Dopo l’ottimo avvio di gara era auspicabile un risultato positivo, ma la prima giornata casalinga della Fortitudo non è stata baciata dalla fortuna. La Bocconi ha espresso un gioco più ragionato e tecnico, ma la Fortitudo ha avuto più occasioni da rete, mentre le ospiti sono state più brave a capitalizzare quasi tutto. La formazione gialloblù, quasi completamente formata da elementi con poca esperienza in categoria, dovrà in breve tempo acquisire la necessaria mentalità vincente. Forse il prematuro e doppio vantaggio delle veronesi ha illuso la squadra che è sembrata concedere un po’ troppo. Da segnalare l’incoraggiante debutto della classe 99, Chiara De Vincenzi.

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Finisce 4 a 1 a favore della squadra ospite dello Jesina la seconda giornata di campionato giocata in casa dalle ragazze di mister De Bortoli.
Iniziano convinte e convincendo mister e spettatori le biancorosse che nei primi dieci minuti macinano chilometri in campo giocando bene e diventando pericolose. Ma al primo gol delle avversarie al 5′, bis-sato al 28′, la squadra ha un attimo di sbandamento e regala letteralmente il match, azione dopo azione, allo Jesina che castiga il Vicenza sul 2 a 0 alla fine del primo tempo.
Dopo la ripresa il mister fa entrare Frighetto al posto di Guiotto e Maddalena Stella al posto di Corró e cambia modulo. Ed è proprio dalle gambe di Frighetto, che al 23′ serve Murer, che nasce il gol biancorosso che fa riprendere vigore alla squadra. Ma al 30′ lo Jesina va di nuovo in rete e lo fa anche dieci minuti dopo chiudendo il match sul 4 a 1.

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Ha il sapore amaro della beffa il pareggio della Reggiana Barcom, costretta alla divisione della posta nell'unico minuto di recupero concesso da Massimiliano Lombardelli di Lodi, nome e cognome che saranno difficilmente dimenticabili a causa di una sciagurata gestione degli ultimi minuti di gioco, quelli che hanno permesso alle piemontesi di resuscitare e di portare a casa un punto insperato. Reggiana a questo punto quarta in classifica ma poteva andare decisamente meglio. Primo tempo alla camomilla, zero tiri in porta da entrambe le parti e sensazione che il pareggio possa essere cosa buona e giusta. Non una gran Reggiana ma neppure da Acqui giungono segnali importanti. La ripresa è diversa. Partono meglio le avversarie ma la Reggiana passati cinque minuti decide di prendere la partita in mano. A venti minuti dal termine dopo una serie di assalti senza trovare la porta avversaria c'è l'episodio che potrebbe valere la partita.

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