CUORE MOZZANICA! E' 2-2 CON L'AGSM VERONA
- franzbaresi
- Stagione 2014-2015
- Serie A news 2014-15
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MOZZANICA-AGSM VERONA-2-2
Reti: Bonetti (V) all’11’ p.t.; Giacinti (M) al 3’, Iannella (M) all’8’ e Panico (V) al 42’ s.t.
Mozzanica: 1 GRITTI, 2 PIVA, 3 RIZZON, 4 STRACCHI, 5 SCHIAVI, 6 LOCATELLI (cap.), 7 IANNELLA, 8 MAURI, 9 GIACINTI, 10 SCARPELLINI, 11 RIBOLDI (dal 42’ s.t. BRAMBILLA). All. Nazzarena Grilli. A disposizione: Vignati, Dossi, Tonani, Cambiaghi, Garavelli, Cervi.
Agsm Verona: 1 OHRSTROM, 2 MARCONI, 3 LEDRI, 4 CARISSIMI, 5 SALVAI, 6 DI CRISCIO, 7 BONETTI, 8 GABBIADINI (cap.), 9 PANICO, 10 RAMERA, 11 SIPOS. All. Renato Longega. A disposizione: Toniolo, Pavana, Fuselli, Baldo, Gelmetti.
Arbitro: Paolo Messaggi di Crema; assistenti: Piotti e Lipari di Brescia.
Ammonite: Rizzon, Riboldi e Schiavi (M); Sipos, Ledri e Salvai (V).
Note: Giornata di Sole e temperature accettabili rispetto al periodo. Presenti circa 500 spettatori. Al 22’ s.t. Ohrstrom respinge un calcio di rigore di Iannella. Migliori in campo: Riboldi (M) e Carissimi (V).
Comunale di via Aldo Moro gremito per il match clou della dodicesima di campionato, Mozzanica-Verona. Le scaligere cercano la vittoria che vorrebbe dire fuga, mentre le orobiche devono assolutamente tentare di recuperare il terreno perduto. Un piacevole sole da un po’ di tepore alle temperature odierne. Le padrone di casa devono rinunciare a Marta Mason per la quale purtroppo i tempi di recupero non saranno brevi, ma rientra dal primo minuto Penelope Riboldi che torna a vestire la maglia n. 11. Sul fronte scaligero assenti la lungodegente Maendly e Squizzato e Longega ripropone dal primo minuto la giovane Marconi.
L’avvio è incoraggiante per le biancocelesti che mettono da parte ogni timore reverenziale e creano subito buoni presupposti per portare pericolo dalle parti della svedese Stephanie Ohrstrom. Al 4’ sul primo angolo per le biancocelesti, la palla arriva a Iannella che incorna verso la porta scaligera, ma la n. 1 scandinava mostra subito la sua classe deviando in angolo in tuffo. Le padrone di casa premono, ma un po’ a sorpresa invece passano in vantaggio le venete alla prima occasione: sul lancio di Panico, Bonetti, in sospetto fuorigioco, riceve, entra in area e batte Gritti inutilmente protesa in uscita. Tenta l’immediata risposta la squadra locale, ma il tiro dal limite di Piva è debole e centrale. Le orobiche sono costrette a sbilanciarsi, favorendo le rapide ripartenze del Verona. Al 17’ la palla filtrante in piena area di Bonetti è per Panico che di piattone obbliga Gritti a distendersi sulla sua sinistra. Al 24’ Mauri dà il la al contropiede, apre a destra per Stracchi che entra in area, ma il suo tiro è centrale e Ohrstrom può bloccare a terra in due tempi. Al 26’ Piva conquista un fallo dal vertice destro dell’area. Alla battuta va Scarpellini per la testa di Mauri, bella la torsione, ma la n. 1 scaligera c’è ancora. Al 38’ Sulla punizione dal vertice destro calciata da Bonetti, Gritti esce con i pugni, scontrandosi con Gabbiadini. Attimi di gelo, poi la n. 1 orobica si rialza e riprende posizione tra i pali. Pericolo per le bergamasche al 41’: Ledri va al cross basso, Gabbiadini gira di prima, ma il tiro è deviato da Rizzon e Gritti blocca. Si chiude la prima frazione col vantaggio scaligero, ma il Mozzanica fino a questo momento avrebbe sicuramente meritato qualcosa in più.
La fortuna però sembra girare ad inizio ripresa, quando al 3’, sul lungo lancio dalle retrovie, Giacinti parte di gran carriera, brucia Di Criscio e deposita nella rete scaligera, facendo passare il pallone tra le gambe di Ohrstrom. Il Verona però potrebbe subito tornare in vantaggio al 5’ quando Gabbiadini, serve a destra Bonetti che entra in area, ma Gritti in tuffo le dice no e salva in angolo. All’8’ di gioco esplode il Comunale di via Aldo Moro: Giacinti si lancia ancora in solitaria contro la n. 1 scaligera, che stavolta risponde alla grande, ma sulla palla si avventa Sandy Iannella che calcia nella rete sguarnita e porta in vantaggio le locali. Un minuto dopo però è il Verona ad avere un’occasionissima con Gabbiadini che a due passi dalla rete, viene provvidenzialmente murata da Schiavi. Al 12’ Stracchi ci prova con l’esterno, ma fuori bersaglio. Ancora pericolosissime le venete al 14’ con un flipper davanti a Gritti, prima Bonetti è ribattuta da Schiavi, poi su Panico è Rizzon a immolarsi e salvare la propria porta. Al 18’ Stracchi subisce fallo. La punizione di Mauri è deviata in angolo con bravura da Ohrstrom. Al 21’ Penny Riboldi si invola in area, Salvai la atterra e l’arbitro decreta il calcio di rigore. Sul dischetto va Iannella che però si fa ipnotizzare dalla n. 1 svedese che respinge. Gabbiadini al 25’ apre bene per Panico, la cui conclusione al volo è lontana dai pali. La prodezza della n. 1 scaligera dà coraggio alle compagne che escono con più velleità dalla propria metà campo. Dopo aver inserito Gelmetti per Marconi, Longega getta nella mischia anche Fuselli per Sipos, per un Verona a totale trazione anteriore. Sugli sviluppi di un corner, la palla giunge al 30’ a Scarpellini, che fucila di destro, ma troppo centralmente per impensierire l’estrema veneta. Al 32’ il rimpallo favorisce Gabbiadini che prova l’interno destro a giro, ma non trova il bersaglio grosso. Il Mozzanica si fa vedere al 34’: cross di Rizzon e bellissima girata di testa di Giacinti di poco alta sopra la traversa. La pressione veneta viene però premiata al 42’, quando Gabbiadini mette in area un tiro-cross basso sul quale l’eterna Patrizia Panico allunga lo scarpino e deposita alle spalle di Gritti. C’è tempo per assistere al 45’ ad un bellissimo recupero di Rizzon su Panico che vale quasi quanto un goal. Dopo solo due primi di recupero il direttore di gara sancisce la fine dell’incontro. Il Mozzanica trova una pari che a conti fatti le sta parecchio stretto, ma ritrova lo spirito di squadra e il bel gioco che aveva smarrito con Brescia e Torres. Le scaligere restano avanti di 5 punti e il Brescia allunga a più quattro, ma la prestazione odierna delle ragazze è di quelle che danno tanto morale e mostrano che il Mozzanica c’è, anche contro le prime della classe.