Sergio Pellissier in esclusiva per calciodonne.it
- Marco Bedin
- Stagione 2017-2018
- Serie A news
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In vista del derby di sabato tra Verona e Fimauto Valpolicella, ho avuto l’onore di poter girare alcune domande a Sergio Pellissier, Capitano e Bandiera del Chievo Verona, che si è mostrato molto disponibile nel rispondere.
L’occasione capita a pennello giusto una settimana dopo il derby maschile tra le due formazioni veronesi, deciso proprio dal n.31 subentrato nel secondo tempo. Per Pellissier 15 stagioni con la maglia del Chievo, 465 partite giocate e 130 gol: numeri da capogiro per un giocatore che ha fatto e sta facendo la storia del club clivense.
Oggi però si parla anche un po’ di calcio femminile, settore a cui sta iniziando ad appassionarsi sempre di più; ecco l’intervista:
Si ricorda qual è stata la prima partita di calcio femminile che ha visto? Che differenza ha notato rispetto al gioco delle squadre maschili?
La prima è stata una partita di Coppa Italia dell’anno scorso. Ho notato sicuramente differenze fisiche, poi anche il modo di stare in campo è diverso. Le ragazze comunque stanno migliorando tantissimo
Quest’anno in Serie A femminile ci sono diverse squadre che sono affiliate al maschile: può essere un punto di svolta per il movimento?
Assolutamente sì perché vuol dire che il calcio femminile sta crescendo e questo si vede anche dall’ingresso nell’AIC insieme a noi
Le calciatrici però sono ancora considerate delle dilettanti e non delle professioniste: immaginando, non sarebbe strano un Sergio Pellissier che deve incastrare gli impegni calcistici con quelli lavorativi?
Sì. Per adesso è un po’ complicato perché per diventare professioniste e giocare solo a calcio come lavoro devono ricevere un guadagno elevato; sicuramente più avanti si arriverà però anche a questo
Veste la maglia del Chievo da 15 anni: che effetto fa vedere gli stessi colori anche in Serie A femminile?
È molto bello. Le seguivo anche quando non erano affiliate a noi ed è bello rivedere la nostra maglia indossata anche dalle donne
A 38 anni è ancora decisivo, come si è visto domenica con la zampata che ha regalato i 3 punti nel derby con l’Hellas: qual è il suo segreto?
Il mio segreto è la voglia di migliorarsi ogni anno, di dimostrare a tutti che non si è finiti e che l’età conta fino ad un certo punto. L’entusiasmo che ho è ancora quello di quando ero bambino e volevo far gol a tutti i costi; quando arriva sono felicissimo
E sabato tra l'altro si affrontano Verona e Fimauto Valpolicella: tre motivi per andare a vedere questa partita?
1. È il derby di Verona e quindi è bello partecipare;
2. È uno scontro sentito anche al femminile;
3. Sono punti importanti per salvarsi a fine anno
Marco Bedin
Foto fraccaroli.it