Domenica, 24 Novembre 2024
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Intervista al Coach Antonio Cincotta

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cincotta-usaMister Antonio Cincotta....diventa coach Antonio Cincotta e vola in America per iniziare una nuova e  bella avventura calcistica che gli permetterà di ampliare la sua esperienza in questa disciplina sportiva in un Paese nel quale il Calcio Femminile ha sempre avuto una grande valenza e dove lo sport al femminile in tutti i settori è culturalmente all'avanguardia e convoglia quindi l'interesse di tutti i media nazionali con grande partecipazione di pubblico. Questa realtà apporta di riflesso investimenti importanti in termini economici ed organizzativi che permette  una continua crescita e quindi anche il raggiungimento di significativi successi  in tutto il mondo. Antonio Cincotta insieme al Team manger Fabio Cimmino (ora addetto stampa del Calcio Brescia femminile) e tante ragazze che ora giocano nel nostro campionato Italiano voleranno a Seattle con la consapevolezza di affrontare delle squadre atleticamente e tecnicamente ben preparate, ma penso anche con tutta la VOGLIA di mettersi in luce e di RUBARE  il meglio di questa realtà sportiva e portarne una parte,  al ritorno in Italia. Un confronto per ora impari, ma con la speranza che la nascente Commissione per il rilancio del Calcio Femminile italiano voluta dal Dott.Abete e il Dott.Tavecchio possa nei prossimi anni ridurre sempre di più questo gap per dare anche un riconoscimento concreto a tutte le ragazze che praticano con tanta passione questo sport.

Coach Cincotta ( così già lo chiamano i giornalio americani), i premi vinti in Italia quale allenatore dell'anno (Serie A2 girone A) ti hanno permesso di essere chiamato negli USA dove il calcio femminile è una professione, quali sono le tue sensazioni?
Sono molto onorato e felice del fatto che abbiano pensato a me per un progetto così importante, quale quello di riportare a Seattle la Women Premier League, l'america è una parte di mondo molto affascinante, ma ancor più bello è confrontarsi con la nazione leader nel calcio femminile, sono convinto che il livello della mia esperienza da tecnico , si trasformerà attraverso un profondo arricchimento.
Domani inizierà ufficialmente la tua avventura, cosa ti viene chiesto dal Seattle PH America, com'è la tua professione dall'altra parte del mondo?
In questi mesi il lavoro è stato davvero affascinante, l'allenatore per loro non è solo colui che va in campo, ma è un manager e quindi sono diventato responsabile di diversi settori del club. Mi sono occupato di marketing, di allestire lo staff tecnico e di supporto alla squadra, coordino i piani di comunicazione e analizzo i business plan, ovviamente ho la totale responsabilità dello sviluppo tecnico, dall'analisi degli avversari alla selezione delle atlete Statunitense, ad esempio questi "TryOuts" che si terranno proprio questo Sabato.
Tutti questi compiti richiedono diverse competenze, dove hai attinto le energie per un lavoro così complesso e articolato?
La mia fortuna è quella di aver studiato in settori differenti, oltre agli studi da allenatore e da preparatore atletico, tutti ottenuti con il massimo dei voti, ho studiato marketing e psicologia, percorsi disciplinari senza i quali non avrei potuto competere ad un ruolo di "manager a 360°" come quello che richiedono negli Stati Uniti ad un "coach".
Vuoi raccontarci in maniera sintetica tre differenze per cui gli USA riescono, a parer tuo, ad eccellere in questa disciplina, mentre l'Italia stenta a realizzarsi?

Ci sono tre fattori precipui:

  1. Potenzialità economiche: le squadre femminile hanno budget per poter offrire qualità e servizi.
  2. Marketing: le potenzialità economiche nascono soprattutto dall'abilità nel gestire il marketing e l'advertisment di questa disciplina, un esempio eclatante e semplice da capire lo si nota ad esempio dalla presentazione delle giocatrici italiane, Pedretti, Guagni, Nasuti,sono state "mediatizzate" con attenzione ad ogni dettaglio, tra gigantografie, interviste, correlazioni con il calcio maschile...in Italia tutto questo viene curato solo marginalmente.
  3. Meritocrazia: gioca chi merita, allena chi è competente, dirige i club chi ha reale capacità per farlo...un grosso limite che dovremmo appiattire in Italia dove spesso si va avanti solo per amicizie e passaparola.

