Clamoroso al Cibali? No all'Olivieri...
- franzbaresi
- Stagione 2011-2012
- Serie A - 2011-2012
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Verona - "Clamoroso al Cibali" disse il compianto Sandro Ciotti, una delle voci più importanti dello sport italiano di tutti i tempi, il 4 giugno 1961, al termine di Catania-Inter-2-0. Una frase che divenne storia. E se il grande giornalista di "tutto il calcio minuto per minuto" fosse stato a Verona quest oggi, avrebbe senz'altro coniato un'altra frase storica, ovviamente con poco gradimento da parte dell'ambiente gialloblù. Oggi è infatti successo l'imprevedibile: il Verona è uscito sconfitto dal proprio campo di gioco ad opera della matricola Milan. Un risultato che ha dell'incredibile se consideriamo che prima di oggi le rossonere avevano solo 6 punti in classifica, frutto di una vittoria e tre pareggi. Dall'altra parte invece una squadra che, pur priva di due elementi come Gabbiadini e Karlsson, era lanciatissima nella lotta per lo scudetto e sulla carta avrebbe potuto fare un sol boccone delle avversarie. Ma il pallone è rotondo e mai sottovalutare chi hai di fronte. Il Milan ottiene la seconda vittoria in campionato, mentre il Verona perde l'imbattibilità interna che durava da oltre un anno. Una "Fatal Verona" all'incontrario, per riprendere un'altra espressione celebre del calcio maschile. Se poi si aggiunge la sconfitta del Brescia con il Tavagnacco, a sottolineare l'occasione gettata al vento per consolidare il secondo posto e continuare a tener testa alla Torres, il quadro è completo.
Che non fosse la giornata buona per le scaligere lo si è potuto evincere da subito. Il duo d'attacco Da Rocha-Girelli non riesce a rendersi mai pericoloso nella prima frazione, dove invece le ospiti, non solo controllano, ma tentano la sortita in contropiede più volte, andando a scaldar le mani a Ohrstrom con Ricco alla mezzora. Il Verona fa collezione di tiri dalla bandierina, ma senza mai impegnare veramente Di Giulio. Al 44' avviene l'incredibile, con Ricco che prima sola davanti a Ohrstrom obbliga il portierone svedese a compiere un vero miracolo, respingendo in corner, ma sugli sviluppi del quale, la palla arriva ancora al centravanti rossonero che con un bolide rasoterra manda negli spogliatoi le squadre con l'impensabile punteggio di 0-1. Longega tenta il tutto per tutto gettando nella mischia Battocchio e Toselli per Belfanti e De Stefano e disegnando uno scacchiere a trazione anteriore con tre punte, più Pini a far da rifinitore. Ma dopo alcuni minuti di forcing, nei quali comunque, il maggior pericolo per le rossonere arriva da una carambola involontaria che per poco non permette a Girelli di realizzare il gollonzo, il Milan torna a chiudersi con ordine addormentando la gara. Anzi su contropiede l'indemoniata Ricco e l'ex di turno Croce tengono alta la concentrazione della difesa scaligera. La pressione veneta pare sortire effetto solo attorno alla mezzora, quando Girelli imbecca per vie centrali Da Rocha che si allunga e in scivolata dal vertice dell'area piccola coglie in pieno la base del palo. Le gialloblù reclamano per un rigore apparso netto dalle tribune e Longega viene espulso per proteste. Il forcing continua, ma senza effetto fino ai minuti finali dove ancora Girelli assiste l'italobrasiliana che trova il tempo per la bordata sul primo palo, dove Di Giulio compie il miracolo e salva la propria porta. A conferma della giornata negativa delle scaligere, mentre le compagne festeggiano l'estremo difensore meneghino per la prodezza, il guardalinee segnala al direttore di gara che non c'è angolo. Dopo ben 7 minuti di recupero termina la gara all'Olivieri. La Torres ringrazia e vola a +4 sul Verona e +5 sul Brescia, mettendo una seria ipoteca sul tricolore.