COMO: FINALMENTE SERIE A!
- Francesco Inverso
- Stagione 2015-2016
- Promozioni-Retrocessione1516
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Mazzola e Gritti domano le Azalee.
Sole, cielo azzurro e spalti gremiti: la cornice ideale per giocarsi l’ultima partita della stagione. Obiettivi diversi per le due compagini. Il Como di mister Cincotta a caccia dell’ultima vittoria per agguantare la promozione, l’Azalee di coach Prestifilippo in cerca dei 3 punti per chiudere al meglio un campionato molto positivo. Chiara Ferrario contro Giulia Ambrosetti, la sfida tra due delle ‘nuove proposte’ della serie B. Sfida sentita anche dai due allenatori, che iniziano il match guardinghi e attenti a non scoprirsi.
Gallaratesi che si schierano con un prudente 4-4-2 con esterni rapidi per contrastare la velocità comasca, mentre mister Cincotta opta per il classico 3-5-2, un modulo che tante soddisfazioni ha regalato alle sue ragazze.
La partita è molto tesa e bisogna aspettare fino al 15’ per vedere la prima occasione da rete, sui piedi delle ospiti: verticalizzazione di Mazzola per Gritti e il numero 9 lariano, a tu per tu con il portiere, viene steso senza troppi complimenti da Francesca Del Raso, difensore centrale dell’Azalee. Fallo da ultimo uomo, chiara occasione da rete e cartellino rosso sacrosanto. Sul dischetto va capitan Fusetti, autrice di due reti nelle ultime 3 partite, ma il portiere gallaratese Alessandra Moro, preferita per l’occasione a Cartelli, riesce a bloccarne ottimamente una conclusione troppo centrale.
Il rigore parato da una scossa alla squadra di casa che, con una prestazione fisica, riesce a serrare le fila e non andare sotto nel punteggio fino al 29’, quando, su verticalizzazione di Ambrosetti, Mazzola riesce a saltare in velocità la difesa Orange e superare con un tocco di destro Moro, poco reattiva nell’uscita.
0-1. Sotto di un goal e in inferiorità numerica contro la capolista. La sensazione che si prospettasse una goleada. Sensazione errata, in quanto le ragazze di Dolores Prestifilippo non hanno mollato e, grazie ad una prestazione energica, sono riuscite a non cedere il passo, nonostante le occasioni da rete create su palla inattiva dal Como, chiudendo il primo tempo in svantaggio solo di un goal.
Secondo tempo che segue il copione del primo, con il Como che si mostra superiore, ma non riesce a tradurre questa superiorità in reti, nonostante la duttilità tattica mostrata da mister Cincotta.
Il Como insiste e sfiora la rete in un paio di occasioni, con il portiere avversario sempre attento tra i pali, ma molto fragile in uscita, fino ad arrivare al dodicesimo della ripresa, quando Lina Gritti sfrutta un intervento fuori tempo della difesa gallaratese per involarsi verso la porta e mettere il pallone sul secondo palo, alla destra del portiere. 0-2.
Le Azalee, stavolta, non riescono a ripartire. Il Como macina occasioni, con Gritti sugli scudi, in grado di trovare il fondo e il cross in un paio d’occasioni.
Partita che sembra in ghiaccio e mister Cincotta che opta per i cambi. Fuori Ambrosetti e Mazzola, decisive, per preservarne la salute, dopo aver giocato entrambe con degli acciacchi che ne hanno compromesso la preparazione alla partita. I cambi, però, sembrano togliere mordente al Como che, una volta trovato il raddoppio, ha cercato di mantenere il vantaggio.
E all’89’, quando tutto sembrava pronto alla festa, è Chiara Ferrario a rimettere tutto in discussione, bravissima a trovare la via del goal su un cross dalla sinistra. 28esima rete, partita riaperta e brividi di paura sugli spalti. Il finale è un incessante controllo del cronometro per i tifosi e per lo staff tecnico. 95’. Il triplice fischio pone fine ad una partita combattuta e regala al Como la serie A.
Il Commento
Partita indirizzata molto presto, a causa dell’espulsione (giustissima) ai danni di Francesca Del Raso, sui binari della vittoria comasca. Apprezzabile la gestione emotiva e tattica dell’allenatrice gallaratese, intelligente nel non scomporre il suo schieramento iniziale. Le Azalee hanno dimostrato di non essere lontanissime dal Como, ma il superiore tasso tecnico delle ospiti ha fatto la differenza. Personalmente sono stato piacevolmente impressionato dalla gestione tattica di mister Cincotta, sempre pronto a variare lo schieramento delle sue giocatrici (4 i moduli visti in questi 90’) per cercare di pungere al meglio le avversarie.
Sottotono Ambrosetti, in campo non al meglio della condizione, è stata Lina Gritti a prendersi la squadra sulle spalle, gestendo abilmente il gioco offensivo delle sue. Ottima prova, tra le Orange, di Gaia Barbini. La numero 2 gallaratese si è mostrata sempre sul pezzo, aggressiva e reattiva. Prova difficile per l’altra stella della squadra di casa. Chiara Ferrario ha dovuto lottare contro una marcatura asfissiante e una solitudine causata dall’inferiorità numerica. Ciononostante si è mostrata degna del titolo di capocannoniere, essendo in grado di dare la zampata decisiva al primo tiro.
La Migliore: Lina Gritti. Prova Maiuscola. Una spina nel fianco costante per la difesa gallaratese, brava nel dialogare con le compagne come boa, eccelsa nel superare in velocità la retroguardia delle padrone di casa. Furetto.
Francesco Inverso