DIALOGO CON.. ANTONIO BRUSTIA, ALLENATORE DELL’INTER.
- Francesco Inverso
- Stagione 2015-2016
- Serie B news 2015-16
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Mister Brustia, un commento a caldo sulla partita di ieri?
Abbiamo sofferto molto oggi, contro una squadra chiusa ed ordinata, ma siamo stati bravi a non mollare. Non saremo spettacolari come Como e Valpolicella, ma siamo stato solidi.
E’ capitato spesso in questa stagione che la squadra, dopo aver trovato il goal del vantaggio, avesse un calo di tensione e subisse il goal del pareggio: come mai secondo lei?
E’ vero. Io avevo chiesto alla squadra di partire forte per incanalare la partita sui giusti binari e le ragazze sono state brave nel farlo, trovando il goal del vantaggio dopo appena trenta secondi. Poi, come ci accade troppo spesso, abbiamo perso un po’ di campo, ci siamo abbassati troppo, e loro, seppure non siano state particolarmente pericolose durante tutto l’arco dell’incontro, sono state brave a trovare il pareggio. Io credo che, quando riesci ad andare in vantaggio così rapidamente, devi avere la forza di chiudere questo genere di partite. Noi abbiamo avuto la possibilità di raddoppiare con Spinelli ( Vicina al goal sugli sviluppi di un corner n.d.r.), ma non ci siamo riuscite e, come sempre, è bastata una disattenzione per rimettere in gioco la squadra avversaria.
Disattenzioni o meno, la rosa mi sembra di buon livello e, benché il gioco non sia stato spumeggiante, c’è stata una reazione forte dopo il pareggio. Che cosa ne pensa?
Si, noi in questo periodo facciamo fatica ad esprimerci al meglio. Io ho chiesto alla squadra di badare più alla concretezza che alle giocate di fino. Effettivamente facciamo più fatica delle altre ( Como e Valpolicella n.d.r.), ma vedo la squadra sacrificarsi per portare a casa il risultato, anche rinunciando alle trame ed al bel gioco che avevamo ad inizio stagione.
Note negative, la vostra difesa fatica non poco sulle palle inattive.
In effetti è il nostro punto debole, fatichiamo parecchio e a volte perdiamo la marcatura. Noi cerchiamo di adeguarci alle avversarie, ma siamo una squadra giovane. E se loro sono esperte ci mettono, purtroppo in difficoltà. Abbiamo provato diverse soluzioni in questa stagione, ma sembra che abbiamo questo difetto nel DNA.
Sempre riguardo le palle inattive, tallone d’achille in fase difensiva, ma vero punto di forza in fase offensiva. Gli schemi sono ben applicati e riuscite spesso a liberare Spinelli al tiro.
Vero, noi abbiamo Giorgia ( Spinelli, n.d.r.) che è bravissima nel gioco aereo e cerchiamo molto spesso delle soluzioni per lei, andando vicino al goal. Dobbiamo, però, essere più ciniche sotto porta. Non sempre avremo a disposizione tre o quattro occasioni su calcio d’angolo. Dobbiamo concretizzare.
A livello di gioco, siete molto brave ad arrivare al limite dell’area avversario, ma non riuscite sempre a tramutare questa mole di gioco in un tiro.
Siamo poco concrete, come sulle palle inattive. Dobbiamo riuscire a calciare anche da fuori, perché non è necessario arrivare in porta con il pallone. Anche i tiri da fuori sono importanti. Permettono di aprire la difesa avversaria che si chiude, come le nostre avversarie di oggi, che sono state molto brave a fare densità al limite dell’area.
Poco concrete in attacco, ma molto solide dietro.
Si, sono soddisfatto. Eccetto l’affanno degli ultimi minuti ( Grande intervento di Jennifer Selmi su una conclusione ravvicinata di Manuela Seghetto, nata da un errore in disimpegno di Denise Brevi, n.d.r.) non abbiamo rischiato molto, ma se permetti alle avversarie di rimanere in partita si rischia sempre di essere beffati alla fine.
Concentrandoci sui singoli, Baresi, in alcuni momenti della partita, sembra estraniarsi dal gioco. A che cosa lo imputa?
Regina sta facendo davvero un gran lavoro sporco. Permette alla squadra di salire, guadagna punizioni. Viene sempre raddoppiata, e così non può mai andare all’uno contro uno. Si sacrifica. E durante la partita paga lo scotto della fatica fatta. Oggi ha fatto un bellissimo goal.
La vede meglio come terminale unico o affiancata da una compagna?
Lei fatica a giocare da sola, preferisce giocare con una seconda punta vicino, in modo tale da dividere le attenzioni della difesa ed avere più spazio per andare al tiro.
Prima rete di Baresi, seconda di Brevi, che oggi, a mio parere, è stata la migliore in campo.
E’ vero, Denise ha fatto ancora una volta una partita molto positiva. Ho scelto di darle un punto di riferimento ( Marcatura asfissiante su Chiara Ferrario n.d.r.) perché è abituata a questi movimenti in copertura. E’ stato utile per lei, perché le ha permesso di esprimersi al meglio, ed è stato utile anche per tutta la squadra.
Manca poco alla fine, qual è l’obiettivo a questo punto?
Il mio obiettivo è, se possibile, migliorare la posizione dell’anno scorso (Terza n.d.r.). Per farlo dobbiamo obbligatoriamente battere il Valpolicella nello scontro diretto. Non sarà semplice, ma ci proveremo. Inoltre non dobbiamo sottovalutare gli altri impegni, come la trasferta di Meda, un avversario solido.
La promozione è una chimera?
Il campionato, come detto, lo può perdere solo il Como. Noi non facciamo gli stessi risultati eclatanti delle prime due, facciamo più fatica a tenere il passo. L’obiettivo razionale deve essere solo migliorare la posizione della scorsa stagione, ma siamo a contatto. Per cui non si sa mai.
Francesco Inverso