Avrai pochi giorni per plasmare la tua squadra, come potrai plasmare le tue atlete offrendo quel calcio offensivo e pieno di possesso palla che in America hanno dichiarato di aspettarsi con entusiasmo da te?
Sarà complesso, siamo una squadra nuova, e dobbiamo essere umili, ed essere costanti nel lavorare senza sosta. Ho già pianificato le esercitazioni ed ho in mente la collocazione delle atlete, poiché le sto seguendo di domenica in domenica, direttamente o attraverso i miei collaboratori. Le prime 13 ore di allenamento, avranno una percentuale elevata di studio dei flussi di gioco e gestione delle transizioni, che dovremo proporre in campo, faremo una full immersion, ed ho già inizato a far passare alcuni concetti con un attività di E-Lerning. Se proprio va male, proviamo a mettrla sul ridere, inizieremo a giocare all'Italiana, catenaccio e ripartenza e tanta buona sorte J

Megli ultimi mesi hai visto moltissime gare di A1 e A2, cosa pensi della volata scudetto?
Penso che il Tavagnacco sia una squadra eccezionale, poiché in un biennio il suo allenatore ha dimostrato che attraverso un costante sviluppo del gioco, è possibile alzare il livello corale e posizionare il team al vertice, la Torres ha campionesse indiscutibili ed ora che è stata eliminata dalla Champion's League, riserverà ogni energia psicofisica al campionato, ha molta esperienza, ed è abituata al vertice, probabilmnente lo scontro diretto finale sarà decisivo, e sarò a Sassari per ammirare la sfida.
Altre squadre che apprezzi, la sfida per non retrocedere vede tra le tante la Fiammamonza che avevi portato inaspettatamente in serie A, quali considerazioni?
Apprezzo particolarmente il Brescia, è un grande club, Cesari e Peri hanno costruito una realtà d'eccellenza, che cura ogni dettaglio, le Bertolini è per me l'allenatrice che vorrei se fossi un Direttore Generale in serie A, ha competenza, stile ed uno stile di gioco volto a controllare la partita che io sento ovviamente mio.A Brescia poi lavora Fabio Cimmino, che collaborerà a Seattle come Team Manager e direttore della comunicazione, ritengo sia il migliore in Italia nel suo campo e sono contento di averlo con me. Per quanto riguarda la retrocessione, è evidente che dopo il Chiasellies, inizia un altro campionato, dove molte neopromosse stentano ad affermarsi, rischiando di tornare nella seconda serie, i Play Out daranno il verdetto finale, per ora vige grande equilibrio.
Vuoi farci il nome di una giovane atleta, una promessa che magari hai visto girando nei vari campi?
Certamente, tra le tante brave atlete, sono rimasto favorevolmente colpito dalla potenzialità di Melissia Venturini, difensore centrale del CastelFranco, ben allenata avrà futuro in altri ambiziosi lidi.
Ad agosto, terminata la tua grande esperienza nella Premier League americana, tornerai in Italia, o sarai una delle tante teste che il nostro paese lascia scappare?
Non bisogna lasciare l'Italia pensando di trovare il paradiso altrove, soprattutto in un momento così difficle per via della recessione economica in corso, dobbiamo essere uniti. La mia volontà è allenare ancora una squadra femminile in Italia e costruire con uno dei club Italiani un progetto internazionale, abbianando il calcio femminile al processo di conoscenza della cultura anglofona e della lingua.
Cosa ti mancherà dell'Italia?
La pasta e l'Italiano!!! Sarò costretto ad abituarmi ad un alimentazione diversa e dovrò parlare e capire gli americani, che utilizzano questo strano inglese "fast and contract". Una sfida nella sfida...

Mario Merati

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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