Martedì, 18 Giugno 2024
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PRECISAZIONI E COERENZA

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NON SONO IL SERVO DI NESSUN PARTITO di WALTER PETTINATI La causa che vorrebbe cambiare gli accordi economici in contratti di lavoro dipendente sta dimostrandosi sempre di più una buffonata. A scatenare il titolo di questo editoriale è la prepotenza e maleducazione di una calciatrice, la quale, mi ha inviato una mail e ne pretende la sua pubblicazione su questo sito nonostante il mio diniego motivato e coerente. L'unico scopo di quel contenuto è diffamare una società e non dare spiegazioni e sostegno alla causa. Naturalmente, io non pubblicherò mai questa richiesta, perchè non voglio prendere una querela gratuita e perchè non trova, dal mio punto di vista, nessuna relazione con la causa che vede imputato il Torino e tutte le società di calcio femminile. Come tutti sanno, il sottoscritto, non ha mai dato spazio alle problematiche legali di mancato rispetto degli accordi economici. Non sono mai entrato nel merito perchè sono cause che vanno discusse nelle apposite sedi legali, civili e sportive. Oltretutto, in questi ultimi anni l'AIC ha ottenuto ottimi provvedimenti a tutela delle calciatrici e la mancata erogazione di rimborsi oltre ai punti di penalizzazione e deferimenti dei presidenti, prevede l'esclusione della società dai campionati. Anche nei casi più ecletanti (in passato) mi sono astenuto a dare spazio a queste notizie per la mia convinzione sopra descritta, e non mancherò alla mia coerenza neanche adesso. Le cause economiche tra calciatrici e società sono compito della giustizia sportiva e legale. Per questo non pubblico quella lettera. Diversa è la causa che si tenta di fare nei confronti del Torino a cui mi sento in dovere di esprimere il mio sostegno. Detto questo, chiunque, segua questo sito, è cosciente e testimone dell'appoggio che io ho verso le calciatrici, le quali in primis collaborano con me a promuovere il movimento. Volermi far passare per la persona che non da motivo di confronto mi irrita e mi offende. Per questo ci tengo a spiegare con questa pubblicazione, a scanso di equivoci, la mia posizione ferma e ben motivata. Non per niente sono dalla parte dell'AIC e della calciatrici quando si tratta di reprimere il vincolo perchè credo che la schiavitù sia finita da tempo e perchè ogni calciatrice deve scegliere se rimanere o no in una società e non un imposizione vecchia e retrogada. Questa mia affermazione può essere impopolare per molte società ma io la penso così, così come sono dalla parte delle società quando si vogliono fare cause assurde come quella contro i regolamenti NOIF. Il sottoscritto è libero e responsabile di ciò che accade in questo sito web e non trova in quella lettera, che spero venga pubblicata su di un altro portale, l'utilità di pubblicazione. Io esprimo le mie opinioni, spesso a sostegno di una o dell'altra parte ma sono ragionate con la mia testa, nel bene di tutto il movimento e non di nessuna parte. Colgo l'occasione per salutare tutti con viva cordialità. Walter Pettinati

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calciodonne252

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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