Allo stadio La Portada di La Serena, in Cile, ieri la nazionale brasiliana è diventata Campione della Copa América Femenina 2018 dopo aver battuto la Colombia 3-0. Per la settima volta nella storia, la terza di seguito, la nazionale verdeoro è di nuovo regina del torneo sudamericano e si è guadagnata un posto ai Mondiali del prossimo anno in Francia, nonché la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo del 2020.

Le ragazze brasiliane hanno disputato un torneo praticamente perfetto, sono arrivate alla partita di domenica senza aver mai perso una partita e, con la vittoria sulla Colombia, si sono diplomate campionesse imbattute. La Copa América Femenina è iniziata il 4 aprile con 12 squadre divise in due gruppi, le prime due di ogni gruppo si sono qualificate poi per la fase finale nella seconda settimana. Per il gruppo A sono passate Colombia e Cile, mentre per il gruppo B, Brasile ed Argentina.

Durante l’ultima giornata, l’unica squadra che poteva matematicamente impedire al Brasile di coronarsi vincitore, era l’Argentina. Nel pomeriggio però, il Cile ha giocato una splendida partita vincendo 3-0 contro le argentine e consegnando così la coppa alle brasiliane prima ancora che iniziasse Brasile- Colombia la sera. Ciò non ha comunque impedito alle due squadre di regalare una partita emozionante di fronte ai 12mila tifosi, culminata con i festeggiamenti verdeoro.

A questo punto, oltre al Brasile, anche il Cile terminando secondo nella classifica finale, si qualifica automaticamente per i Mondiali 2019, mentre dovrà disputare i playoff per partecipare alle Olimpiadi del 2020. L’Argentina disputerà invece i playoff per i Mondiali, mentre insieme a Paraguay, Perù e Colombia, è già qualificata i Giochi Panamericani del 2019 che si svolgeranno a Lima.

La Copa América Femenina è arrivata dopo un periodo difficile per il calcio femminile sudamericano. Solo due anni fa infatti, la maggior parte delle nazionali femminili del Sud America era scomparsa dalle classifiche mondiali Fifa a causa dello scarso interesse da parte delle Federazioni, che investivano quasi esclusivamente sulle squadre maschili. Le ragazze però non si sono arrese, e sulla scia di un movimento che sta coinvolgendo il calcio femminile a livello mondiale, si sono unite in associazioni, hanno scioperato e protestato ma soprattutto, hanno continuato a giocare con passione e determinazione per dimostrare alle federazioni, al pubblico e a loro stesse, che il loro gioco ha lo stesso valore di quello maschile. La partecipazione e il tifo dimostrato nelle ultime due settimane sembra aver ricambiato il loro impegno, sperando questo sia solo l’inizio.

Elena Intra