Il punto sul campionato di Mario Merati
- Mario Merati
- Stagione 2019-2020
- Serie A News
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Nel derby d’Italia femminile alla fine finisce con il netto successo della squadra bianconera per 5 a 1, ma specialmente nella prima frazione di gioco è stata l’Inter, che per quanto espresso in campo, avrebbe meritato il vantaggio che invece è stato ottenuto dalla Juventus per il goal di Bonansea al 43’ quando su uno splendido lancio di Boattin ha preceduto Aprile in uscita mettendo la sfera in rete. Tutto cambia nella ripresa, dove si vede una Juventus più decisa che prende subito l’iniziativa e macina gioco creando subito molta apprensione alle avversarie, anche se è Tarenzi in contropiede che fallisce il pareggio nero azzurro.
Al 56’ la Juve raddoppia: tiro dal limite dell’area di Girelli che Aprile respinge, sul pallone arriva Bonansea che serve Cernoia in piena area, la sua conclusione termina sotto la traversa dell’incolpevole Aprile. L’Inter non riesce più a ripartire e la Juve fallisce alcune altre occasioni per triplicare. Al 72’ Marinelli con una caparbia azione sulla sinistra serve un bellissimo pallone a Regina Baresi che precede Sembrant e con un preciso colpo di testa riapre la partita. La Juve “spaventata” si riporta in avanti e dopo aver fallito un paio di occasioni realizza la terza rete quando Marinelli fa un pigro retropassaggio verso Aprile, Girelli si avventa sulla palla ed viene atterrata dall’estremo difensore interista. La stessa Girelli realizza il rigore. Al 84’ Zemanian calcia una punizione dalla tre quarti campo, Sembrant di testa confezione il 4 a 1 bianconero. La cinquina arriva al 90’ grazie ad una mezza girata in area di Girelli.
La Fiorentina supera con il minimo scarto il Sassuolo, una squadra ben messa in campo da Mister Piovani che ha affrontato senza alcun timore la seconda in classifica. La partita si è messa subito in discesa per la squadra di Cincotta quando, su calcio d’angolo di Bonetti, Guagni svetta di testa e a due metri dalla linea di porta mette la sfera alle spalle di Lemey. Il Sassuolo ha una bella reazione: su un’azione di rimessa Dubcova vola via all’intera difesa viola e con uno splendido diagonale fulmina Ohrstrom. De Vanna poco dopo si presenta davanti a Lemey che è bravissima alla deviazione. La Fiorentina ha in mano il gioco, sfiora il raddoppio in un paio di circostanze, ma il Sassuolo è pericoloso in alcune ripartenze. Dopo una clamorosa traversa colpita da Parisi al 77’ arriva la rete del vantaggio grazie ad una bellissima azione di Capitan Guagni: la palla arriva a Thogersen che, defilata sulla destra dell’area, infila un potente pallone sotto la traversa dell’incolpevole Lemey.
Finisce 0 a 4 per il Milan di Ganz, contro un Tavagnacco che nella prima frazione di gioco ha tenuto bene il campo, crollando poi nella ripresa sotto i colpi delle più esperte e ciniche giocatrici rossonere. Inizio di partita abbastanza in equilibrio con Polli da una parte e Giacinti dall’altra che cercano senza successo la via della rete. La ripresa inizia subito male per la squadra friulana, quando, dopo una traversa di Tucceri, al 10’ arriva il vantaggio del Milan: è ancora Tucceri protagonista quando lascia partire dalla destra una forte conclusione che inganna Cappelletti. Al 16’, per un fallo in area su Giacinti, la stessa bomber rossonera realizza il conseguente rigore. Il Tavagnacco non è a questo punto in grado di reagire e nel giro di pochi minuti subisce la terza rete, siglata dopo una veloce azione di rimessa da Thorvaldsdottir e la quarta nel finale di gara da Tamborini.
La Roma di Bavagnoli confeziona una goleada contro un Hellas Verona che dopo 45’minuti era già sotto di ben cinque reti. Allo stadio Tre Fontane, si nota subito la differenza tra le due squadre, la Roma ha un bell’approccio alla partita a livello di gioco e di conclusioni a rete, mentre il Verona tenta qualche azione di rimessa con Pirone, Cantore e Glionna senza però preoccupare molto la difesa giallo rossa. Le reti: Bartoli al 18’ devia in rete da due metri un pallone calciato dalla bandierina da Andressa; dopo due minuti comincia la “brillante” giornata di Bonfantini che si fa trovare pronta in area nel calciare sotto la traversa il pallone dopo una corta respinta della difesa avversaria; al 27’ la terza rete è di Hegenberg, che devia la sfera in rete, ancora dopo un cross su azione da calcio d’angolo; la quarta rete di Bonfantini arriva al 30’, dopo una bellissima azione in velocità che sorprende l’intera difesa veronese; al 46’ Andressa trasforma un calcio di rigore e ad inizio ripresa è ancora Bonfantini che sigla il sesto ,e il suo terzo personale dopo uno scambio al limite dell’area con Andressa.
Bella vittoria esterna per la Florentia San Gimignano sul campo della Pink Bari. Inizia con il piglio giusto la squadra barese che prima impegna con Helmvall il portiere Schroffenegger e poi si porta in vantaggio con Piro su calcio di punizione. La reazione della squadra toscana è immediata e Martinovic, sfruttando un’azione da calcio d’angolo, porta in parità l’incontro. Al 26’ la Florentia ribalta il risultato con il primo goal in serie A di Imprezzabile. Nella ripresa la protagonista è Sara Nilsson che subentrata a Dupuy, segna ben due reti legittimando la conquista di tre importanti punti, mentre la squadra barese, dopo due pareggi salvezza, con questa sconfitta rimane al terzultimo posto in classifica.
L’Empoli Ladies supera l’Orobica Bergamo in trasferta per 3 a 0, trovando dopo tre sconfitte consecutive tre importanti punti che l’allontanano dalla zona rossa della classifica. La partita ha avuto un andamento abbastanza equilibrato nella prima frazione di gioco anche se è l’Empoli ad avere le maggiori opportunità per portarsi in vantaggio. Nella seconda parte della gara la squadra toscana ha trovato quasi subito la via del goal (56’) con Giatras, brava a sfruttare un’azione sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Orobica, subito dopo, fallisce due occasioni per pareggiare, ma nel finale di gara, la squadra toscana concretizza il risultato con altre due reti di Prugna all’83’ e Hjohlman al 92’, grazie a due deviazioni a pochi metri dalla porta dell’incolpevole Lonni.
Mario Merati