Atalanta vs Trento 0 - 1

Stampa
Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 
Un’Atalanta irriconoscibile cade davanti al Trento regalando alle avversarie di turno il primo successo stagionale Le gialloblù ospiti hanno disputato la loro onesta partita capitalizzando al meglio l’unica sortita offensiva messa in atto nella ripresa. Di contro, le nerazzurre di mister Zonca escono meritatamente sconfitte e adesso necessitano di un bagno d'umiltà, perché l'Atalanta vista all’opera ad Almenno San Salvatore è troppo brutta per essere vera. Eventuali sogni di gloria relativi a un possibile inserimento nei quartieri nobili (terza-quarta posizione alle spalle delle forti Torres e Bardolino) lasciano il posto a un solo pensiero: la permanenza in serie A. Questo deve essere l’unico obiettivo per una squadra veramente deludente vista all’opera davanti a un Trento armato di tanta volontà e poco d’altro. Se perdi partite come queste significa che la squadra ha dei limiti, principalmente psicologici, nell’affrontare compagini sulla carta ampiamente alla portata. Il fanalino di coda (il Trento) ringrazia portandosi a casa una vittoria che regala ossigeno e morale, mentre l’Atalanta ha il grande demerito di aver disputato un match decisamente sottotono, la battuta d’arresto rimediata sul campo amico complica la situazione anche perché sabato prossimo le nerazzurre saranno ospiti a Firenze dove disputeranno una specie di spareggio riguardante le sabbie mobili della classifica. Lo storico successo ottenuto quindici giorni orsono sul Bardolino Verona (campione d’Italia e semifinalista in Coppa Campioni) è stato letteralmente cancellato dall’inopinata sconfitta contro l’ultima in classifica. Un vero peccato. L’Atalanta sembra esordire col piglio giusto. Bonometti pesca Riboldi sul secondo palo, la fantasista incorna trovando pronta Cretti alla respinta sul palo di competenza e poco dopo una stupenda iniziativa di Penny Riboldi permette a Mangili di girare di prima intenzione una palla che purtroppo (non era facile) si alza sopra la traversa. Il Trento si rende minaccioso con la volitiva Adegoke, la quale incrocia a lato. Atalanta nuovamente pericolosa (Ramera calcia debolmente in rasoterra), Trento sfortunato quando la capocciata della Rigatti bacia la parte alta della traversa ma l’occasionissima fallita da Cristina Bonometti è troppo clamorosa; il talentino della nazionale Under 19 da favorevole posizione “cicca” la palla permettendo il recupero alla retroguardia ospite. Nella ripresa si riparte con l’Atalanta in avanti, comunque viene a mancare la lucidità nell’impostare la manovra. Manuela Mangili a colpo sicuro si vede respingere il tentativo d’offesa da un provvidenziale salvataggio in extremis, mentre Ceroni su punizione e Scarpellini (sinistro dal limite) difettano di precisione. All’improvviso arriva quello che nessuno si aspettava: il vantaggio del Trento. Minuto 29 della ripresa, Rigatti ipnotizza la retroguardia di casa fulminando Gritti con estrema precisione. Incredibile. Le atalantine reagiscono con cuore, le idee comunque sono assai carenti. Da registrare solamente le espulsioni delle ospiti Parisi e Bertolini, dell’Atalanta invece nessuna traccia eccezion fatta per un destro di Mangili fuori bersaglio. Troppo poco, il Trento ringrazia. Atalanta: Gritti, Fagiolini, Zizioli, Ceroni, Brasi, Scarpellini, Ramera, Spini (77’ Pesenti), Bonometti, Riboldi, Mangili. All.: Zonca. Trento: Cretti, Prosperi, Carraro (64' Rodella), D'Agostino, Parisi, Marchesi, Bertolini, Tomasi, Rigatti, Adegoke (79' Meneghelli), Ferrari. All.: Genta. Arbitro: Riccardi di Novara (collaboratori Andresi e Oddo di Lodi) Rete: 29’st Rigatti Note: espulse Parisi (35’st) e Bertolini (46’st) del Trento. campo scivoloso ma in ottime condizioni; recupero: 1’pt e 4’st Ufficio stampa Atalanta Kono