Cristiana Girelli dopo la sfida contro la sua ex Verona
- franzbaresi
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Una sorridente quanto emozionata Cristiana Girelli, si ferma ai nostri microfoni dopo la bellissima vittoria del Brescia sul Verona in terra scaligera. Una gara speciale per Girelli, per tanti anni bandiera della squadra veneta e ora in forza alle biancazzurre di Milena Bertolini.
Cristiana, oggi un grande Brescia ha risposto nel migliore dei modi ai dubbi sollevati dopo la gara con il Tavagnacco.
Beh chiaro, penso che i dubbi in quell'occasione siano venuti a tutti ed è giusto così. Però penso che oggi la squadra abbia reagito bene con una grande prova, sia sotto l'aspetto dell'orgoglio, sia sotto l'aspetto del gioco. Abbiamo sempre cercato di rispondere ai loro lanci con una manovra partendo da dietro. Abbiamo mollato forse un po' nel secondo tempo, ma abbiamo avuto la caparbietà e la bravura di mantenere il gioco e di trovare il 3-1, anche con un po' di fortuna. Poi sul tre a uno non c'è stato più niente da fare, la gara è finita lì.
Quanta emozione nel ricalpestare il suolo dell'Olivieri, ma stavolta non più con la maglia gialloblù?
Tantissima. Non me l'aspettavo sinceramente, poichè in settimana l'ho vissuta tranquillamente senza pensarci più di tanto. Poi stamattina ho cominciato a realizzare e appena ho messo piede in campo è stata un'emozione fortissima, soprattutto nel momento in cui davo il cinque alle mie compagne è stato strano perché di solito mi trovavo dall'altra parte. E' stato davvero emozionante.
Adesso per te c'è la nazionale. Ci regalerai un altro goal determinante come quello contro la Romania?
Eh, speriamo. Sarà una partita molto difficile. La Spagna è la squadra che più temiamo del nostro girone e oltretutto giochiamo da loro. Sarà dura, ma abbiamo una settimana di tempo per prepararla e credo che il mister e lo staff tecnico ci metteranno nella condizione migliore per affrontarla.