1) Lei è da poco tempo nel Calcio Femminile, come ha trovato, e si è trovato a livello personale in questo ambiente dopo aver militato per tanti anni nel calcio maschile?
1) Quando si arriva dal maschile ci si trova in un ambiente un po'particolare. Occorre prima di tutto una cosa: dare loro il rispetto che meritano, cercare di capire le loro esigenze, e comprendere che le ragazze hanno bisogno dei loro tempi che molto spesso sono diversi da quelli maschili. Questo che sto scoprendo in queste settimane è un ambiente interessante, le ragazze sanno ascoltare e imparare subito quelle che sono le mie direttive. Io cerco di dare loro la mia esperienza di allenatore, senza stravolgere però il loro mondo. Faticano, lavorano, s'impegnano e stanno alle regole!

2) Giocatori-Giocatrici,a parte le evidenti caratteristiche fisico-atletiche, quali ono le differenze che ha trovato fra di loro riguardo all'impegno, volontà, capacità tecniche ..?
2) Il pregio maggiore che ho potuto verificare subito è, come ho già detto, l'apprendimento immediato. Difetto? A volte occorre frenare la loro esuberanza nello spogliatoio. Ho capito una cosa, occorre trattarle da giocatrici di serie A, anche se poi sono dal punto di vista istituzionale delle dilettanti. Studiano, lavorano e poi vengono agli allenamenti e questo deve essere oggetto di rispetto e di considerazione.

3) L' aspetto psicologico è molto importante nel gioco del calcio e nello sport in generale, come ha trovato sotto questo aspetto le giocatrici?
3) Sotto questo aspetto l'inizio è stato difficile, le ho trovate un po' timide a volte timorose. Poi ho capito che occorreva inculcare loro molta fiducia e settimana doposettimana le cose sono andate molto meglio; anche i risultati sul campo si sono potuti notare, però occorre lavorare ancora molto su questo aspetto.

4) Quale è il suo pensiero sulle tattiche di gioco e quale è la tattica che preferisce impiegare per la sua squadra?
4) Io, più che una particolare tattica di gioco, cerco sempre d'inculcare loro una cosa importante che deve durare tutti i 90 minuti: l'INTENSITA'. Arrivare prima sulla palla, vincere i contrasti, poi la tattica dipende anche dal gioco delle avversarie di turno. Non bisogna avere dei cali di concentrazione e d'intensità di gioco in ogni reparto. Quando si cala su questi due aspetti si corrono sempre pericoli e si mette a rischio magari un risultato che già si sta acquisendo sul campo.

5) In queste ultime settimane nell'ambiente del Calcio femminile si è parlato molo ll'intervento di Sara Gama davanti all'Assemble della FIGIC... cosa ne pensa delle sue affermazioni eqali iniziative dovrebbero essere messe in pratica per far crescere e migliorare questo nostr movimento.??
5) (Ho riferito io a Mister Agostini le dichiarazioni di Sara Gama). Il Calcio femminile Italiano deve seguire l'esempio della maggior parte delle altre nazioni Europee: Francia, Germania, Inghilterra, Olanda ecc.. Sarei dell'idea che le squadre di seria A e B maschili debbano avere anche una squadra femminile. Uno staff tecnico preparato affiancato da una grande ed esperta organizzazione manageriale, cosa che le Società maschili in generale già posseggono. Occorre arrivare almeno inizialmente ad un semiprofessionismo...con un contratto simile a quello maschile, con uno stipendio base per tutte le giocatrici. Certo per fare questo occorre l'aiuto concreto dei vertici del calcio nazionale, bisogna cercare di parificare il più possibile tutte le Società sotto l'aspetto economico. Oggi ci sono molte disparità in questo senso.

6) Ha avuto già dei contatti con Mister Cabrini? 
6) Cabrini è venuto a Cervia per verificare alcune strutture sportive per un eventuale ritiro della Nazionale in una località di mare, in vista dei prossimi Europei, in quanto la loro sede iniziale, durante gli Europei in Svezia, sarà sul mare. Ci siamo dati appuntamento un po' più avanti. Cabrini manda spesso alcuni osservatori per seguire delle ragazze della prima squadra; alcune come Sodini e Greco hanno già militato in Nazionale, altre meriterebbero di andarci, come Tucceri Cimini che ha un ottimo sinistro, cosa rara nel calcio femminile, ma devo dire che c'è anche molta attenzione per il settore giovanile: abbiamo ragazze inserite nell'Under 17 e 19 e questo mi fa molto piacere.

7) Ha ancora dei contatti con i suoi ex compagni di squadra?.. Hanno commentato questa sua scelta di allenare una squadra di calcio Femminile?
7) Ho ancora diversi rapporti con i miei ex compagni, quando hanno saputo di questa scelta molti di loro mi hanno telefonato e mandato messaggi di approvazione. Sarebbe opportuno che la Federazione prendesse in considerazione l'idea di proporre alle Società di calcio femminile gli allenatori di 1° e 2° categoria che hanno ottenuto il patentino a Coverciano per avere allenatori e allenatrici preparati, ricchi di quelle capacità tecniche e di quell'esperienza che sarebbero necessarie per far crescere questo movimento.

Ringrazio Mister Massimo Agostini per la sua disponibilità e la Società Riviera di Romagna per la collaborazione.

MARIO MERATI

Foto (Silvia Bajoli)