Colpo duro per la Graphistudio Camapgna che, dopo la gara contro il Villaputzu si è vista squalificare per cinque giornate due tra le pedine fondamentali di questa squadra: le giocatrici Sedonati e Troiano. Una grande delusione. È questo il modo giusto per descrivere lo stato d’animo della Graphistudio Campagna dopo l’arrivo, venerdì mattina, della sentenza presa dalla Federazione, in seguito alla partita di domenica scorsa contro il Villaputzu. I giudici sportivi infatti, hanno squalificato le giocatrici Silvia Sedonati e Jessica Troiano per cinque giornate.
Una decisione, quella della Federazione, presa certamente sulla base del rapporto consegnato dal direttore di gara designato ad arbitrare l’incontro. Aldilà della pesante squalifica comunque, quel che lascia ancor più perplessa la società maniaghese è la motivazione data per tale provvedimento. Le due ragazze infatti, sarebbero colpevoli di aver rivolto frasi a contenuto razzista nei confronti delle giocatrici sarde. Una decisione che suona assurda alle orecchie della dirigenza maniaghese, presente durante la gara, e che ha potuto vedere con i propri occhi come si stavano svolgendo i fatti.
“E’ una sentenza difficile da comprendere vista la totale estraneità all’accaduto delle nostre giocatrici, che non hanno fatto alcuna allusione razzista nei confronti delle avversarie” ha dichiarato il Presidente della Graphistudio Campagna, Antonello Colle, dopo l’amara comunicazione.
Per non far si che l’ingiustizia capitata alla Graphistudio Campagna vada archiviata come il classico incidente di percorso e accantonata nel dimenticatoio come se nulla fosse successo, la società di Via dei Venier chiederà alla Federazione una copia del verbale redatto dall’arbitro e, infine, presenterà ricorso contro questa sentenza. Per una piccola realtà calcistica come quella maniaghese, questo è l’unico modo di protestare contro un provvedimento che rischia di ledere l’immagine pulita delle giocatrici, della stessa società e dello sponsor.
