La Domina fermata dall’Acese. Pesano gli errori della terna arbitrale. Nell’ultima giornata del girone di andata la Domina Neapolis Acerrana affronta in casa la capolista Acese, in un match che vale la testa della classifica. Pronti via, ed entrambe le squadre tentano subito di sbloccare il risultato, ci prova dapprima l’Acese, al 2’ e al 3’ con due tiri di Randello e Pecorino Meli che finiscono di poco a lato; al 6’ è invece la Domina a proporsi in avanti, Faraone lancia Vitale anticipata, di poco, dall’estremo difensore siciliano. Due minuti dopo è ancora Faraone a crossare in area per Vitale, ma il centravanti granata è fermata per fuorigioco. Al 13’ è, invece, la squadra ospite a rendersi pericolosa con Randello, ma Novellino mette fuori. Al quarto d’ora fischiato altro fuorigioco dubbio su Vitale. La gara inizia ad essere fortemente condizionata dagli errori di una terna arbitrale non all’altezza dell’importanza del match. Al 16’, sugli sviluppi di una punizione battuta da Faraone, l’arbitro non vede una trattenuta in area su Ranavolo. Dopo il rigore negato alla Domina, l’Acese prova a farsi vedere con un paio di azioni pericolose, e al 24’ Pavone impegna con un bel tiro da fuori la numero uno granata Macchia. Al 25’ ottima occasione per la Domina, con Santi, ma il suo rasoterra finisce di poco al lato. Al 31’ altro errore arbitrale, assegnato un rigore all’Acese per un fallo, inesistente, di Novellino su Pesce; Macchia intuisce, ma non riesce a neutralizzare il penalty battuto da Pavone. La gara, per fortuna, non diventa mai veramente cattiva, anche perché le granata riescono a mantenere la calma nonostante i numerosi falli delle siciliane che, spesso, sfuggono alla terna arbitrale, come nel caso del calcio sul volto di Ponticiello. Al 43’ fermata ancora una volta una buona azione della Domina per un fuorigioco molto dubbio. Al 5’ della ripresa Vitale ha la più nitida occasione per pareggiare, ma indugia un po’ troppo nel tiro, consentendo il recupero della numero uno siciliana Citta. La Domina prova in tutti i modi ad agguantare il pareggio, ma deve fare i conti con numerose sviste arbitrali. Al 33’, complice una disattenzione della difesa, arriva il gol del raddoppio siciliano con la numero 16 Caccamo. Al 34’con una grande parata Citta devia in angolo una bella punizione di Faraone. Un minuto dopo la Domina accorcia le distanze con un bel gol di capitan Ponticiello, un preciso rasoterra che si insacca nell’angolino alla destra del portiere. Al 36’ grossa occasione per l’Acese, ma la numero 7 Pesce, sola dinanzi a Macchia, spreca clamorosamente. Al 38’ però, su cross della numero 16 Caccamo, in anticipo sulla difesa granata, la Pesce non sbaglia e manda in rete la palla del 3-1. La Domina tenta il tutto per tutto, e al 40’ costruisce una buona azione con Santi che pesca in area Di Natale, ma l’attaccante granata viene anticipata dall’uscita sicura di Citta. Al 45’ altro errore della terna arbitrale che fischia l’ennesimo fuorigioco dubbio di Di Natale. Come se non fossero sufficienti gli errori dei direttori di gara, anche la sorte si accanisce contro la Domina; al 48’, infatti, una bella punizione battuta da Napolitano finisce sul palo. La gara termina così, sul punteggio di 1-3, risultato che lascia l’amaro in bocca ai tifosi e al patron della Domina, Gaetano Maisto che, a fine gara, dichiara: “La partita è stata fortemente condizionata da una pessima direzione di gara, dalle decisioni di una terna arbitrale non all’altezza dell’importanza della partita. L’arbitro, in particolare, ha dimostrato di essere troppo giovane e inesperto, subendo passivamente le decisioni dei suoi assistenti, anch’essi, in molti casi, inadeguati. Questa sconfitta non era nelle nostre aspettative, è ovvio che per noi è una brutta batosta, ma non posso rimproverare nulla alla squadra, sono molto soddisfatto della prova delle ragazze, di come hanno provato, fino alla fine, a raddrizzare la partita”.