COMUNICATO STAMPA
- Walter Pettinati
- Stagione 2011-2012
- Serie A - 2011-2012
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Mano particolarmente pesante da parte della Giustizia Sportiva nei confronti della società gialloblù dopo la gara con il Milan disputata sabato scorso allo Stadio Olivieri di via Sogare.
Le due giornate di squalifica inflitte al tecnico Renato Longega in seguito all'espulsione rimediata durante il match erano previste in virtù della recidività dell'allenatore che tuttavia non ha rivolto alcuna frase irriguardosa all'indirizzo del Direttore di gara ma ha solamente protestato per le continue perdite di tempo.
Non altrettanto attesa era invece la pesante ammenda di 450 euro inflitta in seguito al rapporto arbitrale redatto dal Sig. Stefano Gosetto della sezione di Schio con motivazioni che appaiono per alcuni versi singolari.
Sul Comunicato Ufficiale emanato dal Giudice Sportivo della Divisione Calcio Femminile si legge:
Ammenda di euro 450,00 Perché sebbene più volte invitati dall'Arbitro a provvedere che estranei, non autorizzati e non inseriti nella distinta di gara, fossero allontanati dagli spogliatoi, la società ospitante disattendeva a tali indicazioni e la situazione si era a ripetersi sia prima dell'inizio della gara, sia nell'intervallo e sia a fine gara.
Inoltre, propri sostenitori per tutta la durata della gara profferivano frasi ingiuriose ed offensive, dal tono anche di discriminazione territoriale, sia nei confronti del direttore di gara sia dell'AA.
La società scaligera rileva che le uniche persone non inserite in distinta che potevano essere eventualmente presenti nel corridoio attiguo allo spogliatoio degli arbitri ( e non negli spogliatoi) sono i fotografi ( identificati e muniti di apposita pettorina), giornalisti e tecnici televisivi ( muniti di cartellino al collo con la dicitura "Press") e personale di servizio ( munito di cartellino al collo con la dicitura "Servizio"). Il transito dal corridoio in questione per la conformazione strutturale dell'impianto è reso obbligato per accedere alla sala stampa e al terreno di gioco.
A riprova che le persone in questione erano addetti autorizzati e non estranei vi è il fatto che il Direttore di gara non ha annotato alcun comportamento scorretto da parte degli stessi e che, contrariamente a quanto asserito nel rapporto, l'unica occasione in cui l'Arbitro ha chiesto al Dirigente Accompagnatore chi fosse una persona ciò è avvenuto all'uscita dall'impianto dopo il termine della gara, e la persona non identificata era il custode dell'impianto, dipendente comunale regolarmente in servizio.
Si rileva inoltre che all'inizio del match tra lo stupore generale il Direttore di Gara ha fatto allontanare un portatore di handicap in carrozzina situato nell'area interna alla recinzione del campo di gioco, ma lontano alcuni metri dal campo per destinazione, adducendo inesistenti motivi di sicurezza ed incolumità!
Quanto alle frasi di discriminazione territoriale, comunque assolutamente da condannare, che oltre all'Arbitro della provincia di Vicenza sarebbero state indirizzate anche all'Assistente Arbitrale della sezione di Verona, evidentemente ci troviamo di fronte a sostenitori veronesi che si auto discriminano!
Alla luce di quanto accaduto e dei provvedimenti comminati, la società sportiva invita i propri sostenitori a mantenere un comportamento irreprensibile e di assoluta correttezza in occasione delle prossime gare di campionato al fine di evitare ulteriori sanzioni che potrebbero danneggiare gravemente il club gialloblù nella fase cruciale della stagione.
L'Ufficio Stampa
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