Il Città di Capena cala il poker
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Maturità, consapevolezza e concretezza: se dovessimo descrivere con tre parole il Capena di oggi sarebbero forse queste le più adatte. Primo tempo delizioso con Fuhrmann che ripete il debutto di Serqueira e fa anche lei doppietta. L’argentina è sembrata una giocatrice di qualità e soprattutto di ottima intelligenza in mezzo al campo: due gol, ma anche due interventi importanti a livello difensivo, quando sembra sbucare quasi da una botola e murare in extremis due conclusioni delle marchigiane.
Doppietta di Furhmann e gol della solita Jessica Will che oggi non solo va in rete, ma rallenta i giri per dare più copertura in fase difensiva quando serve nel secondo tempo. Annese sembra aver ripreso la forma e il tono giusto tanto da fornire la giocata a carrello con Will che scaglia la solita staffilata bruciando il portiere avversario. Neka sfiora due volte il gol, il folletto biancorosso ha ritrovato il suo passo migliore e salta sempre l’avversaria che deve ricorrere sempre al fallo sistematico. Il tre a zero del primo tempo, come domenica con il Decima mette la gara in ghiaccio e le avversarie sembrano ormai rassegnate.
Il secondo tempo è sostanzialmente un controllo della gara da parte del Capena, con un paio di lampi del Chiaravalle senza troppa convinzione. Le giocatrici biancorosse amministrano e provano soluzioni offensive anche differenti dal solito. All’ottavo, dopo una discesa di Neka e il gol sfiorato, arriva la bella giocata di Annese che scaraventa in porta al volo un passaggio filtrante di Will. È il 4 a 0 che cala di fatto il sipario sulla gara. A quattro dalla fine sussulto finale del Chiaravalle che porta a termine una bella azione, approfittando di un po’ di confusione difensiva del Capena, e segna il gol della bandiera. Finisce con gli applausi del pubblico, quest’oggi più numeroso del solito e soprattutto molto attento all’andamento della gara, e la felicità delle ragazze di Chiesa che si tolgono il peso del primo mattone per la Final Four di Coppa Italia di categoria.
Ufficio Stampa
Foto Luca Pagliaricci