Giovedì, 21 Novembre 2024
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MARTINA : CORAGGIO E PASSIONE per una GRANDE RISALITA!!

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ceccarelli-martina nCiao Martina, tu sei una delle giocatrici giovani più promettenti del calcio femminile italiano, ci vuoi raccontare brevemente chi sei e come ti sei avvicinata a questo sport?
Sono Martina Ceccarelli, ho sedici anni e frequento il secondo anno del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Perugia. Gioco a calcio da quando avevo sei anni, ho iniziato con una squadra del mio paese: la "GRIFOPONTE TORGIANO". Ero l'unica femminuccia in mezzo a tanti maschietti ma la passione era più forte della vergogna. Una passione nata davanti casa mia, forse semplicemente in famiglia visto che la maggior parte dei miei cugini adorano il calcio ed ogni scusa era buona per giocare. Ricordo con gioia i primi momenti all'interno del rettangolo da gioco, ero quella "diversa" ma tutti mi accettavano per quello che ero, e non importava la provenienza, il colore della pelle o tante altre cose, ciò che contava davvero era saper giocare e sapersi divertire!!!. Ora eccomi qua, un po' cresciuta ma sempre con la stessa voglia e ambizione.
Qual è stata la tua prima squadra di calcio femminile? La mia prima squadra femminile è stata la Grifo Perugia, il primo anno è stato un anno favoloso dove in parte ho contribuito alla promozione in serie A."
Come è andata la tua convocazione in Nazionale, quale la tua emozione? 
Grande gioia per la convocazione in azzurro, una grandissima emozione anche perché gli Europei si avvicinavano, insomma tutto andava per il meglio.... Purtroppo però, la sfortuna era dietro l' angolo che mi aspettava..: ho subito un grosso infortunio, rottura del legamento crociato anteriore, 8 mesi di stop, inizio delle sofferenze. Era il 21 Marzo 2012 quando durante l'amichevole Italia-Svizzera a Meda, il mio ginocchio ha smesso di assistermi. Sono stata costretta purtroppo a sottopormi all'intervento chirurgico, avevo solo quindici anni e l'idea di operarmi mi spaventava. Grazie all'aiuto del medico della Nazionale, Riccardo Lanzetti, in breve tempo sono riusciti ad operarmi, ho subìto l'intervento a Roma, poi però il vero calvario è iniziato a Perugia quando ho cominciato la mia riabilitazione e a piegare il ginocchio. Sono stata mesi davvero duri, dove però tutti i miei familiari, nessuno escluso, mi sono stati accanto, e così piano piano ho incominciato a fare progressi, ogni giorno piegavo sempre di più, poi ho ricominciato a camminare e poi a correre, i primi passi nel rettangolo verde sono stati per me una VITTORIA, tutto quel dolore spesso mi ha fatto pensare di non potercela fare e di non tornare più in campo. Medici fisioterapisti, tutti mi hanno aiutato, ma la vera cosa che mi ha salvato è stata la PASSIONE, lei mi ha guarito!
ceccarelli-papa nPurtroppo quest'anno a Perugia ho contribuito in maniera limitata alla storica salvezza della Grifo in seria A, ma l' infortunio non mi ha permesso di riguadagnarmi subito il posto e mi ha fatto assaggiare non solo il dolore, ma anche la panchina. Sono comunque felice per questo traguardo raggiunto, ci meritiamo la serie A e il risultato ha ripagato gli sforzi e il duro lavoro.
Dopo tutto questo percorso, questa risalita faticosa, piena anche di coraggio e di VOGLIA di ritornare in campo è arrivata di nuovo la convocazione di Mister Sbardella...! Contentissima, un premio per tutto quello che avevo passato e devo dire sinceramente che sono rientrata alla grande, il mio esordio dopo l'infortunio è stato nell'amichevole Italia-Norvegia nello stesso campo dove era avvenuto il mio infortunio, questo fattore mi bloccava molto e aumentava sempre di più la mia ansia e emotività, poi però l'inno, le compagne e la maglia numero undici che avevo lasciato mi hanno ridato la forza che avevo e dopo soli tre minuti ho fatto gol, la palla in rete, Italia 1 Norvegia 0....un calcio anche alla sfortuna..., ma anche una forte spinta morale per proseguire in questa "risalita" e per migliorare sempre di più!!
Le emozioni in quel momento sono state fortissime, indescrivibili, difficile da spiegare, mi sono bloccata e non ho nemmeno esultato, sono caduta tra le braccia delle mie compagne e la prima cosa che ho pensato è di dedicare il gol a tutti, quelli che davvero hanno creduto sempre in me anche quando ero nel letto di un ospedale e mi dicevano di non smettere mai di lottare!!!!!.
Come ti hanno accolto i tecnici e le tue compagne? 
I tecnici della Nazionale devo dire che mi sono stati accanto, mi hanno sempre seguito e tutto lo Staff mi ha aiutato, sono persone stupende, disponibili e piene di vita, mi trovo molto bene con loro e voglio a tutti i costi andarmi a giocare quest'Europeo che un anno fa mi è stato negato, colpa del destino, o forse no, son cose che capitano nella carriera di un giocatore. Quello che posso dire è che mi impegnerò e continuerò a lavorare ed allenarmi per raggiungere le mie ambizioni, sempre con accanto tutte le persone a me care e che ringrazio pienamente.
Un tuo sogno nel cassetto...???
Il mio sogno? Perché no puntare alla Nazionale maggiore, ma anche così per me è già un traguardo, intanto punto a tornare pienamente come prima, con la stessa forma fisica che avevo un annetto fa.. poi si vedrà.. perché smettere di sognare e rassegnarsi? Anche se prima del calcio metto gli affetti, i sentimenti e lo studio non mi tiro indietro e punto al posto in nazionale maggiore in un futuro, per quanto riguarda la mia squadra di club non intendo muovermi da Perugia, è un ambiente sereno, serio ed educativo.
Cara Martina, andiamo velocemente sul "personale"...--Oltre il Calcio...e la Scuola(!!!)... avrai certamente altri interessi.. hobby: l'attore o l'attrice che ammiri particolarmente, il cantante o la cantante che più ti piace ascoltare, il viaggio dei tuoi sogni.....
Il mio attore preferito.. Raul Bova.. non solo per la bellezza.., per quanto riguarda i cantanti, adoro la musica, specialmente quella Italiana, i miei idoli?! Jovanotti, Ligabue e Fabrizio Moro, cantano cose reali, appartenenti alle difficoltà di tutti i giorni e al mondo di oggi. Il viaggio che vorrei fare? Beh, senz'altro il mondiale in Costa Rica, un sogno? Speriamo diventi realtà..!!! 
Ma, comunque andrà, anche se non arrivasse la Costarica mi piacerebbe visitare le zone del Medio Oriente, Iraq, Baghdad, le città delle mille e una notte per vedere da vicino com'è la vita dove sono meno fortunati di noi...

Grazie Martina...non solo per l'intervista, ma per il tuo esempio, per il tuo coraggio e la tua grinta nell'affrontare un periodo sfortunato.. uscendone vittoriosa!!
...UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO.., lo meriti!!!

Mario Merati

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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