Domenica, 24 Novembre 2024
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CARMELA CICCARELLI: MI PIACCIONO LE PARTITE DURE DOVE SI COMBATTE FINO ALL'ULTIMO

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domina ciccarelli

Domenica 20 marzo abbiamo assistito ad un derby campano tra la Domina Neapolis e il Napoli Calcio Femminile. La partita si è conclusa in favore del Napoli Femminile che ha segnato due reti.
Ai nostri microfoni è intervenuta una delle protagoniste, che con la sincerità di un sorriso e la purezza nelle parole ha saputo davvero conquistarci: Carmela Ciccarelli.

Ciao Carmela, iniziamo con una presentazione.

Mi chiamo Carmela Ciccarelli, sono di Giugliano e ho venti’anni. Gioco nella Domina Neapolis da due anni e in questo periodo il mio ruolo è sulla fascia sinistra laterale. Prima giocavo in serie C nello Sport Napoli.

Il campionato della Domina Neapolis sta andando bene, siete ben posizionati in classifica. E potremmo dire, senza sbagliare di molto che sei nella squadra dagli albori della neoformazione. Raccontami la tua esperienza, anche facendo un confronto con il passato.


Giocare nella Domina per me è stato un salto di qualità. Non solo perché c’è stato uno scatto di categoria ma anche perché sono notevolmente migliorata sia fisicamente che atleticamente. Il livello di gioco è molto più alto e ci si deve necessariamente adattare per essere competitivi. Inoltre mi sento anche emotivamente più determinata e forte. Ho fatto un ottimo cambiamento in meglio.
Poi le ragazze hanno saputo accogliermi e farmi sentire a mio agio, come se vivessi con naturalezza l’esperienza di essere in una grande famiglia.


In effetti in squadra con te c’è davvero qualcuno di famiglia, se non sbaglio giochi con tua sorella. Come è giocare assieme?

In campo con me gioca mia sorella maggiore Vittoria, abbiamo tre anni di differenza. Lei è una delle punte della squadra. Giocare con lei è bello, ci capiamo con uno sguardo, però a volte come tutti i fratelli maggiori, vuole un po’ fare la parte del leone. (ndr: ride di cuore) Abbiamo comunque un bellissimo dialogo, ci vogliamo un bene dell’anima.


Parliamo un po’ di questa partita appena trascorsa, dammi un commento a caldo.

Difficile fare un commento così in poche parole, ti posso dire che “oggi non era la Domina”.
Siamo state sotto pressione, c’è stato un calo di forza, fisicamente non c’eravamo. Ci hanno messo sotto da un lato e dall’altro abbiamo avuto un calo di prestazione.
Ma queste sono impressioni mie, non posso parlare per tutte. In realtà sono ancora convalescente perché sono appena uscita da una brutta influenza. Davvero ieri stavo ancora male, per cui non ho potuto spingere come faccio di solito. Non avendo potuto allenarmi come si deve, ero anche a corto di fiato.

Per il resto c’è chi c’era e chi no. Quando si gioca attivamente in poche, non ce la si fa a giocare anche per tutte le altre.

Comunque io e la Polverino eravamo marcate strette e a centro campo rimaneva Fiengo relativamente libera che ha subito anche azioni fallose.
I tiri in porta li abbiamo fatti e in alcuni casi non siamo riusciti a segnare puramente per la fortuna che hanno avuto. Per esempio c’è stato quel tiro in porta su rimpallo, salvato sulla linea!!


Poi bisogna ammettere che qualche errore lo abbiamo fatto.
Nel primo tempo ci sono stati due momenti in cui la difesa si è assentata e nel primo caso il Carpisa ne ha approfittato.
C’è stato il secondo gol, quello ci hanno fatto dalla distanza. A vedere la traiettoria dal campo, sembrava la palla andasse fuori. Forse anche il portiere si aspettava andasse sopra la traversa. Credo il vento ci abbia messo il suo, anche in questo caso, un po’ di fortuna c’è stata.


Alcune partite sono caratterizzate da uno o due episodi, sai si gioca bene per tutta la partita però poi possono capitare quei due momenti in cui l’avversario segna e poi il risultato che conta.

Quando ci fu la partita contro il Catania ricordo che facesti tantissimi tiri in porta . Invece questa volta ho visto che sei rimasta sulla fascia, non ti sei mossa in avanti.

Questa volta sono dovuta rimanere necessariamente sulla fascia perché ho avuto responsabilità diverse. Dovevo aiutare anche dietro, come giustamente mi ha chiesto il Mister, e comunque non mi sentivo in forma. Non avevo le forze per essere risolutiva in avanti. Quando mi spingevo avanti il Mister mi diceva di tornare.

 

Quest’anno avete avuto due allenatori, si sente l’influenza del cambio?

Mi concentro sul gioco e sulle direttive che ricevo. Non ho una concreta percezione del cambio, però osservando il rendimento finale della squadra rispetto a prima, qualcosa deve essere cambiato.

 

Che cosa ti è piaciuto di questo campionato?

A me piacciono le partite dure, ad esempio quella contro il Chieti o contro la Roma. Innanzitutto conoscendo la squadra si parte già con un piede diverso. Si combatte, si strige i denti fino all’ultimo, in queste partite mi piaccio assai. Per assurdo mi sento che gioco anche meglio, perché si è spronati a dare il massimo, si accende l’animo competitivo.


Per le prossime partite, come ti vuoi porre?

Che domande! Certamente meglio di come mi sono posta oggi. Prima di tutto voglio entrare in campo con maggiore concentrazione. Oltre a non sentirmi in forma, mi sentivo pensierosa e nervosa. Tutti i pensieri che avevo fuori dal campo, li ho portato dentro il gioco. E questo non devo più farlo.

 

Grazie Carmela.

Grazie a te.

 

Davide Foroni

calciodonne.it

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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