oltre che una delle formazioni più titolate, anche una squadra “veterana” di questa competizione. L’Umea infatti ha disputato 5 finali di cui 2 vinte (2002/03, 2003/04) e 3 perse (2001/02, 2006/07, 2007/08), l’ultima proprio lo scorso anno in cui furono sconfitte dall’indomabile Francoforte. Quest’anno poteva essere la stagione per pareggiare i conti, ma anche il calcio professionistico americano si è messo in mezzo ai piani della squadra nordica. I Los Angles Sol hanno infatti acquistato Johanna Frisk e l’incredibile talento brasiliano Marta, togliendo alle svedesi due importanti pedine dallo scacchiere; ma non finisce qui. Il ritiro del capitano Frida Östberg ha ancor più complicato la situazione che il nuovo tecnico Sankala ha dovuto ereditare da Andrée Jeglertz che nell’inverno ha deciso di passare alla squadra maschile del Djurgårdens. Insomma, una squadra che dovrà fare i conti con la perdita di 3 importanti giocatrici ma soprattutto dovrà riadattarsi al gioco di un nuovo allenatore che non potrà nemmeno contare sull’estro di Marta. In questa edizione della UWC, era proprio la brasiliana la leader delle marcature con 9 gol. Ora senza di lei troviamo Ljungberg e Bachmann con 4 reti a testa che proveranno a non far rimpiangere la sudamericana. Le partite giocate sinora sono 5 (in quanto l’Umea ha saltato il primo girone di qualificazione) con 4 vittorie e una sconfitta subita dall’Arsenal nella gara di ritorno dei quarti (3-2); una sconfitta che non ha gravato sull’economia del passaggio del turno in quanto all’andata le svedesi avevano già sistemato la pratica con un “rumoroso” 6 a 0. 23 i gol realizzati e 4 quelli incassati. Oltre all’Arsenal, l’Umea nel suo cammino europeo ha incontrato anche il Bardolino il quale è stato servito con un 4 a 0. Nella storia della competizione l’Umea ha disputato 54 incontri di cui 40 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte mettendo a segno 181 reti e subendone 37. Se poteva essere una partita scontata, con l’addio di alcune giocatrici importanti, per l’Umea le cose non saranno più così facili. Tra il russo freddo polare e l’altrettanto rigido clima svedese, ci aspettano due partite caldissime.

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calciodonne252

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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