Inizia oggi l'avventura di Paola Roversi in Francia. Abbiamo raggiunto telefonicamente Riccardo Sanna, il Mister che ha permesso che questa avventura iniziasse.
Mister, quale emozione si prova nel sapere che una ragazza, da Lei promossa, giocherà in un campionato impegnativo come quello francese?
Sono felicissimo per Paola. E' una ragazza che merita di cimentarsi in un campionato del genere. Oltre ad essere molto dotata tecnicamente, è anche una ragazza con alle spalle una famiglia solida che sono certo le permetterà di vivere questa esperienza nel migliore dei modi.

Perché scegliere Monteux?

I miei contatti in Europa sono frutto di anni di lavoro, di amicizie coltivate nel tempo con persone con cui ho costruito rapporti di stima e fiducia. La società del Monteux dà garanzie assolute, conosco le persone che oggi lavorano lì dai tempi in cui vivevo, giocavo ed allenavo in Costa Azzurra. Si è voluta dare l'opportunità a Paola di seguire un percorso scolastico di altissimo livello, inserendola in un liceo che fa capo alla società stessa. La mia speranza è che Paola cresca a livello umano, impari bene un'altra lingua e si diverta in ambito calcistico. Ovviamente ricordandoci che giocherà in una nazione, la Francia, che quest'anno è stata finalista nei campionati Europei Under 17 e semifinalista nel Mondiale tedesco.

Secondo Lei perché in Italia tutto ciò non accade?

In Italia non esiste una cultura che metta al primo posto l'aspetto educativo del gioco; si tende troppo spesso a lasciare spazio solo alla competizione. Ciò avviene sia con i maschi che con le ragazze. Le squadre estere appaiono più forti, non perché forniscano migliori strumenti a livello tecnico, ma perché riescono a far crescere i giovani in modo più sereno.

Ci sono altre ragazze che avranno la stessa opportunità che ha avuto Paola Roversi?

Quest'anno seguirò con molta attenzione Valentina Giacinti e Cecilia Re, due ottime giocatrici che mi hanno espresso il desiderio di fare un'esperienza all'estero.

Lei invece Mister cosa si augura per il Suo futuro?

Più che un augurio, una speranza. Di riuscire a vivere e far vivere il calcio come lo penso io.

Walter Pettinati

 

Paola Roversi con la Presidente del Monteux