Domenica, 30 Giugno 2024
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LA FARSA CONTINUA NEL TEATRINO DELLA POLITICA DEL CALCIO FEMMINILE

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LA FARSA CONTINUA NEL TEATRINO DELLA POLITICA DEL CALCIO FEMMINILE di LUIGI SPATALINO - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. La situazione grottesca, che sta avvolgendo la "politica" del calcio femminile a ridosso delle prossime elezioni federali del 23 Febbraio a Roma, si è materializzata in una farsa teatrale. L'uscita di scena dell'attuale presidentessa Levati apre il varco all'unico contendente rimasto in gioco, il giornalista-allenatore Padovan, con la sua squadra, senza dare il tempo materiale di formare altre "cordate" per contrastare un'elezione ormai ridicola. L'ipotesi del complotto accomodante Levati-Padovan ai primi di Settembre da' adito a polemiche inutili per il bene reale del calcio femminile, che cresce a dismisura come fenomeno sociale di massa dopo la vittoria dell'Europeo Under 19 da parte delle azzurrine di Corradini. L'interesse per la poltrona di presidente della divisione calcio femminile nell'ultimo anno ha fatto slittare più volte la data elettiva proprio come in una "fiction" televisiva, formando giochi di potere perversi tra i diversi attori protagonisti e comparse di comodo. Invece di calcio giocato dalle veri attrici del movimento femminile si parlava spesso di campagne elettorali pro-Padovan o sulla ricandidatura poco solida della Levati. Una "battaglia" sportiva solo a parole... che non è praticamente mai cominciata, risolvendosi in una bolla di sapone. Visto che i soli diretti interessati sanno veramente come si è snodata la vicenda, ha fatto bene i suoi conti chi è rimasto con due piedi in una scarpa per un potenziale ruolo da consigliere elettivo da non disdegnare. Non sorprende tanto.. l'astuzia con cui Tosetto, Meroi e altri abbiano sposato nel momento giusto la bontà dell'impegnativo progetto-Padovan, ma quante energie siano state dissolte e tradite in un attimo dal rifiuto del Fantasma-Levati. Programmi informatici importanti, come il nuovo sito multimediale della divisione con i video ed i risultati “on line” delle gare di serie A, ed iniziative promozionali, come la Italy Women's Cup di Sante Zaza, sono stati letteralmente oscurati in un batter d'occhio e azzerati dalla Lega Nazionale Dilettanti proprio nel momento cruciale della campagna elettorale. Forse solo Tavecchio potrebbe rispondere a queste domande per chi ha lavorato anni nell'ombra del calcio femminile con simbolici rimborsi-spese per pura passione. Non si possono muovere esseri umani come pedine strategiche nel territorio solo per interessi personali e poi rimuoverli come birilli per salvare la faccia dietro ad un vuoto desolante. Per non pensare ai presidenti e ai dirigenti delle squadre di calcio femminile, che conoscono bene il "palazzo", ma si devono adeguare alle contraddizioni esistenti nel sistema con l'unico vero diritto-dovere di eleggere i propri rappresentanti. Come poter avere un valido punto di riferimento per queste tipo di elezioni, che sembrano pilotate per chi sta dentro agli schieramenti e scontate per chi sta fuori ad osservare scettico il gioco tra le parti con un solo figurante in scena. Difficile ma ancora più sorprendente sarebbe tra gli oppositori dell'ultimo minuto il ritorno nel calcio italiano da parte di Nevio Scala, attuale allenatore della squadra NO FAIR NO PLAY, che raccoglie fondi benefici come ente "no profit". Il tecnico padovano di Lozzo Atestino, uomo vincente ai tempi del grande Parma di Zola e compagni negli anni novanta, sta cercando l'occasione di rilanciarsi dopo alcune esperienze lavorative in Germania, Turchia, Ucraina e Russia. Proprio Scala potrebbe essere l'alternativa valida alla presidenza di Padovan anche se tardivamente, come lo stesso allenatore ammette: "Ormai il tempo stringe e devo decidere nelle prossime ore. L'idea, propostami da amici 15 giorni fa a Roma, mi affascina e mi lusinga molto poter entrare nel calcio femminile. Conosco Padovan e lo stimo come persona, ma mi ha sorpreso l'entusiasmo di questo gruppo da Patrizio Oliva a Luis Gallo. Nei paesi dove ho allenato, il calcio femminile ha raggiunto ottimi livelli tecnici e soprattutto grande visibilità, che manca qui in Italia. Rifletterò a lungo, anche se ho ancora voglia di allenare e questo impegno frenerebbe di colpo la mia carriera." Di sicuro non mancherà un po' di "suspence" nel convulso finale di questa atipica campagna elettorale, che forse andrebbe ancora posticipata di qualche mese sia per costituire eventuali coalizioni di ripiego, sia per mettere a tacere le malelingue di un pre-accordo beffardo tra i due protagonisti di un’elezione, che proprio "non s'ha da fare"... LUIGI SPATALINO Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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calciodonne252

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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