Quando fare il massimo non basta.
- Walter Pettinati
- Stagione 2010/2011
- Serie A 2010-2011
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In questi 25 anni, soltanto grazie alla inesauribile caparbietà del Presidente e con grandi sacrifici (soprattutto economici) la società è comunque riuscita a sopperire a questa "indifferenza" che tutte le istituzioni a partire da quelle comunali, provinciali e regionali (stendiamo un velo pietoso a livello nazionale) ci hanno riservato, riuscendo comunque a garantire a queste ragazze la possibilità di poter praticare il loro sport preferito. Anche quest'anno le 180 tesserate hanno avuto modo di "fare sport", nonostante le difficoltà, riuscendo all'ultimo minuto a reperire dei campi disponibili nella Provincia bresciana, purtroppo in impianti diversi con le relative problematiche che questo frazionamento comporta, sia a livello di logistica nei trasporti, che nella organizzazione e nella programmazione, con conseguente e inevitabile lievitazione dei costi di gestione.
Ciò nonostante, tale impegno è attualmente ripagato da grandi soddisfazioni in termini di risultati: la prima squadra che lotta per il secondo posto utile per la Champions League; la Primavera che, dopo il terzo posto Nazionale dello scorso anno, parteciperà ancora alle fasi nazionali, dopo aver vinto il girone della Lombardia; Pulcine, Esordienti Giovanissime e Csi che dominano nei loro rispettivi campionati.
Grandi soddisfazioni in termini di risultati e... basta!
Sì perché per la 4^ Giornata di ritorno del campionato di Seria A, la Rai ha chiesto al Brescia Femminile la disponibilità per la trasmissione in diretta della partita Brescia-Firenze(sarebbe stata la 5^diretta stagionale su 17 partite) e visto che al Centro Sportivo "Rigamonti" (campo ufficiale del Brescia) le riprese non sono possibili, il Brescia si è mosso subito per cercare un'altra struttura, ovviamente a pagamento. Ma come al solito il nulla. Il nostro appello è rimasto inascoltato, e la società si è vista costretta a non poter accettare la diretta televisiva poiché non è stato trovato un campo da gioco disponibile dove poter giocare la partita e permettere le riprese.
Comunicazione, sforzi economici, impegno, 180 ragazze che fanno sport, non bastano a dar credito ad una società che da 25 anni dà lustro ad una città e ad una Provincia, e che dopo 25 anni si vede costretta a rifiutare una diretta televisiva per mancanza di un campo per svolgere una partita.
Ma la cosa che più di tutte urta è la totale indifferenza che le istituzioni hanno sempre mostrato nei nostri confronti e che ancora una volta dimostrano evidenziando il fatto che per alcuni sport "minori" non valgono le stesse "misure".
Ma allora cosa dobbiamo fare?
Ci chiediamo come sia possibile tutto questo. Ai posteri l'ardua sentenza.
Fabio Cimmino
Addetto stampa - Responsabile Comunicazione&Marketing
A.C.F. Brescia Femminile
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25031 Capriolo (BS)
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