Olimpiadi di Pechino
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Parte nel peggiore dei modi l’avventura della nazionale americana alle Olimpiadi di Pechino
di Michele Tossani
Le Statunitensi, infatti, fra le favorite alla vigilia, vengono battute nettamente per 2-0 dalla Norvegia. Le Norvegesi vanno in goal già dopo 2 minuti, grazie alla Laursen Kaurin, che batte il portiere americano Hope Solo, uscito maldestramente. Passano appena 2 minuti e c’è il raddoppio; sfruttando un disimpegno errato di Kate Markgraf che ha permesso a Melissa Wiik di involarsi verso la porta USA e di battere nuovamente Solo.
Un inizio quindi disastroso per gli Stati Uniti. La squadra ha denotato, soprattutto, una mancanza nel gioco offensivo. Pesa e si sapeva, l’assenza della cannoniere Abby Wambach, infortunatasi pesantemente ad una gamba e fuori dalle Olimpiadi.
Né Natasha Kai, né Angela Hucles e neanche Amy Rodriguez, di cui si parla un gran bene, hanno per ora dimostrato di essere all’altezza della Wambach. In fase offensiva, soltanto Heather O'Reilly ha mostrato qualche sprazzo. Eppure gli USA si erano presentanti a questo esordio con un record di 21-0-1 nel 2008.
Sotto il mirino della critica ovviamente anche la difesa, con gli errori che hanno spianato la strada alla Norvegia. L’unica buona notizia è venuta dall’altra partita del Gruppo G, con il pareggio fra Nuova Zelanda e Giappone; un 2-2 che lascia ampi margini di recupero alle Americane.
Purché il gioco della nazionale di Pia Sundhage migliori.
Altri risultati: pareggio nel secondo big match di giornata fra Brasile e Germania per 0-0 mentre la Corea batte agevolmente 3-0 la Nigeria, così come l’altra favorita, la Cina, sconfigge con lo stesso punteggio l’Argentina.
Michele Tossani (calciodonne.it)