Semmai qualcuno avesse voluto delle conferme ecco qua che l’esterno ungherese le da tutte: professionalità, attaccamento alla maglia e tanta voglia di lavorare. Gabriella Csepregi infortunatasi su un duro contrasto di gioco nella partita con il Francavilla è già in ripresa dopo una decina di giorni di stop. Con lo staff medico biancorosso ha lavorato duramente in questi giorni e infatti tornerà piano piano in gruppo già da questa settimana prima svolgendo un ulteriore lavoro a parte.

Certo è che Mister Chiesa non ne può fare a meno, la colonna portante del Capena non solo da quantità nelle due fasi, ma anche tanta esperienza. Uno dei leader dello spogliatoio e una di quelle giocatrici che quando non ci sono si sentono più di quando sono in campo, vista la mole di lavoro che svolgono nelle manovre e negli equilibri della partita. La ciliegina sulla torta la numero tredici biancorossa l’ha messa in settimana quando a una testata ungherese ha rilasciato una intervista di amore per la sua nazionale spiegando che non potendo rendere al meglio avrebbe preferito una pausa contro la Serbia nella doppia amichevole di questo mese. Onestà e serietà a 360 gradi, lo spessore di una giocatrice si vede soprattutto da questo. Proprio per questo le parole di Csepregi hanno un sapore al miele nei confronti di compagne e Mister.

- Sei dovuta stare fuori per la gara contro il Chiaravalle come hai visto la partita e le tue compagne?

“Dal primo momento si vedeva che eravamo più forti. Abbiamo dominato la partita, abbiamo avuto tante occasioni ma abbiamo fatto solo 2 goal. In questa cosa dobbiamo migliorare.”

- Stai recuperando velocemente da un infortunio fastidioso e che poteva essere più pesante, come ti senti?

“Mi sento molto meglio. Abbiamo iniziato già subito le terapie, che mi hanno fatto molto bene. Devo ringraziare al fisioterapista Francesco che fa sempre di tutto per mettermi in campo il prima possibile. Sono contenta di questo.”

- Dopo tre giornate come vedi questa Serie A2?

“Mi sembra abbastanza forte questo girone. Ci sono diverse brave e forti giocatrici in giro. Però tatticamente l'A2 non è così organizzata come la Serie A e questo è quello che più mi ha colpito.”

- La voglia di tornare in A è tanta da parte del mondo Capena, cosa pensi che manca ancora alla squadra per fare il salto definitivo verso la promozione?

“Secondo me ci servono ancora un paio di giocatrici e dobbiamo far crescere il nostro gioco di squadra. In altre cose andiamo bene, perché siamo forti individualmente e la società è seria e da tutto quello che ci serve. Se continuiamo a crescere così e su questa strada gli obiettivi non potranno sfuggirci.”

Ufficio Stampa